“Ci sarà l'alba di un nuovo giorno anche per noi. Un'alba in cui ci sentiremo di nuovo bene e capiremo di non aver sbagliato percorso. Un'alba in cui ci sentiremo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare. Un'alba che arriverà anche grazie a chi, quando staremo per cadere, ci porgerà la mano. E anche grazie a chi non lo farà” (Braveheart)

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono i meriti. E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla" (Albert Einstein 1879-1955)
Questo Blog nasce con il preciso intento di far sentire la propria voce ed esprimere il proprio pensiero liberamente e democraticamente.

...la flessibilità è una caratteristica meritevole, la precarietà è uno stato di sofferenza...
"Esorto tutti ad una presa di coscienza, esorto tutti a non subire un trattamento ignomignoso. Invito tutti a non subire gli eventi ma partecipare agli stessi. Bisogna portare ogni vicenda, ogni torto, ogni intento dilatorio dinanzi alle sedi giudiziarie ed in tutti i gradi del giudizio. Bisogna essere uniti e partecipi."
Google
 

STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE

La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.

L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.

Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.

Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.

La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.

Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto

Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.

Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.

Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.

Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.

A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.

Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.

Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.

A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.

Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.

Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.


Assunzioni connesse con la professionalizzazione

La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:

· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;

· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;

tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).

Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):

· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,

· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,

· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,

Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· 4.021 unità nell'anno 2005;

· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;

· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.

Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.

Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:

· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,

· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,

In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:

· 200 unità nell'anno 2005;

· 235 unità negli anni 2006 e 2007;

· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.

Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).

Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.

Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.

Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:

a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;

b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;

c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.

Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.

Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.

Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.

Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.

Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).

La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".

Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.

Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!

Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.

Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.

Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.

Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.

Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.

Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.

Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).

Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.

D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.

Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.

Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.

Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.

Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.

Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.

Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.

Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.

Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.

Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.

Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.

Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.

In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.

domenica 9 dicembre 2007

APPROFONDIMENTO GIURIDICO...

...SULLA POSSIBILITÀ DI STABILIZZARE IL PERSONALE PRECARIO DELLA P.A. E DELLE FF.AA. - DICEMBRE 2007 - a cura del TV Falcorosso.
Dopo aver trattato nel precedente articolo relativo alle "RIFLESSIONI SULLA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO NELLA P.A. E DEL PERSONALE MILITARE PRECARIO DELL'AMMINISTRAZIONE DIFESA" sulle modalità di approccio alla tematica di applicazione della stabilizzazione al personale militare precario, passiamo dunque ad evidenziare alcuni contenuti giuridici sia in esito alle posizioni contrarie assunte sia come proposta di attuazione da parte del legislatore. Dagli interventi dei parlamentari che hanno demolito l'impianto di benefici del comma 519 estensibile al personale militare precario, emergono considerazioni di impossibilità di ricorso ai benefici previsti per il personale della P.A., giustificando che l'approccio di stabilizzazione non può infrangere la normativa speciale, opposizione fatta attraverso la narrazione delle specificità già notedalla legge e decantate a suon d'interpretazioni che vedono le FFAA escluse dalle disposizioni generali sulle assunzioni nel pubblico impiego. E' superfluo e inutile quindi citare a mò di giustificazione la legge 331 del 2000, il d.l. 215 del 2001 e la legge 226 del 2004.Se l'intento politico è quello di stabilizzare il precariato, allora è lineare che i benefici del pubblico impiego siano estesi per lo spirito racchiuso nel comma 519, anche ai lavoratori in divisa , che fanno parte dell'apparato della P.A.Quindi non si tratta di porre in essere l'esclusione dei possibili titolati al beneficio, differenziandola e giustificandola con l'esistenza particolare della normativa speciale, ma di ricorrere appunto ad una legge che dia continuità a quella già esistente ovvero ad una legge speciale per le forze armate.Legge che accogliendo il principio statuito nel comma 519 sia appositamente regolata nell'ambito della legislazione relativa al personale militare. Non è possibile che un cittadino in uniforme si veda negare i diritti maturati solo perchè esiste una diversa legislazione, che in forza della volontà legislativa deve essere opportunamente adeguata, studiata ed integrata nel suo corpus legis, cioè nel suo interno, senza che sia necessario sconfinare dal suoambito. Non dimentichiamo che è la legge ad essere fatta per l'uomo e non viceversa; non dimentichiamo che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, mentre cosi facendo si commetterebbe uno scempio di illegalità e di grave differenziazione per quella categoria di lavoratori chiamati a difendere le istituzioni, lo Stato, le sue leggi e il suo popolo con impegni e sacrifici di particolare rilevanza, a scapito dei noti dettami Costituzionali. Pertanto non può ritenersi attendibile la difesa enunciata in parlamento e in altre sedi, basata sulla differenziazione normativa tra Amministrazioni dello Stato e Forze Armate, come fatto di esclusione della volontà legislativa, ma deve essere dato seguito al processo di stabilizzazione con una procedura che si muove all'interno della legislazione speciale fatta per la particolarità costitutiva delle FFA, muovendosi all'interno dello stesso corpo normativo. Non è possibile in seconda analisi che si proceda a stabilizzare particolarmente il personale dell'arma dei carabinieri (forza armata) come forza di polizia , senza considerare l'ulteriore elemento di aggravio e di differenziazione perpetrato a svantaggio dei colleghidelle altre FFAA , in considerazione dell'appartenenza dell'Arma alle FFAA. Se il 519 è estensibile al personale dei carabinieri a tempo determinato come previsto dall'art. 23 comma 1 del d.l 215 del 2001 in quanto i corpi di polizia partecipano alla ripartizione del fondo per la stabilizzazione del personale precario allora si possono lasciare aperte alcune soluzioni che si affiancano al pacchetto legalità:· stabilizzare personale proveniente dalle FFAA verso le FF OO da aggiornare e formare (eventualmente con apposite tabelle di equiparazione per grado ruolo, specialità e specializzazioni militari acquisite)· affidare a i militari precari compiti di controllo e di polizia per la sicurezza del paese in apposito corpo o ruolo specifico .Diversamente le opzioni percorribili sono:· stabilizzare il personale precario nella rispettiva FFAA di provenienza in s.p.e. in un ruolo unico o negli altri ruoli in funzione delle vacanze organiche;· mobilizzare verso altre amministrazioni il personale che opta in tal senso, tenendo conto delle professionalità acquisite e dei relativi requisiti necessari per i nuovi incarichi. Altre soluzioni miste e da studiare in conformità a reali esigenze. La volontà del legislatore, non dimentichiamolo, deve camminare nei binari dei dettami Costituzionali e non può essere strutturata su elementi di comodo o di convenienza la cui natura porterebbe ad una disparità di trattamento grave........E' invece il curriculum professionale militare che andrebbe ad essere valorizzato con le sue componenti di attitudine, incarichi, corsi, missioni, ecc.
.......Quindi i presupposti essenziali sono :
- AVER AVUTO UN CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO CON LA P.A.
- AVER SUPERATO PROCEDURE SELETTIVE DI NATURA CONCORSUALE O PREVISTE DA NORME DI LEGGE.
REQUISITI ESSENZIALI ALLA STABILIZZAZIONE
Questo secondo aspetto importante e qualificante, è posto in chiara evidenza nelle procedure di reclutamento nelle FFAA i cui bandi sono pubblicati sulla GU e quindi noti a tutti come anche le prove selettive di natura svariata, complessa e rigorosa in considerazione del numero dei partecipanti e del numero degli ammessi. Questo vale quindi per gli ufficiali che hanno vinto il concorso per l'ammissione ad un ferma biennale, per gli ufficiali ammessi alla ferma prefissata, per i volontari di truppa VFP. A questi andrebbero considerati anche i vincitori di concorsi in s.p.e. che non sono stati ammessi in servizio per mancanza di fondi, e spesso sono anche loro militari precari.............
.............Non sarebbe malvagia l'idea di affidare ad un team di ufficiali e militari precari l'anello di collegamento tra l'azione legislativa , SMD e la base del personale da stabilizzare. Cosi facendo si creerebbe un clima di serenità e di collaborazione votato a risolvere la questione in forma equilibrata ed efficiente. Questo team può essere subito investito di tale compito non appena saranno formalizzate le modalità di richiamo in servizio o di stabilizzazione definitiva....... Sul buon andamento della pubblica amministrazione c'è da ricordare che la FA si priva, con l'utilizzo di personale precario, di elementi formati a proprie spese che una volta mandati in congedo devono essere rimpiazzati da nuovi elementi che verranno formati nuovamente con nuove spese, quindi cosi facendo si creano dei vuoti organici che saranno colmati nei tempi successivi necessari per formare i nuovi reclutati ed aspettare che acquisiscano elementi di professionalità che ne determinano un impiego efficiente e sicuro. Da questo aspetto discuteremo successivamente di come, attualmente, all'interno delle FFAA coesistano fenomeni paradossali ma da lungo tempo accettati. Appare chiaro dunque che dal comma 519 scaturiscono una serie di riferimenti interpretativi che se da un lato possono chiedere conferma da parte dei titolari dei diritti maturati alle rispettive amministrazioni, dall'altro possono innescare una mole di richieste di contenzioso nelle sedi giudiziarie. nel caso in cui queste ultime non fossero accolte o non fosse previsto il godimento dei benefici di stabilizzazione a chi potenzialmente ne ha titolo. In definitiva è compito della politica trovare una soluzione a questa condizione di precariato con una molteplicità di interventi il cui fine generale è la stabilizzazione, graduale, ma generale di tutti i precari delle FFAA e del pubblico impiego.Successivamente verranno affrontati temi sull'impiego possibile delle FFAA precarie e sui processi di stabilizzazione storici, insiti nella legislazione militare e nella consuetudine attuata dall'A.D. Da parte nostra tutta la nostra disponibilità, collaborazione ed esperienza nell'interesse della categoria e del Paese.
T. V. Falcorosso - 3 dicembre 2007

24 commenti:

IL COMITATO ha detto...

Apprezzabile, in alcuni punti, lo scritto del T.V. Falcorosso che ringraziamo vivamente. Ne abbiamo riportato in questo blog solo la parte che interessa lo scopo dello stesso.
Ma una doverosa precisazione si rende necessaria per non intraprendere vie troppo lontane dall'applicazione del comma 519.
Ricordiamo a tutti che l'intervento dell'organo legislativo, del Parlamento, c'è già stato nell'iter di formazione del comma 519 e che pertanto non è più invocabile. Continuare a premere in questa direzione creerebbe solo ed esclusivamente confusione alimentando, implicitamente, le teorie difensive di SMD agli occhi dei politici, e quindi aumentando il suo tacito consenso nei palazzi del potere.
Parimenti non è neanche venuto meno l'organo esecutivo, il Governo, che suggeriva, con nota dell'ufficio legislativo del Ministero della Difesa datata 4 gennaio 2007, di trattenere in servizio il personale destinatario del comma 519, nelle more delle procedure di stabilizzazione.
Chi è mancato nell'obbligatorietà di un ordine categorico di una norma dello Stato-organizzazione è stato lo SMD che, manovrando come una nave tra le onde, legali e di fondi, di una tempesta perfetta, richiamando norme, leggi (antecedenti alla figura degli AUFP), e seguendo una linea interpretativa basata solo su una particolare categoria di fondi, si è sentito in diritto: prima di non applicare quanto ordinato dal potere sovrano (legislativo ed esecutivo), poi di suggerire una propria interpretazione, ed infine di seguire una duplice, nel migliore dei casi, applicazione distinguendo tra Carabinieri, e altre FF.AA. Tale esecuzione del comma 519 da duplice diventa multipla, nel momento in cui SMD ha bloccato ogni altro concorso da AUFP (sotto l'esplicita minaccia di danno patrimoniale personale dell'esecutore vedi comma 419 della stessa finanziaria) applicando cioè solo una parte della finanziaria 2007 nonostante i commi erano, e sono, legati da logicità interpretativa. Per non parlare del blocco del premio di fine ferma in quanto la figura dell'ufficiale in ferma prefissata, è ben diversa, sempre secondo SMD, da quella dell'Ufficiale di complemento (nonostante il D. lgs 215 del 2001).
Pertanto invito tutti a distinguere bene fonti del comma 519, destinatari prioritari (similari a quelli dei carabinieri ma non estesi, neanche nella benemerita, ad altra tipologia), esecutorietà del comma in questione e storicità di applicazione (Parlamento->ufficio legislativo Min. Difesa) "sulla carta". Tutto il resto crea solo confusione.

IL COMITATO ha detto...

Ringraziamo anche 6° tuono che ce lo ha inviato

S.V.P.P.B. ha detto...

Stavo risistemando i miei documenti...

Per caso mi è ricapitata in mano la ormai famosa "letterina" di risposta alle nostre istanze di stabilizzazione a SMD...

Essa recita:

"Si comunica che l'istanza in data xxxxxx ,con cui la SV ha chiesto di potere beneficiare della stabilizzazione prevista dall'art.1,comma 519,della legge 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007), è stata assunta agli atti di questa Divisione.
L'esito della predetta istanza,tuttavia, potrà essere reso noto solo quando saranno individuati i destinatari della sopra citata disposizione e fissati criteri,modalità e tempi delle procedure di stabilizzazione."

Copiata pari pari!
Ora mi viene da pensare...
-Ma i beneficiari, non li avevati già trovati (i famosi 36 mesi di servizio, il concorso ecc. ecc...)
-Criteri di stabilizzazione... ANCORAAAAA!!! Ma non avete la nausea???
-Modalità e tempi... MA CHE ASPETTATE? IL PROSSIMO ECLISSE SOLARE? BABBO NATALE, LA BEFANA (eh no, qui già andiamo oltre...)???

Ce l'hanno detto loro CHE CI AVREBBERO STABILIZZATI!
La lettera è pure firmata ed indirizzata a vari Uffici!

TUTTI A ROMA IL 17!

A QUESTO PUNTO, CHI NON CI SARA', E' PERCHE' E VERAMENTE UN PESO MORTO DA SCARICARE!!!

X Il comitato...
Novità sul SIT-IN del 17?

Davide 188° AUC E.I.

IL COMITATO ha detto...

Si terrà il 18!!!

18 DICEMBRE TUTTI A ROMA

Anonimo ha detto...

...ragazzi siete troppo forti....

S.V.P.P.B. ha detto...

Per l'anonimo delle 21:32...

Ho letto un velo di sarcarsmo nella tua frase... o forse è solo la mia impressione? Sai, dopo tanti SOPRUSI subiti (concorsi a donnine, stabilizzazione da definire... ecc...), mi sento un po' AVVELENATO! Ti chiedo scusa se non lo è...

Troppo forti de che?

Comitato, con effetto immediato cambierei mentalità...

NEC SINE, NEC CONTRA!

Anonimo ha detto...

La confusione è l'ambiente in cui l'Amm. Di paola sguazza e riesce ad avere ragione agli occhi dei politici. Basta vedere quanto detto dall'Ammiraglio in sede di Commissione difesa del 3 Maggio 2007. Un mucchio di bugie.

Anonimo ha detto...

SCONFIGGEREMO LA MAFIA DEI POTERI CHE CI IMPEDISCONO DI SOGNARE.

Anonimo ha detto...

Quello che non capisco è il perchè persone intelligenti stiano a discutere su questioni palesemente chiare!
Il problema cari ragazzi è stato creato dal governo Berlusconi negli anni passati!
Vincolando l'A.D. fino al 2020 a un recupero di risorse e al consistente deperimento di uomini e basi logistiche (caserme, ecc.).
Ora!Il problema è politico e non del M.D. o del capo di stato maggiore!
Loro contano quanto un pugno di mosche di fronte alla legge!
Già perchè la legge è sovrana, ma resta il nodo chiave!!!!!Perchè siamo fuori?Perchè il tutto è stato portato per le lunghe?
A me pare che ci sia un tacito accordo tra parte politica e SMD, con uno a fare la parte del leone e l'altro dell'agnello sacrificale!
Ragazzi il problema è politico!Detto a chiare lettere non c'è e non ci sarà mai la volontà di stabilizzarci!
Pensate come ci hanno sbeffeggiato e deriso, trattando come principi i cugini carabinieri e noi come plebe, ufficiali inutili!
Le cose possono cambiare solo con una volontà politica forte e ciò avverrà solo con un azione decisa, fuori dalle righe!Solo così in questo nostro paese si possono ottenere diritti!Vige la non legge o la legge fai da te, ma....siamo uomini e non bestie e quanti di noi oserebbero rischiare tutta una vita???????
Io penso nessuno!La conclusione è tratta!!!!!!!!!

STV Santa Rosa ha detto...

Ma si sa chi è questo fantomatico TV Falcorosso?! Spero non sia qualcuno pilotato da SMD per illuderci o ingannarci! In ogni caso, queste persone dovrebbero solo vergognarsi, perchè stanno negando a dei giovani e di cui alcuni padri di famiglia, un posto di lavoro, lasciandoli nel baratro della precarietà! Sulla base di cosa queste persone possono dirsi e catalogarsi differentemente da delle bestie senza cuore! E nemmeno che stabilizzandoci gli togliamo di tasca loro i soldi necessari a rimanere in spe! Non aggiungo altro, sennò inizio ad insultare pesantemente e non mi sembra ne il luogo ne il caso! Speriamo in bene ed intanto tutti a roma il 18!
VENTO IN POPPA

SPEranzoso ha detto...

Scusate, non vorrei farvi inca..are ancora di più, ma volete sapere l'ultima... ?

3200 L.S.U. (Lavoratori Socialmente Utili) in forza al Comune di Palermo, verranno STABILIZZATI per effetto di uno degli emendamenti approvati negli ultimi giorni al Senato.

VALIAMO MENO (con tutto il rispetto per loro) DEI Lavoratori Socialmente Utili.

Senza Parole...

Anonimo ha detto...

Ciao raga, forse nn dovrei scrivere in questo blog... siete tutti AUC o AUFP io invece sn un ex VFB congedato a settembre dalla MM e vi assicuro che siamo tutti sulla stessa barca!Da poco ho incominciato a leggere quello che pubblicate sul blog e mi sembra molto interessante, vi assicuro che come volete voi la stabilizzazione la vogliamo anche noi. Nn è possibile che alcuni beneficieranno della finanziaria e noi probabilmente no!
Continuerò a seguirvi e a sostenervi in tutto quello che fate! In bocca al lupo!!!!
Anto84

Anonimo ha detto...

Basta con le pippe per favore!
Qui c'è gente che scrive per fare il gioci di SMD. La legge parla chiaro: 3 anni di servizio, e prioritariamente gli AUFP (ma non solo) rispetto a tutte le altre amministrazionoi statali.
Sarà il tribunale a far applicare la legge, fatta da questo governo e che SMD si rifiuta di applicare, perchè altrimenti i loro figli dovrebbero aspettare qualche anno in più prima di poter essere raccomandati nei prossimi concorsi.
Ma chi se ne frega dei loro figli da raccomandare. Che aspettino! Così come abbiamo aspettato noi, figli di un Dio minore!
Questa è l'unica sacrosanta e semplice verità.
I tribunali faranno giustizia.
Mi auguro che a quel punto i responsabili di questo tentato abuso di potere siano pesantemente sanzionati.

Anonimo ha detto...

Ragazzi avete visto qui?
http://www.grnet.it/index.php?option=com_content&task=view&id=389&Itemid=0

Anonimo ha detto...

Bravo Reverendo!!!

S.V.P.P.B. ha detto...

X Reverendo...

Ogni tanto qualcuno scrive qualcosa di VERAMENTE SENSATO!

Sottoscrivo tutto!

Bravo! Speriamo nella giustizia!

Anonimo ha detto...

ragazzi forse sono solo questi gli emandementi apporovati, ancora una volta carabinieri si - ffaa no!
e che c..zzo


ART. 146.
Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
6-bis. Il personale dell’Arma dei Carabinieri,
stabilizzato ai sensi dell’articolo 1,
commi 519 e 526, della legge 27 dicembre
2006 n. 296, e` collocato in soprannumero
rispetto all’organico dei ruoli.
146. 47. La IV Commissione.
Dopo il comma 22, aggiungere il seguente:
22-bis. Il Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali e` autorizzato ad
utilizzare le disponibilita` del Fondo per le
crisi di mercato di cui all’articolo 1,
comma 1072, della legge 27 dicembre
2006, n. 296 nei limiti della somma di 2
milioni di euro per l’anno 2008, per assicurare
la regolare gestione delle aree naturali
protette attraverso l’impiego del personale
di cui alla legge 5 aprile 1985,
n. 124, non rientrante nelle procedure di
stabilizzazione di cui all’articolo 1 commi
da 247 a 251 della legge 23 dicembre 2005,
n. 266. La predetta somma di euro 2
milioni e` versata, nell’anno 2008, all’entrata
del bilancio dello Stato per essere
riassegnata al Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali per le finalita`
di cui al presente articolo. Il Ministro
dell’Economia e delle finanze e` autorizzato
ad apportare le occorrenti variazioni
di bilancio.
146. 102. (Nuova formulazione) Cesini.
Dopo il comma 24, aggiungere i seguenti:
24-bis. A decorrere dalla data di entrata
in vigore della presente legge, gli enti
di cui all’articolo 1, comma 557, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296 nonche´ le
Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA),
fermo restando il rispetto delle regole del
patto di stabilita` interno, possono procedere,
nei limiti dei posti disponibili in
organico, alla stabilizzazione del personale
non dirigenziale in possesso dei requisiti
previsti dall’articolo 1, comma 519, della
legge medesima selezionato dal Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare ai sensi dell’articolo 118, comma
14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e
presso gli stessi funzionalmente utilizzato
per supportare l’attuazione del Progetto
Operativo Ambiente e del Progetto Operativo
Difesa Suolo, nell’ambito del Programma
Operativo Nazionale di Assistenza
Tecnica e Azioni di Sistema – PON ATAS
per il Quadro Comunitario di Sostegno
2000-2006.
24-ter. Con apposito decreto del Ministero
degli affari esteri, di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze e
Venerdı` 7 dicembre 2007 — 243 — Commissione V
con il Ministro per le riforme e le innovazioni
nella pubblica amministrazione, da
emanare entro il mese di giugno 2008, si
provvede altresı` a disciplinare l’utilizzazione
di personale delle categorie di cui
all’articolo 168 del decreto del Presidente
della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, il
quale – sulla base di motivate esigenze
manifestate da parte di Amministrazioni
pubbliche – puo` essere inviato in missione
temporanea presso le Rappresentanze diplomatiche
e consolari con oneri, diretti
ed indiretti, a carico della stessa Amministrazione
proponente – per l’espletamento
di compiti che richiedano particolare
competenza tecnica e che non possano
essere svolti dal personale inviato
all’estero ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica 5 gennaio 1967,
n. 18 e di altre specifiche discipline di
settore concernenti il Ministero degli affari
esteri ».
146. 263. (Nuova formulazione) Il Governo.
Aggiungere, in fine, il seguente comma:
31-bis. all’articolo 96 della legge 27
dicembre 2006, n. 296 nell’ultimo periodo,
dopo le parole « Le rivendite assegnate
» aggiungere le seguenti: « ubicate
esclusivamente nello stesso ambito provinciale
nel quale insisteva il deposito
dismesso, ».
146. 271. Il relatore.
Dopo il comma 5, inserire il seguente:
5-bis. Il limite massimo del quinquennio
individuato al comma 519 della legge
27 dicembre 2006, n. 296, al fine della
possibilita` di accesso alle forme di stabilizzazione
di personale precario, costituisce
principio generale e produce effetti
anche nella stabilizzazione di personale
volontario del Corpo nazionale dei Vigili
del Fuoco come disciplinate nella medesima
legge. Conseguentemente il parametro
dell’avere effettuato non meno di 120
(centoventi) giorni di servizio, richiesto
nelle procedure di stabilizzazione, si interpreta
che deve sussistere nel predetto
quinquennio.
146. 266. Il relatore.
Dopo il comma 31, e` aggiunto il seguente:
31-bis. All’articolo 1, comma 527, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive
modificazioni, dopo le parole « a regime.
» e` inserito il seguente periodo: « Il
CNEL e` autorizzato a procedere all’assunzione
straordinaria di complessive 15
unita` di personale, di cui 3 dirigenti di
seconda fascia ».
146. 269. Il relatore.
ART. 149.
Al comma 1 dopo le parole: 1.081 milioni
di euro aggiungere le seguenti: di cui
564 milioni di euro immediatamente disponibili
per il personale del comparto
Scuola ai fini del completo riconoscimento
dei benefici stipendiali previsti dell’articolo
15, comma 2 del decreto-legge 1o ottobre
2007, n. 159.

Anonimo ha detto...

pregjherei ai sig.ri del comitato che hanno indetto la manifestazione per il giorno 18, di fornire delle linee guide e/o delle direttive onde evitare di non lasciare allo sbando ed a libere interpretazioni i (sicuramente pochissimi manifestanti), possibilmente fornire il recapito telefonico di un coordinatore (una scheda, possibilmente windcosta 5 euro), a cui fare capo, in modo tale da coordinare e dividere il lavoro e/o materiali utili a tale manifestazione, voglio ancora ricordare a tutti che questa sicuramente sarà l'ultima carta per mettere in luce il nostro problema, quindi per una volta non badate a spese (prendete qualsiasi mezzo, autobus, treno etcc... e venite a roma c.zzo).
f.to. sp

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe capire se un auc carabiniere raffermato in biennale rientra in sto pasticcio, qualcuno ha un'opinione?

S.V.P.P.B. ha detto...

Ultim'ora...

L'ex Sottosegretario alla Difesa finito ai domiciliari per concussione e corruzione...

La vicenda non riguarda il Ministero della Difesa ma...

...non ho parole!

Fonte: IL TEMPO.IT

Qui trovate l'articolo completo...

Anonimo ha detto...

Sono venuto da poco a conoscenza di questo blog.Mi sapreste dire dove trovare il facsimile della domanda da inviare a persomil e qualche altra info visto che ho prestato servizio per 3 anni.Grazie

Anonimo ha detto...

ben arrivata bella addomertata nel bosco!
hai solo un anno di ritardo

Anonimo ha detto...

ragazzi ma qualcuno ha qualche aggiornamento su tfr e premio di fine ferma? che schifo! non ci stabilizzano, non abbiamo diritto alla disoccupazione e non ci danno tfr e premio di fine ferma? ma forse non mi sono accorto io di aver lavorato in nero!?!

Anonimo ha detto...

Per l'ufficiale di cpl della ferma biennale dei CC. Contattami che darò ragguagli.