“Ci sarà l'alba di un nuovo giorno anche per noi. Un'alba in cui ci sentiremo di nuovo bene e capiremo di non aver sbagliato percorso. Un'alba in cui ci sentiremo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare. Un'alba che arriverà anche grazie a chi, quando staremo per cadere, ci porgerà la mano. E anche grazie a chi non lo farà” (Braveheart)

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono i meriti. E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla" (Albert Einstein 1879-1955)
Questo Blog nasce con il preciso intento di far sentire la propria voce ed esprimere il proprio pensiero liberamente e democraticamente.

...la flessibilità è una caratteristica meritevole, la precarietà è uno stato di sofferenza...
"Esorto tutti ad una presa di coscienza, esorto tutti a non subire un trattamento ignomignoso. Invito tutti a non subire gli eventi ma partecipare agli stessi. Bisogna portare ogni vicenda, ogni torto, ogni intento dilatorio dinanzi alle sedi giudiziarie ed in tutti i gradi del giudizio. Bisogna essere uniti e partecipi."
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STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE

La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.

L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.

Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.

Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.

La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.

Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto

Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.

Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.

Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.

Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.

A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.

Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.

Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.

A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.

Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.

Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.


Assunzioni connesse con la professionalizzazione

La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:

· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;

· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;

tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).

Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):

· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,

· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,

· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,

Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· 4.021 unità nell'anno 2005;

· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;

· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.

Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.

Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:

· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,

· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,

In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:

· 200 unità nell'anno 2005;

· 235 unità negli anni 2006 e 2007;

· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.

Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).

Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.

Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.

Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:

a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;

b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;

c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.

Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.

Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.

Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.

Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.

Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).

La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".

Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.

Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!

Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.

Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.

Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.

Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.

Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.

Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.

Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).

Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.

D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.

Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.

Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.

Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.

Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.

Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.

Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.

Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.

Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.

Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.

Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.

Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.

In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.

giovedì 6 marzo 2008

Richiesta dell'Indennità di Disoccupazione

Il Comitato richiama l'attenzione di tutti, vogliate gentilmente leggere attentamente quanto espressamente indicato:

- Gli ex Ufficiali Ausiliari di tutte le Forze Armate, che si sono congedati a far data dal 1 gennaio 2007 al 29 febbraio 2008, devono presentare (raccomandata semplice) domanda di richiesta dell'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti (Mod. DS21 SR17_Requisiti_Ridotti) all'INPS di zona entro e non oltre il termine del 31 marzo 2008, allegando copia dell'attestato di servizio, copia di un documento di riconoscimento e codice fiscale.

- Gli ex Ufficiali in Ferma Prefissata provenienti dal 6° corso AUFP Marina Militare devono invece presentare (raccomandata semplice) domanda di richiesta dell'indennità di disoccupazione ordinaria (Mod. DS21_SR05) all'INPS di zona entro e non oltre il termine del 11 marzo 2008 (sette giorni dal congedo), allegando copia dell'attestato di servizio, copia di un documento di riconoscimento e codice fiscale.

Copia del Modulo di domanda e copia della relativa ricevuta di raccomandata postale semplice, devono essere inviate, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, al seguente indirizzo:

Patronato EPASA-CNA
Via Tridente, 2/bis
70125 - BARI


Gli eventuali beneficiari di tale sussidio sono solo ed esclusivamente coloro che ne faranno esplicita richiesta all'INPS nei modi e tempi indicati.
Pertanto invito tutti a rispettare rigorosamente le date di scadenza dei termini di presentazione delle domande e contattare tutti coloro che per vari motivi non hanno la possibilità di visionare quanto scritto sul blog.


Per ulteriori ed eventuali chiarimenti (es. compilazione dei modelli, etc.) rivolgersi al:
Sig. Berardi Gian Domenico 347.0369703

Date massima diffusione

GRAZIE

52 commenti:

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

Avevo già provveduto a richiederla e mi era stato riposto a mezzo lettera che, non essedo stati effettuati versamenti all'INPS dall'Amministrazione, l'indennità di disoccupazione non ci compete.

V aufp

STV Santa Rosa ha detto...

Comitato, brevivie e senza precisione, saresti in grado di stabilire a quanto ammonta l'indennità di disoccupazione?

IL COMITATO ha detto...

Caro Gianni, bravissimo per averlo già fatto, la risposta da parte dell'INPS è giusta, infatti non ci compete perchè la disciplina di tale sussidio riconosce il diritto all'indennità al solo personale del comparto privato e non pubblico (esclusi i docenti non di ruolo)che non sia garantita la stabilità dell'impiego.
Noi vogliamo che l'INPS ci risponda con esito negativo, per poi impugnare legalmente tali atti, per ottenere una modifica alla vigente normativa in materia.
Sarà una battaglia molto lunga, saremmo gli apripista, ma stiamo parlando di circa 900 Euro per 6 mesi (€ 5.400), che ci verranno riconosciuti con i dovuti interessi.
E' chiaro che i beneficiari di tale sussidio sono solo ed esclusivamente i richiedenti, pertanto è necessario innanzitutto fare domanda come ho scritto nel blog, attendere la risposta negativa dall'INPS e successivamente intraprendere una azione legale comune con i legali del Patronato CNA.

The Aviator ha detto...

Ammetto che la vostra iniziative non è affatto male, ma mi spiegate dove trovo io i soldi per intraprendere un'azione legale con gli avvocati del patronato?
grazie a chiunque vorrà rispondere.

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

X COMITATO.

Ho capito.

Chiaro che l'INPS colpe non ne
ha.....
Prendersela con l'INPS sarebbe
un po' come prendersela con l'oste pur sapendo che è tua moglie che non ha prenotato.

Ciononostante avere in mano la documentazione a cui ti riferisci può essere utile a dimostrare come lo Stato/l'Amministrazione ci stia aiutando nel reinserimento al mondo civile.

Ciao Comitato saluti

IL COMITATO ha detto...

L'azione legale è a titolo gratuito se siamo in tanti.


x gianni

L'azione legale non sarà rivolta ne all'Inps ne alla nostra Amministrazione, bensì al Ministero del Lavoro.

Kempeitai ha detto...

Scusate, non per spirito di contraddizione, ma non sarebbe meglio battere di brutto sul INPDAP? In fondo è quello l'Ente che ha ricevuto i nostri versamenti e non l'INPS; a mio parere, bisognerebbe contattare un esperto di qualche CAF dei sindacati e, norme alla mano, intimare all'INPDAP il pagamento di quanto dovuto.

Leonardo Pagano ha detto...

Volevo sapere se per tutti quelli che hanno fatto domanda nei tewmpi stabiliti con modello DS21 e hanno già avuto una risposta negativa dall'INPS devono fare un'altra domanda o possono presentare al Patronato EPASA-CNA la risposta negativa data dall'INPS.

IL COMITATO ha detto...

Carissimo Kempeitai, tutto ciò che hai letto in questo post, è frutto di un incontro tra membri del Comitato e la direzione di un CAF-Patronato, assistiti da un loro legale.
Abbiamo sviscerato la problematica della corresponsione dell'indennità di disoccupazione sin dalla sua nascita e precisamente partendo dal Regio Decreto-Legge 4 ottobre 1935 n. 1827, art. 37 che sancisce l'obbligatorietà dell'assicurazione per la disoccupazione involontaria e l'art. 40 che dichiara non soggetti a tale assicurazione gli impiegati pubblici quando ad essi sia garantita la stabilità di impiego.
Pertanto siamo arrivati ad una conclusione:
- presentare la dovuta domanda;
- attendere che l'INPS ci risponda in maniera negativa, perchè non cè una norma che disciplina tale sussidio per i rappresentanti delle Forze Armate;
- impugnare legalmente tutte le risposte ricevute dall'INPS dinanzi alle sedi competenti.
L'INPDAP non c'entra nulla, questo ente previdenziale ha solo provveduto a ricevere quanto trattenutoci, mensilmente in busta paga, dal nostro Ente Amministratore, i contributi ai soli fini pensionistici.
L'azione legale serve proprio per modificare la disciplina di tale sussidio, far sì cioè che possano beneficiare tutti coloro che nel Pubblico Impiego abbiano prestato una'attività di lavoro a termine.
Spero di essere stato chiaro.
Per maggiori delucidazioni non esitate a contattare telefonicamente il Presidente del comitato.

GRAZIE

IL COMITATO ha detto...

X Capitanonemo

Bella domanda, bravo.
Tutti coloro che avessero in passato già presentato tale istanza, e che avessero già ricevuto risposta negativa da parte dell'INPS, è sufficiente che spediscano copia della domanda, corredata di ricevuta della raccomandata semplice, e copia della risposta al Patronato indicato nel post.

Anonimo ha detto...

Care/i amiche/amici, colleghe/colleghi,sorelle/fratelli,il fenomeno che stiamo vivendo sin da quando questo blog è stato creato, è un fenomeno inedito. Prima d'ora nessuno si sarebbe sognato di costruire un luogo, se pur virtuale, in cui individui con la medesima identità professionale, violati nella propria dignità di uomini e donne, di servitori dello stato, potessero dar sfogo a tutta la loro indignazione.
Ma ancor dippiù questo blog è servito a costruire una linea di condotta comune finalizzata a difendersi nelle sedi giudiziarie, ed in quelle istituzionali, attraverso il confronto, lo scontro, le numerose opinioni divergenti e convergenti.
Tutti e dico tutti, chi più chi meno, hanno fornito il loro contributo, attraverso la raccolta di informazioni, documenti, indirizzi e quant'altro.
Ognuno ha partecipato secondo le proprie possibilità (in relazione alla propria residenza rispetto a quelle degli enti in questione), non, ed in alcun modo, secondo le proprie capacità, che in questa sede non possono e non devono essere messe in discussione.
Ognuno di noi è stato utile ed indispensabile.
Chi aveva maggiori conoscenze di un problema, lo ha diffuso agli altri.
Indipendentemente dalla formazione di ognuno, si è lavorato in sintonia, infatti non ha alcun senso anteporre al rapporto tra di noi, le proprie conoscenze,o le proprie capacità, anzi chi è in condizioni di avere maggior dimestichezza con un argomento ha il dovere di essere di aiuto ai colleghi che ne hanno meno.
Ma per far questo non è necessario ostentare la propria formazione accademica, ed è un appunto che faccio per primo a me stesso, chiedendo scusa se in qualche modo ho offeso qualcuno, seppur non intenzionalmente.
Qui non ci sono cattedre, ne docenti, ci sono solo persone legate da uno stesso destino.
Mi rammarica vedere aspre polemiche su questioni di nessuna importanza, ed io per primo faccio ammenda se ne ho contribuito.
L'aggressività che è in argomento negli ultimi tempi andrebbe canalizzata e indirizzata altrove, e mi chiedo se tutti noi, questa aggressività e pignoleria, l'abbiamo mai utilizzata per difenderci, durante il servizio, da chi qualche volta se non spesso ci ha offeso.
E non parlo solo del subordinato che non saluta !!!.
Cerchiamo di smussare i nostri spigoli caratteriali, e mettere le conoscenze, le esperienze, le capacità, al servizio di tutti, per una causa comune; poi le opinioni personali serenamente esternate diventano uno straordinario strumento di confronto.
Chiedo ancora una volta scusa se sono stato prolisso e seccante.
Grazie.
Un buon giorno a tutti.
Francesco D'agostino

jem79 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
jem79 ha detto...

Carissimi del Comitato,
1) io ho la risposta negativa del M.Commi al quale chiedevo (art. 37 e 40 del Regio D.L. 04ottobre 1935, n.1827) il versamento dei contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione involontaria.
Rifaccio con il modulo allegato?

2) Visto che ormai vi siete fatti una cultura in materia certamente più di me, sto facendo una messa in mora all'INPDAP; qual'è la sede che deve pagarci, quella de comune di residenza o di quello per cui lavoravamo?
Grazie, gentilissimi
Gionata Marchi

IL COMITATO ha detto...

Caro Jem79,
si devi inoltrare domanda all'INPS così come indicato. Ciò che tu hai richiesto alla tua MARICOMMI di competenza è il solo versamento, a favore dell'INPDAP (che a sua volta avrebbe provveduto a riversali nelle casse dell'INPS), dei soli contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione involontaria per tutto il perio di servizio prestato.
Contributi che la MARICOMMI non ha provveduto a trattenerci in busta paga perchè non c'è una norma specifica che disciplina tale sussidio per la nostra categoria.
Pertanto ti invito ad inoltrare tale richiesta, come da modello specifico, all'unico Istituto Previdenziale preposto a liquidare tale sussidio, cioè l'INPS della propia zona di competenza.

jem79 ha detto...

Scusate, mi sono espresso male, al punto 2) mi riferivo alla messa in mora per quanto l'INPDAP deve liquidarci per il trattamento di Fine Servizio (quelle famose copie che molti di noi hanno ricevuto da M.Commi e che abbiamo girato all'ufficio INPDAP di P.Mil) sulla base dei contributi previdenziali trattenuti in busta paga.

IL COMITATO ha detto...

Caro Jem79, non devi mettere in mora nessuno, men che meno l'INPDAP che non ha nessuna colpa in merito.
Il nostro ente previdenziale (INPDAP) è solo un gestore di fondi, fondi che percepisce da tutti gli enti Amministratori delle Pubbliche Amministrazioni. Se il nostro Ente Amministratore non ha provveduto a trattenerci in busta paga questa quota, per la costituzione del fondo per l'indennità di disoccupazione, per poi versarla all'INPDAP, lo ripeto, è solo perchè non è previsto da fonti normative.
Il colpevole, se vogliamo utilizzare questo termine, è solo il Ministero del Lavoro, e chiaramente lo Stato nelle sue figure rappresentative (Governo), il quale non ha provveduto negli ultimi anni, a modificare la disciplina di tale sussidio, e precisamente allargare i beneficiari anche a coloro che hanno prestato un'attività lavorativa a termine nella Pubblica Amministrazione.

IL COMITATO ha detto...

Per quanto riguarda l'eventuale pagamento, credo che sia prematuro parlarne, bisogna attendere sicuramente i tempi della magistratura ordinaria, quando sarà chiamata in causa.
Comunque è l'INPS nazionale, (la cassa è unica, ma gli uffici sono territoriali) l'ente preposto alla liquidazione dell'indennità.

jem79 ha detto...

No ahahahah non ci capiamo,'mazza che giornataccia oggi ahahahaha
vorrei piangere ma mi vien da ridere...
Non ci si capisce più nulla, guarda un pò quante cose ci spettano di diritto e tocca sempre elemosinare.
Allora, ricapitoliamo:
1) stiamo chiedendo all'INPS l'indennità di disoccupazione (ok inviamo all'INPS di zona la documentazione Mod DS21);
2) Premio di congedamento (lettera firmata dal D.G. di P.Mil che vuole liquidarci solo l'ultimo anno di rafferma, ma faremo azioni varie allo scopo di avere tutti i 42 mesi);
3) Trattamento di Fine Servizio(leggasi TFR ocome la chiama M.Commi Indennità di Buonuscita INPDAP, che l'INPDAP ci ha trattenuto dalla busta paga per i 42 mesi di servizio)

Per il punto 3 intendo fare una messa in mora non per quanto stiamo chiedendo all'INPS che ovviamente non ha colpe non sussistendo una normativa che ci riguarda.

IL COMITATO ha detto...

Scusate ragazzi ma credo che si stia facendo un pò di confusione sulle varie spettanze.

1) Indennità di disoccupazione.
Non ci spetta perchè non regolamentata. Sarà la magistratura ordinaria a prevedere tale sussidio.

2) Premio di fine ferma.
Consideriamolo come un bonus. Ci spetta. Vedremo come andrà a finire (per quanti mesi ci verrà riconosciuta).

3)TFS/TFR/Liquidazione/Buonuscita, chiamatela come vi pare.
Annualmente il nostro Ente Amministratore calcola una quaota, in riferimento del reddito percepito, da accantonare e versare alle casse dell'INPDAP.
Quota che non non ci viene detratta dalla busta paga.

4)Contributi Previdenziali.
Tali contributi, ci verranno riconosciuti solo ai fini pensionistici. Questi si che ci sono stati trattenuti in busta paga e versati (o ancora da versare) alle casse dell'INPDAP.

Spero di essere stato chiaro, ho utilizzato appositamente una terminologia elementare per far comprendere meglio una materia alquanto difficile da digerire.

IL COMITATO ha detto...

Per il punto 3) devi costituire in mora l'INPDAP e per conoscenza il tuo MARICOMMI di competenza, il quale non ha provveduto, ad oggi, a versare l'accantonato (quiescienza) alle casse dell'INPDAP.
Ripeto, il TFS ci spetta di diritto, ma è errato pensare che tale spettanza ci sia stata trattenuta, è solo una quota accantonata, annualmente, dall'Ente Amministratore, in relazione al reddito prodotto per l'intero periodo di servizio prestato.

jem79 ha detto...

Chiarissimo e gentilissimo ;) ora tocca solo capire qual'è l'ufficio INPDAP competente per il pagamento del punto 3), se quello della provincia ove si faceva servizio o quello di residenza...

Anonimo ha detto...

Salve e scusate la mia intrusione sul vostro blog, io desideravo solo una info riguardo l'indennità di disoccupazione. io ero un vfp1 che ha fatto servizio da marzo 2005 a febbraio 2007, mi toccherebbe anche a me l'indennità di disoccupazione? grazie anticipatamente. distinti saluti.

IL COMITATO ha detto...

Anche in questo caso la cassa dell'INPDAP è unica ed è quella nazionale, pertanto è Roma la sede preposta a ricevere le costituzioni in mora.

x l'anonimo VFP1
Per ottenere tale sussidio è necessario essere stati assicurati per almeno due anni. Se i periodi indicati sono esattamente 24 mesi, devi inoltrare anche tu la domanda nei modi e termini qui rappresentati.

Anonimo ha detto...

caro comitato, ho letto la risposta lasciata a gianni (terzo post): anche io ho presentato la domanda appena congedata (a marzo dell'anno scorso, sono del V aufp) e l'inps mi ha risposto MARAMEO, quindi se non ho capito male non è necessario che la faccia nuovamente, vero? ciao!

Anonimo ha detto...

comunque vorrei aggiungere una cosa: la lettera di risposta dell'inps diceva che loro avevano ricevuto da noi ZERO settimane contributive, quindi, a mio avviso, non ci devono nulla... altra storia è l'inpdap... ma il caf da cui mi sono fatta seguire mi ha detto che l'inpdap non prevede l'idennità di disoccupazione... quindi??? ah, un'altra cosa (ultima prometto!): notizie circa buonuscita e premio di congedamento?

IL COMITATO ha detto...

Carissima Barbara,
non è necessario che inoltri nuovamente la domanda, è sufficiente che tu spedisca, tramite raccomandata A/R, la copia della domanda, copia della raccomandata di spedizione, copia di un documento valido di riconoscimento, copia del codice fiscale e in ultimo copia della risposta negativa ricevuta dall'INPS, al Patronato indicato nel post.

IL COMITATO ha detto...

Barbara perdonami, forse non hai letto con attenzione tutti i commenti qui postati, capisco che la materia è difficile da comprendere, ti invito a contattare il comitato via e-mail, lasciando cortesemente un tuo recapito telefonico.
Sarà cura dello scrivente contattarti non appena possibile.

GRAZIE

Anonimo ha detto...

ragazzi scusate, ma come mai solo coloro i quali si sono congedati a far data dal 1° gennaio 2007?
Io ad esempio mi sono congedato a nov. 2006, quindi non mi spetta una mazza...giusto?
Se si, perchè?
se no, perchè?
grazie

Anonimo ha detto...

Scusate, ma perchè "congedati a far data dal 1 gennaio 2007 al 29 febbraio 2008"?
Io mi sono congedato,concludendo i 30 mesi di ferma, a settembre 2006 (3° corso Aufp), non ne ho diritto?

ignazio ha detto...

x Comitato
volevo sottoporti una riflessione:

ho letto "x l'anonimo VFP1
Per ottenere tale sussidio è necessario essere stati assicurati per almeno due anni".

Perchè "due anni"?

Io sono tra quei fortunati che il giorno dopo il congedo sono riusciti ad iniziare un nuovo lavoro (a tempo determinato); congedato a luglio, ho lavorato "sotto INPS" dal 24 luglio al 31 ottobre dopodichè ho presentato domanda di disoccupazione.
Per il conteggio è risultato valido e sufficiente il solo periodo luglio-ottobre (come già correttamente affermato, per l'INPS, tutto il periodo di servizio con le Forze Armate risulta nullo, non lavorato).
Ho avuta retribuita ed ho già percepito la "disoccupazione straordinaria".

IL COMITATO ha detto...

Una correzione.

Tutti coloro che avessero in passato già presentato domanda intesa ad ottenere l'indennità di disoccupazione all'INPS, ed avesserò già ottenuto una lettera, in risposta, con esito negativo, devono controllare la data di ricevimento della stessa, perchè i termini per ricorrere sono 90 giorni da quella data. Se i termini sono scaduti, invito tali colleghi a ripresentare nuovamente la domanda seguendo attentamente tutte le istruzioni indicate nel post.

GRAZIE

Anonimo ha detto...

GRANDE ROCCO!!!

Anonimo ha detto...

Chi si rivede! Kempeitai!

Certo che ci vuole davvero una faccia di bronzo (o di latta) a scrivere quello che hai scritto nel forum forzearmate.org contro di noi (definendoci morti di fame, falliti che si sfogano in un blog, non precari ma elemosinanti) e poi rivederti qui a fare finta di niente senza neanche scusarsi!

Bravo proprio una faccia di latta!!!

Anonimo ha detto...

Comitato, chi non ha copia della domanda presentata all'inps, ma solo la loro risposta negativa può inviare solamente quella al patronato, in quanto vi sono contenuti tutti i riferimenti necessari?
Vorrei, inoltre, segnalarvi che alcuni colleghi, forse per un errore dell'inps di competenza, stanno ricevendo l'indennità.

Kempeitai ha detto...

Volevo segnalare che ci sono delle difficoltà nella compilazione della domanda di disoccupazione; sarebbe possibile postare un vademecum per abbinare le voci civili agli incarichi militari da noi svolti?
Grazie.

ultimo190 ha detto...

Salve a tutti una domanda mi nasce spontanea....
e per tutti coloro che invece si sono congedati in data antecedente a quella menzionata, cosa possono fare?

GM H ha detto...

comitato io ho problemi a compilare tutti i campi del modello da presentare, come posso fare? non si potrebbe compilare un modello a fac-simile e metterlo on line?

Anonimo ha detto...

E' DA TEMPO CHE PERDIAMO SOLO TEMPO!
ORA PENSATE ALL'INPS INVECE DI LOTTARE PER IL POSTO DI LAVORO??

Anonimo ha detto...

per tutti:

al fine di evitare inutili telefonate ricordo ai colleghi che per chiedere l'indennità di disoccupazione bisogna essere iscritti al centro per l'impiego e che la si puo' richiedere anche per il periodo che va dal congedo al successivo rapporto lavorativo.
per eventuali chiarimenti sono sempre a disposizione.

Gian Domenico Berardi

barbara ha detto...

Salve Presidente.

Sono appena tornata dal CAF cui mi ero rivolta per farmi aiutare a compilare la richiesta di disoccupazione con requisiti ridotti che, nella mia infinita ignoranza, non sapevo compilare al di là dei dati anagrafici :)
Mi è stato risposto che chi non ha lavorato per almeno 75 giorni nell'anno di riferimento non ha diritto alla disoccupazione con requisiti ridotti, quindi l'INPS, prima ancora che per la questione dei contributi non versati, ci rigetterebbe la richiesta per mancanza di questo requisito.
Noi del V aufp ci siamo congedati il 5 marzo 2007 quindi, anche con tutte le domeniche, non arriviamo assolutamente a questa quota.
Cosa dobbiamo fare: presentiamo ugualmente la domanda sapendo già che verrà respinta per motivi diversi da quelli "sperati"?

Inoltre al CAF mi hanno detto che per compilare questa richiesta c'è bisogno del modello DL86/88BIS che viene redatto dal datore di lavoro: dobbiamo quindi accluderlo alla richiesta?

Infine in un altro posto ho visto l'"estratto" conto dell'STV Compamare (nomen omen!!!!) e vi ho postato un commento cui non ho ricevuto risposta: come mai a lui sono stati corrisposti 9000 euro netti mentre a me soltanto 5300? Parla di ferma biennale per quello che lo riguarda, quindi a cosa è dovuta questa enorme differenza, non essendo possibile che sia legata soltanto al grado (io ero GM)???? Devo informarmi con Maricommi Augusta oppure potete aiutarmi voi nel caso abbiate notizie?

Grazie mille e buon lavoro.

(POST INVIATO ANCHE VIA EMAIL AL PRESIDENTE!)

Anonimo ha detto...

Ragazzi/e ma siete proprio de coccio!?!?!

La risposta deve essere negativa, perchè si deve impostare una causa contro il ministero del lavoro che ha fatto una legge che ci esclude. Possiamo/dobbiamo far fare una legge che per una volta almeno ci tenga in considerazione. E' questo lo scopo di fare la domanda per ottenere la risposta negativa.

Ma cavolo ragazzi non sapete compilare una domanda? E vi aspettate che il comitato ve ne compili una? Ma dai sforzatevi un pò! tanto la risposta comunque e in ogni caso deve essere negativa!



X Kempeitai
Continui ad essere un uomo senza onore. Ci hai smerdato nel forum forze armate e adesso vieni qui a chiederci favori.

Homo è merd...!!

Mi stupisco che il comitato ti permetta ancora di scrivere

Kempeitai ha detto...

La tua maleducazione si commenta da sola; io non ho smerdato nessuno, ho solo espresso opinioni personali pubblicamente, assumendomene la responsabilità.
Se il tuo modo di controbattere è quello di insultare in dialetto, allora ti faccio i più vivi complimenti.

Anonimo ha detto...

Neghi anche l'evidenza. Hai fatto un post enorme per umiliarci, offenderci, denigrarci.... ma come si sa colui che non conosce vergogna non sa cos'è l'onore!

Vergognati Kempeitai!!!

Anonimo ha detto...

Si è vero anche io ho letto quello che ha scritto kempeitai nel forum forzearmate.
Ci ha distrutto a tutti e ha umiliato la nostra posizione!

Infatti mi sono stupita che continui a scrivere qui nonostante quello che ha detto su di noi.

Kempeitai ha detto...

Forse avete manie di persecuzione, non ho detto cose fasulle, ho solo descritto una delle realtà della Marina, senza escludere che ci possono essere situazioni diverse.

Ma come sempre c'è chi legge solo ciò che gli fa comodo.

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

X BARBARA

Te lo chiedo in ginocchio: facci vedere quel pagamento di 5300 euro per favore.
Non sai quanto mi stanno girando le pa*le. Ma come sono possibili queste cose?!?!?Quello sì..quello no...quello vediamo...quello 9000...quello 5300....quell'altro muore di fame....

Barbara per favore trasmetti al Comitato la documentazione del tuo pagamento in modo che possa essere pubblicata sul blog.

Grazie.
Ciao
Vaufp

Maurizio ha detto...

Caro Comitato,sono un G.M. del VI°A.U.F.P., ho presentato la domanda all'INPS in data 11.03.2008 ottenendo la ricevuta di presentazione sempre in tal data.Mi confermi che l'invio della copia della domanda e copia della ricevuta di presentazione al Patronato, può avvenire anche in questi ggiorni.Non ci sono problemi di data giusto???L'importante è averla presentata all'INPS entro l'11.03.2008. Ovviamente nel momento in cui l'INPS risponderà negativo. ci attiveremo.Aspetto una tua risposta...grazie

barbara ha detto...

Gianni... non ti mettere in ginocchio, daiiiiiiiiiii!!!!!!!
Scusa se rispondo soltanto ora ma ho appena riaperto il blog dopo il giorno in cui ho postato il mio precedente commento.

Il discorso è questo: Maricommi Augusta ha (furbamente!) mandato tutta la mia documentazione in Capitaneria dove prestavo servizio e nulla in copia conoscenza a me.
Chi lavorava in Sicilia è andato in Capitaneria e ha preso la documentazione, chi come me vive in Puglia non si fa 600 km per andarsi a prendere un foglio di carta semplice per dei soldi che ha già preso :)
Tanto alla fine sta in CP e se mai mi dovesse servire glielo chiedo, ho sempre pensato!
Visto che vi serve però provo a fare una telefonata e a vedere se me lo inviano per posta, ci mancherebbe altro che non ve lo passo!

Soltanto una cosa però voglio dirvi come ho appena detto al Presidente di questo Comitato via telefono: non tutta la Sicilia è amministrata da Maricommi Augusta e quindi non tutti coloro che prestavano servizio in Sicilia hanno percepito il premio di congedamento.
Una mia ex-collega che ha prestato servizio a Mazara del Vallo, amministrata da Maricommi (boh...!) Palermo o Messina (scusa l'ignoranza!), non ha preso nulla.

Per quanto riguarda la differenza di premio percepito, non era "a quello 9000 e a quello 5000 euro": io ho prestato servizio per 30 mesi soltanto, il collega del fom (su cui erronemente era scritto "ferma biennale": era questo che mi aveva fatto venire il dubbio... che poi mi è stato chiarito!) per 42 e per di più da stv, mentre io ero gm.

Come ho detto al Presidente penso che l' "errore" di Maricommi Augusta sia stato quello di pagare mooooolto prima di tutti gli altri Maricommi (come ha sempre fatto: sono velocissimi!) e solo quando gli altri Maricommi non hanno voluto cacciar soldi ai congedati sollevando casini vari tra cui il quesito, s'è bloccato pure Maricommi Augusta.

La mia domanda però è questa: i non raffermati del I, II, III e IV corso l'hanno avuto il premio o no?
Io so per certo che alcuni di Maricommi Augusta di corsi precedenti il mio (io ero V corso) l'hanno avuto: ma allora perchè questa questione è venuta fuori soltanto con noi?
O i primi quattro corsi non hanno detto niente perchè lo hanno preso il premio oppure... vedendo i colleghi di Maricommi Augusta che l'hanno preso e loro no come mai non hanno detto niente e aspettavano che il V corso iniziasse con le telefonate e i ricorsi vari???

Appena mi procuro il mio foglio mi faccio risentire.

Ciao,
barbara

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

Grazie Barbara sei stata molto gentile.
Sono sicuro che ce la farai ad avere quel fantomatico foglio.

Barbara è brava ed è anche bella.
(Parlo di Barbara di Massafra (TA)....quella con il cognome “religioso”per così dire.)

Dai che ce la fai.
Forza Barbara!!!!
ciaooo

barbara ha detto...

oh gianni ma chi sei???????????? e poi la visita medica prevedeva pure la vista: com'è che l'hai passata?????????
si sono la barbara religiosa di nome ma non di fatto... ma te non ci vedi molto bene!!!!!!!!!!!

Per Ardua Ad Alta ha detto...

Scusate ma sono un po' duro di comprendonio...! Noi AUFP A.M. siamo un po' tagliati fuori da tutto, forse perche siamo pochissimi o forse perchè siamo ancora, anche se per poco, in servizio.
Avrei bisogno di qualche chiarimento:
1- La liquidazione ci compete o no? Le altre FFAA come si sono comportate? Visti i commenti la faccenda sembra un po' nebulosa. Comunque per noi non c'è ancora precedente.
2- Per l'indennità di disoccupazione (brrrrrrr, brivido) come dovremo comportarci visto che ci congederemo a luglio?

Grazie per la comprensione e per le risposte che senza dubbio arriveranno.

Unknown ha detto...

Ciao a tutti....sono un UFP del X° corso....volevo capire....ma avete percepito qualcosa oppure nulla???