“Ci sarà l'alba di un nuovo giorno anche per noi. Un'alba in cui ci sentiremo di nuovo bene e capiremo di non aver sbagliato percorso. Un'alba in cui ci sentiremo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare. Un'alba che arriverà anche grazie a chi, quando staremo per cadere, ci porgerà la mano. E anche grazie a chi non lo farà” (Braveheart)

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono i meriti. E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla" (Albert Einstein 1879-1955)
Questo Blog nasce con il preciso intento di far sentire la propria voce ed esprimere il proprio pensiero liberamente e democraticamente.

...la flessibilità è una caratteristica meritevole, la precarietà è uno stato di sofferenza...
"Esorto tutti ad una presa di coscienza, esorto tutti a non subire un trattamento ignomignoso. Invito tutti a non subire gli eventi ma partecipare agli stessi. Bisogna portare ogni vicenda, ogni torto, ogni intento dilatorio dinanzi alle sedi giudiziarie ed in tutti i gradi del giudizio. Bisogna essere uniti e partecipi."
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STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE

La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.

L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.

Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.

Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.

La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.

Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto

Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.

Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.

Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.

Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.

A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.

Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.

Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.

A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.

Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.

Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.


Assunzioni connesse con la professionalizzazione

La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:

· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;

· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;

tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).

Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):

· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,

· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,

· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,

Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· 4.021 unità nell'anno 2005;

· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;

· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.

Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.

Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:

· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,

· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,

In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:

· 200 unità nell'anno 2005;

· 235 unità negli anni 2006 e 2007;

· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.

Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).

Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.

Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.

Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:

a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;

b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;

c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.

Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.

Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.

Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.

Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.

Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).

La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".

Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.

Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!

Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.

Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.

Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.

Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.

Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.

Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.

Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).

Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.

D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.

Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.

Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.

Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.

Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.

Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.

Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.

Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.

Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.

Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.

Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.

Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.

In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.

lunedì 25 febbraio 2008

RICHIESTA DEL TFR

Per coloro che non l'avessero ancora richiesto e per i prossimi congedati del VI AUFP. Procedura passo passo per richiedere la corresponsione del TFR (ex indennità di buonuscita).

Entrate in questo indirizzo:
http://www.inpdap.gov.it/webinternet/PrevObbligatoria/TrattamentoFineRapporto.asp
e scaricate il modello TFR/1.
Compilate ESCLUSIVAMENTE le sezioni G e H, firmando in calce ed allegando la copia di un documento d'identità.
Inviate tutto il modello TFR/1, quindi anche le pagine che non avete compilato perchè di competenza dell'Amministrazione, al vostro MARICOMMI di appartenenza e per conoscenza anche all'INPDAP della Provincia in cui avete prestato servizio.
Nella lettera di accompagnamento indicate, oltre ai vostri dati, compreso il codice fiscale, anche le coordinate bancarie IBAN per l'accredito e l'indirizzo che volete per le comunicazioni (se diverso dalla residenza).
I termini della liquidazione del TFR sono regolati dalla L. 140/1997 art. 5 (15 giorni dalla cessazione dal servizio per la trasmissione della necessaria documentazione all’ente previdenziale che dovrà corrispondere il trattamento di fine servizio nei tre mesi successivi alla ricezione della documentazione medesima, decorsi i quali sono dovuti gli interessi).

Affrettatevi a richiedere quanto vi spetta.

32 commenti:

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

Gent.mo Comitato sono un collega del V corso aufp MM.
Relativamente alla richiesta del tfr (indennità di buonuscita) ti posso dire che questa non ci verrà corrisposta anche seguendo la pratica da te indicata.

Ho già sentito il mio Maricommi e questo mi ha risposto che per effettuare pagamenti devono essere autorizzati da Persomil.
Ho quindi contattato Persomil, più precisamente l'ufficio INPDAP, che ad inizio mese di è trasferito a Palazzo Marina.
Mi è stato riferito che il pagamento dell' indennità di buonauscita verrà effettuato a favore esclusivamente del personale raffermato e relativamente al solo anno di rafferma.
Quindi a coloro che hanno prestato servizio per 42 mesi (30 + 12) verrà corrisposto un indennizzo relativamente agli ultimi 12 mesi.
A coloro che hanno prestato 30 mesi di servizio non spetta un bel niente.
Lo stesso ufficio non comprende la motivazione di questa decisione....mi hanno detto che loro "eseguono esclusivamente ciò che gli è stato disposto".
Coloro che volessero prendere diretti contatti con l'ufficio preposto possono chiamare lo 06/36805270.


Aggiungo che, anche in questo caso, necessiterebbe l'intervento di un legale, ma...vista la cifra che ci deve essere corrisposta il rischio è che il manico non valga la zappa.

Chiedo cortesemente al Comitato maggiori info al riguardo se ne ha.

grazie.

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

COMITATO CORTESEMENTE PUBBLICA QUELLO CHE TI STO SCRIVENDO.

Ho contattato pochi minuti fa il numero verde INPDAP (800-105000).
Mi è stato riferito che "se la ferma contratta è volontaria non spetta nessun trattamento di fine rapporto; si potrà riscattare quanto maturato solo a fini pensionistici".

Comitato, purtroppo ci è andata male anche questa.
Gli AUFP sono stati ........alla meglio maniera.

Un saluto.

lucabigon ha detto...

Ciao gianni, riguardo il tuo primo messaggio mi sembra che ci siano un paio di inesatezze. Intanto che Maricommi paghi solo se autorizzato da Persomil è quantomeno dubbio poichè non credo che Maricommi Augusta sia stato autorizzato a pagare il premio di congedamento (però l'ha fatto!) quindi già ti hanno detto la prima stupidaggine. Riguardo il TFR credo che sia direttamente l'INPDAP a corrisponderlo e non il Maricommi (a mente della normativa che ho letto sul sito INPDAP). A meno che per noi esistono delle normative particolari nel qual caso sarei proprio curioso di visionarle.
A presto. :)

Gianluca Purrello

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

Rispondo a Gianluca.

Gianluca non c'è nessuna inesattezza. Ci sono solo (come al solito) cattive notizie.

Ti riporto, a seguire, stralcio della comunicazione avvenuta 2 mesi fa con Maricommi La Spezia.

Questo è quanto ho domandato io:

Gent.mo 1° M.llo *****,
sono un ufficiale del V corso AUFP MM congedato in data 05 marzo 2007.

In data 02 aprile 2007 mi è stata trasmessa dal Vs. ufficio la documentazione necessaria per la liquidazione dell'indennità di buonuscita Inpdap.
Tale documentazione è stata debitamente compilata e rispedita dal sottoscritto qualche giorno più tardi al IV Rep. 13^ Divisione (Nucleo Inpdap) dandovene opportuna conoscenza così come indicato nelle istruzioni da Voi riportate nella
lettera di accompagnamento alla documentazione suddetta.
(lett. acc. allegata in formato JPG alla presente mail).

Gent.mo M.llo *****, Le chiedo cortesemente di informarmi relativamente
allo stato della pratica suddetta.

Più precisamente Le chiedo:

- se, contrariamente a quanto riportato sul sito internet dell' Inpdap all'indirizzo
http://www.inpdap.gov.it/webinternet/PrevObbligatoria/IndennitaBuonuscita.asp ,
sia necessaria una ulteriore e formale istanza per ottenere il pagamento immediato
dell'indennità di buonuscita. (Alcuni ex-colleghi ritengono che, in mancanza di apposita istanza, il pagamento verrà effettuato esclusivamente a fini pensionistici solo al termine della carriera lavorativa).

- maggiori informazioni relativamente al pagamento del premio di congedamento
per gli Ufficiali ferma prefissata.

La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti.


Questa la risposta del M.llo:


Buongiorno Sig. ***********,

in esito a quanto da Lei richiesto, Le comunico che, una volta esperita la pratica relativa alla liquidazione dell’indennità di buonuscita, la Direzione Generale (Persomil IV rep. 13 Div.) non interessa più, nelle comunicazioni, lo scrivente. Va da se che, ogni comunicazione relativa allo stato di avanzamento della Sua pratica deve essere richiesto direttamente a Persomil.

Relativamente al premio di congedamento, siamo ancora in attesa di una risposta da parte di Persomil che, in seguito a istanze dirette da parte degli Ufficiali congedati e a vari quesiti posti, ha inoltrato apposito quesito a un organismo superiore. Appena ci saranno novità, provvederemo ad inviarle a tutto il personale interessato.


Non esiti a contattarmi per ogni ulteriore chiarimento che la S.V. necessiti


La saluto cordialmente

Direzione di Commissariato M.M.
LA SPEZIA



Riassumendo:
-per il premio di congedamento, il Maricommi potrebbe pagare autonomamente in funzione della eventuale risposta al quesito inviato;
-per l'indennità di buonuscita; il Maricommi se ne lava le mani e ti dice "chiedi a Persomil".

PRATICAMENTE ...O SI INIZIA LA TRAFILA CON UN AVVOCATO ANCHE PER QUESTA COSA...OPPURE CI STIAMO ZITTI E...A COSA MUORE COSì.

Saluti.
ciao.

Unknown ha detto...

"Mi è stato riferito che "se la ferma contratta è volontaria non spetta nessun trattamento di fine rapporto; si potrà riscattare quanto maturato solo a fini pensionistici".

E questa è un'altra palla che han detto..ma non faranno mai altrimenti.
Gli AUC raffermati han sempre preso la liquidazione (e pure il premio di cong...) e i loro due anni di rafferma non gli ha imposto nessuno di farli ! Leggasi: hanno contratto una ferma volontaria.

Purtroppo potremmo sentire tutti gli "illustrissimi" marescialli e funzionari di Persomil e Inpdap, ma nessuno ci dirà mai: "avete ragioni, vi spetta la liquidazione", neppure se questo fosse vero. E non può che esserlo (i contributi o ce li hanno rubati o ci fruttano la buonuscità).
Al momento che lo dicono si friggono da soli, negare è sempre la cosa che per loro sara migliore da fare, tanto chi li và a prendere?? al massimo aspetteranno che qualche "eletto" che può permetterselo vada dall'avvocato per fare causa (per buttare via soldi e chiedere qualcosa che ci spetta: che assurdità!!).
Niente di più e niente di meno..

ByE

Unknown ha detto...

S.U.P.U.
Segreteria Provinciale di Taranto

Egr. Comitato Vogliate pubblicare le seguenti considerazioni esaustive dell'argomento. Per ulteriori chiarimenti potrete contattarmi alla mail suputaranto@gmail.com

Ai sensi dell'art.38, L. 574/1980 "agli ufficiali di complemento che vengono congedati al termine della ferma volontaria di due anni o che ne sono prosciolti è corrisposto un premio pari al 15 per cento dello stipendio iniziale annuo lordo spettante al sottotenente di complemento (o grado corrispondente) in servizio di prima nomina, per ogni semestre di ferma volontaria espletata".

L'art. 28, 4 comma del Decreto Legislativo n.215/2001 sancisce che agli Ufficiali in ferma prefissata si applica il trattamento economico per gli Ufficiali di complemento.

Dal combinato disposto dei prefati articoli si evince che il premio di congedamento è dovuto agli UC solo nel periodo di ferma volontaria coincidente nel caso specifico con l'eventuale periodo di cd "rafferma " biennale. Pertanto gli UC hanno versato per il tramite dell'amministrazione militare i contributi INPDAP solo nel periodo di ferma volontaria (24 mesi) e non durante il servizio obbligatorio di leva.
Invece gli UFP equiparati dal punto di vista del trattamento economico agli UC,prestando servizio volontario e non di leva, versano i contributi INPDAP per tutti i 30 mesi di servizio, come si evince dalle buste paga, oltre che per l'eventuale periodo di rafferma annuale. Dunque a questi ultimi è dovuto un premio di congedamento da calcolarsi sull'intero periodo lavorativo durante il quale versano i contributi INPDAP.
Cionostante le amministrazioni militari hanno intenzione di far corrispondere agli UFP solo il premio di congedamento per l'eventuale rafferma annuale che è sicuramente volontaria, come d'altronde lo è l'intero periodo di servizio (30+12mesi).
E' evidente il fine dilatorio delle comunicazioni delle PP.AA. volte a procastinare un legittimo pagamento, che intendono corrispondere solo in parte con il riconoscimento dei 12 mesi di rafferma, nonostante i contributi versati per i precedenti 30 mesi.

Il Segretario Provinciale di Taranto
Avv. Alessandro Longone

jem79 ha detto...

Rispondo un pò a tutti.
Maricommi Augusta ha pagato secondo un filo logico e (credo) Giuridico (visto che ci sono delle leggi che parlano chiaro!!!) senza attendere e pretendere alcuna direttiva di Persomil in materia, ma il Commissario, avendo saputo che vi erano dei quesiti in merito se la sta facendo un pò sotto perchè se Persomil dicesse di non pagare dovrebbe rimettercele di tasca sua.
Riguardo al TFR le pratiche, tramite il M.Commi di competenza vengono inviate all'Ufficio INPDAP di Persomil (leggi 13ì Div. 4° Rep.)e questi dovrebbe girarle all'ufficio "civile" competente. La somma dovrebbe essere il 15% dell'ultimo stipendio annuale lordo. (fate il 15% di 20.000 € e otterrete la cifra di circa 3000€).
Per il premio di congedamento c'è una lettera che sta per essere firmata (o forse è già stata firmata) dal Direttore Generale di P.Mil che autorizza il pagamento del suddetto premio pari ad uno stipendio per ogni semetre di rafferma.
Ora, il mio consiglio è questo...visto che chi non ha avuto la rafferma, in base a questa lettera non percepirebbe un centesimo del Premio di Cong., non intraprendete alcuna azione legale.
Per quanto mi riguarda sto aspettando questi soldi (giusto per non far bloccare tutto) e poi procederò con un esposto alla Procura della Repubblica (come ho già anticipato in una lettera il Presidente Napolitano) per accertare se vi siano i margini per una Frode nei nostri confronti, così vedremo se a quelli con rafferma spetta anche il trattamento economico per i mesi precedenti alla rafferma. A questo punto potreste aggregarvi anche voi non raffermati.
Questo è quanto!

Gionata Marchi

jem79 ha detto...

Vi riporto stralci di una sentenza del 22 Ottobre 2007.
PREMIO DI CONGEDAMENTO


TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO - ROMA - 22 ottobre 2007 numero 10232


Il TAR LAZIO:
"Osserva il Collegio che, ai sensi dell’art. 40 della legge 24 dicembre 1986 n. 958, il premio di congedamento è dovuto, all’atto del congedamento, ai graduati ed ai militari di truppa in ferma di leva prolungata (comma 1) ed ai sergenti di complemento trattenuti in servizio ai sensi dell’art. 32, contestualmente all’invio in congedo (commi 2 e 3). "

"Osserva il Collegio che, ai sensi dell’art. 40 della legge 24 dicembre 1986 n. 958, il premio di congedamento è dovuto, all’atto del congedamento, ai graduati ed ai militari di truppa in ferma di leva prolungata (comma 1) ed ai sergenti di complemento trattenuti in servizio ai sensi dell’art. 32, contestualmente all’invio in congedo (commi 2 e 3). "

"Non osta poi alle conclusioni in rassegna il parere della Sezione III del Consiglio di Stato n. 1752 del 3.11.1970, in quanto detto parere riguarda il “premio di fine ferma” previsto dall’art. 3 della legge n. 371 del 1968, per la cui corresponsione sono richiesti presupposti diversi dal premio di congedamento, essendo stato istituito a favore dei soli “ufficiali di complemento raffermati che lasciano il servizio per proscioglimento volontario o per proscioglimento conseguente a inabilità permanente al servizio incondizionato” e viene commisurato ad ogni semestre di ferma volontaria (ossia ogni semestre ulteriore rispetto alla durata della ferma di leva). "

Unknown ha detto...

Sfodero la mia "ignoranza" e poca elasticità di pensiero Jem..
A parer tuo che sancisce quella sentenza? bisognerebbe in effetti sapere chi l'ha proposto il ricorso, se personale di truppa o altri.

"Per il premio di congedamento c'è una lettera che sta per essere firmata (o forse è già stata firmata) dal Direttore Generale di P.Mil che autorizza il pagamento del suddetto premio pari ad uno stipendio per ogni semetre di rafferma."

Bella la vita ehh?! una firmetta e autorizzano il pagamento a chi ha avuto la rafferma..bene..ma su quali basi porca di una miseria!!!
Non è possibile che per avere anche quello che (palesemente sembrerebbe) dovuto bisogna tirarlo fuori con gli avvocati!!
Ci devono tot migliaia di euro e guarda te se dobbiamo spendere tot migliaia di euro per averli!!!
Sembra come quelle email spam che ti arrivano e dicono"Hai vinto 2000euro!" . E in fondo dicono:"hai visto 2000euro per l'acquisto di una enciclopedia che costa 2500euro"...
no (ulteriori) comment!

Ortofrutticolo gino pino ha detto...

Ringrazio l’Avv. Longone del SUPU di Taranto per l’intervento.
Aggiungo che sono concorde con quanto da Lei esposto
e ne approfitto per chiederLe come si dovrebbe e/o potrebbe
procedere avverso l’amministrazione inadempiente.

C’è da considerare comunque (e questo lo sanno bene anche a
Persomil) che, come si suol dire, “il manico può non valere
la zappa”. Nel mio caso, infatti, a fronte di una ferma di 30
mesi mi spetterebbero all’incirca 2200 euro di indennità di
buonuscita. Non sono molti però è veramente un peccato
rinunciarci. Tuttavia è anche un peccato perderli per la gloria
“regalandoli” ad un avvocato che ti promette la vittoria
contro una amministrazione insolvente.

Io non so che dire.

Penso che con l’appoggio dell’avvocatura del SUPU
come portavoce e in rappresentanza di un congruo
numero di colleghi magari si riuscirebbe a venirne a
capo.
Non ho mai partecipato attivamente alla “lotta per la
stabilizzazione” poiché ho sempre ritenuto che mi
mancassero i requisiti previsti (e non mi sono sbagliato).
Relativamente al mancato pagamento da parte dell’Amministrazione
di una indennità di fine servizio ritengo tuttavia si debba intervenire
subito anche per annullare eventuali periodi di prescrizione
del diritto. Sono quindi disponibile a partecipare e contribuire economicamente
in tal senso ( chiaramente nei limiti della ragionevolezza perché
è ancora valida la massima riportata precedentemente).
Saluti.

jem79 ha detto...

Merdius la mia poca elasticità mentale mi ha permesso di fare delle ricerce e di trovare qualcosa in merito...la tua ignoranza non ti permette di prendere il numero della sentenza che ho pubblicato e andartela a cercare, leggertela e vedere chi ha fatto ricorso, perchè e come si sono espressi i giudici.
Sembrate bambini che piangono e che vogliono la pappa pronta sopra al seggiolone quando arriva l'orario di mangiare.
Ma fatela finita santo cielo!
Vai a P.Mila prendere per il colletto il Direttore Generale e fai valere le tue ragione se ne sei capace anzichè star a criticare tutto e tutti dall'altro di un PC.
Non solo uno cerca di portare alla luce quanti più fatti possibili per fare un quadro chiaro e preciso ma bisogna pure sentirsi criticare...
Allora sapete che c'è? a me i soldi per l'ultimo anno di rafferma li danno...per il resto attaccatevi al belino e continuate a piangere!
Altro che ufficiali di marina, neanche il peggior MSV (con tutto il rispetto per la categoria e la simpatia che ho trovato in alcuni di loro in "tutta la mia carriera" si sarebbe comportato così!

ignazio ha detto...

...calma, calma...
cominciamo con il rileggere gli articoli che l'Avv.Longone ci ha così gentilmente messo in evidenza, dopodichè:
-"Gianni", ma come li fai i conti?
-"Merdius", comincio a volerti bene ma possibile che opgni volta che posti qualcosa ne deve nascere un battibecco con qualcuno?
-"Jem79", e dai, non ti ci mettere pure tu.
Dal canto mio, ho intenzione di fare la domanda, e far attendere la risposta al mio avvocato di fiducia...e non mi interessa se mi costerà tanto quanto l'intero ammontare del TFR...è una questione di principio: Basta farmi prendere a calci senza opporre resistenza, a questo giro, al minimo errore, si chiama in causa l'Amministrazione ed anche il dirigente responsabile!

ciccio ha detto...

CONCORDANDO CON QUANTO ESPOSTO DAL MIO FRA IGNAZIO, ESORTO TUTTI AD UNA PRESA DI COSCIENZA, ESORTO TUTTI A NON SUBIRE UN TRATTAMENTO IGNOMIGNOSO. INVITO TUTTI A NON SUBIRE GLI EVENTI MA PARTECIPARE AGLI STESSI. BISOGNA PORTARE OGNI VICENDA, OGNI TORTO, OGNI INTENTO DILATORIO DINANZI ALLE SEDI GIUDIZIARIE ED IN TUTTI I GRADI DEL GIUDIZIO. BISOGNA INTASARE I RUOLI GIUDIZIARI, BISOGNA FAR NASCERE L'INTERESSE DELLA MAGISTRATURA PENALE SULLE DINAMICHE BIZANTINE DI QUESTA AMMINISTRAZIONE.
BISOGNA ESSERE UNITI E PARTECIPI.
GRAZIE
CICCIO

Unknown ha detto...

Caro Gianni, ricordo a tutti gli iscritti e simpatizzanti, che l'attività prestata dal S.U.P.U e dalle sue rappresentanze è gratuita.
Pertanto tutti i residenti in provincia di Taranto, perchè tale è la mia zona di competenza (salvo estendermi alla Puglia nelle zone ove le rappresentanze sindacali non si sono costituite) potranno rivolgersi alla segreteria per ogni loro esigenza contattando l'indirizzo email suputaranto@gmail.com. Saranno forniti quindi giorni e orari dei consultori legali gratuiti con i professionisti convezionati. In tali sede saranno prese in considerazione i singoli casi e dati gli opportuni pareri.
Saluti

Il Segretario Provinciale di Taranto (Avv.Alessandro LONGONE)

Unknown ha detto...

"..fai valere le tue ragione se ne sei capace anzichè star a criticare tutto e tutti dall'altro di un PC.."

Allora devo realmente fare un mea culpa sul modo in cui mi esprimo, perchè, Jem, proprio non capisco dove ti venga fuori di dire che son o solo capace a criticare tutto e tutti dall'alto del Pc (e dei miei 1,72metri di altezza). Se tu fossi così gentile indicami, nell'ultimo commento che ho inserito (e che tu hai criticato ed attaccato) quali sono realmente le frasi o parole che ti hanno spinto a pensare ciò che mi hai scritto.

E lo scrivo seriamente, senza retorica o altro. A questo punto deve esserci qualcuno che me lo spiega (anche se non credo che si abbia tutto questo tempo da perdere..).
Quando ho scritto poca elasticità mentale ho incluso anche questo: non mi era proprio venuto in mente di cercare la sentenza, anche perchè il numero manco lo avevo visto!!
Ma scusa tanto, non bastava dire:
"guarda che con il numero di sentenza e internet puoi trovare ciò che ti può interessare"..
2 righe..nulla di più..mah..io credo di essere sempre umile nel pormi e nell'autogiudicarmi..
forse allora quello che stà a criticare sempre non sono poi io..

Francesco ha detto...

...scusate....ma "Mi manda Rai 3 o Striscia la Notizia" no?
E' una idea stupida o nessuno ci ha pensato?
Saluti, Francesco (17° AUC/1° AUFP)

Unknown ha detto...

" "Merdius", comincio a volerti bene ma possibile che opgni volta che posti qualcosa ne deve nascere un battibecco con qualcuno?"

Ignazio, come postato a Jem: forse sarò io che mi esprimo male, ma le volte che capita che qualcuno mi "critica", mi rileggo sempre ciò che avevo scritto e non è che trovo tutte queste frasi e parole "offensive" o di attacco e critica.
Cmq ragazzi, me ne torno senza problemi a fare il "blog-observer" e buona notte. Nel momento che avrò qualcosa che riterrò in qualche maniera importante sarà mia premura postarlo. E se a qualcuno interessera chiedermi qualcosa ben venga! x info, prima che qualcuno osservi: non stò piagnucolando, ma scrivo da persona adulta. Grazie

Ah però ho notato con piacere che il buon Jem deve essere delle mie parti..
o no, belinun!!

ignazio ha detto...

x merdius
non ti inalberare inutilmente....
vero che i tuoi post fanno sempre nascere un qualche battibecco..
ma è altrettanto vero che da quei battibecchi, spesso e volentieri, sono saltati fuori argomenti sui quali riflettere, nel bene e nel male.
Io continuerò a dirti di farla finita ma tu continua a postare.

Anonimo ha detto...

"Sfodero la mia "ignoranza" e poca elasticità di pensiero Jem..
A parer tuo che sancisce quella sentenza? bisognerebbe in effetti sapere chi l'ha proposto il ricorso, se personale di truppa o altri."

Vorrei spezzare una lancia a favore di merdius...non mi sembra che il suo intervento volesse essere offensivo nei confronti di Jem o altri: in altre parole, l'ignoranza di cui parla non è riferita a te, Jem, ma a lui stesso. C'è stato un fraintendimento dovuto forse a una virgola in meno...

Unknown ha detto...

OK..allora butto lì questa.

La mia osservazione nasce perchè stiamo crescendo e vivendo nel "mondo del cavillo".

Riguardo l'intervento dell' avv. Alessandro Longone (molto chiaro e disponibile direi) e rileggendo l'articolo 28 della 215/2001 ho notato una cosa e la faccio notare a tutti:

art 28 legge 215/2001
"..4. Agli ufficiali in ferma prefissata si applica il trattamento previsto per gli ufficiali di complemento.

5. Agli ufficiali delle forze di completamento si applica, qualora in servizio, il trattamento economico previsto per gli ufficiali del servizio permanente."


Lo avete notato pure voi?
Quando si parla delle forze di compl. si dice "..si applica..il trattamento ECONOMICO previsto.."
Quando si parla di UFP si dice "..si applica il trattamento previsto.." ecc..
Eh già: ECONOMICO è sparito..
Ora mi chiedo: visto che gli avvocati nelle cause ci sguazzano con cavilli di questo tipo, è possibile che possa accadere anche in questo caso che una tal minima differenza possa compromettere qualcosa ?! (come se già non lo fosse..!)

Saluti a tutti..ora si và sotto il piumino!

Unknown ha detto...

merdius....l'art. 28 del D.lgs 215/2001 è intitolato: "Armonizzazione del trattamento economico degli ufficiali"; pertanto il comma 4 non può che fare riferimento al trattamento economico.
Tenete duro! Le cose si risolveranno! Sono a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.

Segretario Provinciale di Taranto
Avv. Alessandro Longone

STV(CP)[III AUFP] ha detto...

Buongiorno a tutti,
Volevo solo rivolgere un ringraziamento all' Avv. Alessandro Longone che con la sua presenza nel blog, ci sta restituendo un pò di coraggio e speranza.

Saluti,
Roberto.

jem79 ha detto...

Premesso che credo a questo punto che Rutger abbia ragione, porgo pubblicamente le mie scuse a merdius...incomprensione.

Unknown ha detto...

Non erano così necessarie tali scuse..alla fine più o meno ci si era "tacitamente" capiti credo.
Cmq apprezzo, grazie. E con questo non voglio però dire che ero io quello che dicevo giusto e qualcun'altro dicesse sbagliato.
La prossima volta farò come quando ho scritto l'ultimo commento che ho inserito. lo rileggo prima di dare invio :-) !

( Ma allora sei di Ge o no Jem?? )

jem79 ha detto...

ahahaha no no Merdius (ammazza io tutte le volte che cito il tuo nick mi sembra di offenderti :D), sono di Li ma gli ultimi 4 anni sono stato a contatto con i Liguri ;)

ignazio ha detto...

Alleluja!!!! Merdius e Jem79 hanno fatto pace e si sono capiti... però, merdius, l'ultimo commento scritto a cui ti riferisci, l'hai scritto con gli occhi semichiusi dal sonno ed erano solo le 22:52 (p.s. non lo dico io, l'hai detto tu).

...oggi ho finalmente spedito la domanda di TFR... forse lo vedremo?

Unknown ha detto...

Jem, sai che mi è venuto in mente ora che mi dici che 6 di Li? che allora conosci J M e mi sà che vi siete sentiti al tel quando io ero con lui in treno che andavamo(o tornavamo) a gennaio all'incontro di Rm...

jem79 ha detto...

Si Si Merdius, c'est moi ... ;)
Mi sa che, però, stiamo intasando il Blog con gli Off Topic :D
Scusassero tutti...baciamo le mani...

Nicko ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nicko ha detto...

Ciao Ragazzi,
Mi chiamo Nico ed ero del corso V° AUFP, per motivi di studio e per cercare un futuro sono stato 1 anno all'estero ed onestamente speravo ci fosse qualcuno di noi che stesse movendo le acque.Sono veramente contento di aver scoperto questo Blogger.
Io comunque vorrei capire alla fine se voi siete così gentili come fare a questo punto per richiedere il mio TFR?!?!
VAle a dire se fosse possibile, per me che sono stato fuori dai giochi per 1 anno, avere un riassuntino della situazione in quanto dai miei colleghi non ho ricevuto tante info ma solo tanta confusione!

Fiducioso in una vostra risposta vi saluto!!Ciao a tutti Nico!

giuly ha detto...

Salve a tutti,
chiederei se posso una informazione:mio fratello ha svolto tre anni nell'esercito e poi è passato alla finanza...come fa ad ottenere il tfr che gli viene negato? Grazie mille...Giuly

Ufficialedavide ha detto...

UFFICIO GENERALE DEL PERSONALE
Ufficio Trattamento Pensionistico
Piazzale della Marina, 4
00196 - ROMA

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Capo Ufficio 06/36806048
Sezione Riscatti 06/36805506 oppure 06/36805507
Sezione Buonuscite 06/36805270
Sezione Operative 06/36805271 GM MARI

Fax 06/36805531