“Ci sarà l'alba di un nuovo giorno anche per noi. Un'alba in cui ci sentiremo di nuovo bene e capiremo di non aver sbagliato percorso. Un'alba in cui ci sentiremo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare. Un'alba che arriverà anche grazie a chi, quando staremo per cadere, ci porgerà la mano. E anche grazie a chi non lo farà” (Braveheart)

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono i meriti. E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla" (Albert Einstein 1879-1955)
Questo Blog nasce con il preciso intento di far sentire la propria voce ed esprimere il proprio pensiero liberamente e democraticamente.

...la flessibilità è una caratteristica meritevole, la precarietà è uno stato di sofferenza...
"Esorto tutti ad una presa di coscienza, esorto tutti a non subire un trattamento ignomignoso. Invito tutti a non subire gli eventi ma partecipare agli stessi. Bisogna portare ogni vicenda, ogni torto, ogni intento dilatorio dinanzi alle sedi giudiziarie ed in tutti i gradi del giudizio. Bisogna essere uniti e partecipi."
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STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE

La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.

L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.

Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.

Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.

La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.

Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto

Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.

Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.

Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.

Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.

A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.

Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.

Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.

A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.

Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.

Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.


Assunzioni connesse con la professionalizzazione

La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:

· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;

· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;

tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).

Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):

· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,

· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,

· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,

Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· 4.021 unità nell'anno 2005;

· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;

· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.

Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.

Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:

· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,

· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,

In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:

· 200 unità nell'anno 2005;

· 235 unità negli anni 2006 e 2007;

· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.

Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).

Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.

Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.

Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:

a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;

b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;

c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.

Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.

Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.

Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.

Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.

Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).

La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".

Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.

Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!

Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.

Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.

Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.

Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.

Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.

Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.

Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).

Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.

D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.

Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.

Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.

Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.

Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.

Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.

Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.

Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.

Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.

Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.

Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.

Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.

In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.

venerdì 4 gennaio 2008

UNA NOSTRA RICORRENZA



Il 4 gennaio 2007, l'Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa "ordinò" agli Stati maggiori di tutte le Forze Armate di:
prorogare la ferma prefissata degli ufficiali aventi i requisiti, nelle more delle procedure di stabilizzazione (è stato evidenziato nel secondo foglio ma non è perfettamente visibile).

Come un Leviatano evoluto ai tempi moderni, l 'Amm. Di Paola, e tutto lo SMD, pensarono bene di non adempiere ad un ordine chiaro e perentorio del potere legislativo ed esecutivo di uno stato di diritto, che avevano giurato di rispettare e difendere e di replicare proponendo una loro interpretazione. Offendendo chi quella legge l'ha fatta, votata, e voluta applicare! Sappiamo tutti come si è evoluta questa storia in questi 365 giorni di lotte e speranze.

35 commenti:

Anonimo ha detto...

La legge è uguale per tutti, ma per alcuni è più uguale degli altri.

Anonimo ha detto...

e poi qualcuno dice che in italia c'è democrazia.... il popolo vota i politici che hanno il compito di fare le leggi... quindi una legge delle stato dovrebbe rispecchiare la volontà del popolo. cosi dovrebbe. ma basta che un pinco pallino (leggasi di paola... scritto volutamente senza titoli che di certo nn merita)si rifiuti di applicare una legge e il governo abbassa le orecchie... tanto il modo per contraccambiare i favori ci sono vero? leggasi CONCORSI SPE, CONCORSI ACCADEMIE MILITARI! BRAVI BRAVI BRAVI BRAVI

Anonimo ha detto...

Ragazzi l'incontro con il Ministro deve essere uno strumento attivo per evedenziare anche questo!Il 15 decideremo le linee più giuste da seguire per ottenere qualcosa di concreto!
Volendo sfatare ogni polemica sorta nel corso dei mesi, la dicitura poco leggibile parla di requisiti e di Ufficiali ausiliari!
Quindi nessun numero ipotetico ma dare a tutti quelli che hanno i requisiti indistintamente ciò che è previsto!

Anonimo ha detto...

abbiamo capito che sei auc dell'altro blog...
per la serie: a volte ritornano

Anonimo ha detto...

Non iniziate a fare confusione: la dicitura dice di "prorogare la FERMA PREFISSATA" per gli ufficiali ausiliari. E gli unici ufficiali ausiliari che godevano di ferma prefissata era glòi UFP.

Se avesse voluto conteggiare anche gli AUC avrebbe detto "e la rafferma".

Anonimo delle 14:19 cerca di capire quando leggi

Anonimo ha detto...

Anche se l'anonimo delle 14:19 fosse auc non deve rompere qua! Un conto è avere i requisiti, 36 mesi nel quinquennio antecedente, indirizzato a tutti gli ufficiali ausiliari, un altro chiedere qualcosa che non esiste, ma che, senza alcun riscontro con la realtà si pretende di avere.
Auc ci hai rovinato a tutti.

Anonimo ha detto...

non mi piace la distinzione che " ancora "permane in questi commenti fra A.U.F.P e A.U.C......forse qualcuno ancora non ha capito che non c'è differenza....qui si parla di requisiti non di tipologia di arruolamento..pregherei il comitato di chiarire a questi signori il concetto una volta xtutte.....mirkus

Anonimo ha detto...

spiacente per lor Signori ex-AUC:
per gli UFP è prevista la permanenza in servizio e la successiva immissione in spe; per gli AUC e quant'altro con 36 mesi nel quinquennio procedure da individuarsi per permettere il passaggio in spe.
La differenza esiste ed è sostanziale!
Ma tutto ciò è solo retorica....infatti siamo tutti a casa!
La legge è uguale per tutti? Speriamo sia vero...per il momento non mi sembra.

Anonimo ha detto...

Il 15 a Roma mi presenterò a tutti gli anonimi e non!
Non sono l'amministratore dell'altro blog se vi interessa.
Ho fatto solo una considerazione, nello specifico parlando di requisiti.
Non voglio scendere a inutili polemiche, e se in qualche modo ho offeso la sensibilità di qualcuno, gli porgo le mie scuse.

Anonimo ha detto...

io pregherei il Comitato di chiarire a mirkus che la differenza c'è e che se non la vuole vedere è un problema suo.

Ma è così chiaro: prolungare la ferma prefissata. Ovvio che non potendo ripetere le parole degli ufficiali in ferma prefissata doveva indicarli come ufficali ausiliari.

Anonimo ha detto...

la capisco la differenza.....chiariamo subito che non ho nulla contro gli A.U.F.P....ma vorrei sapere se anche noi.sempre chi ha i requisiti potremmo rientrare....solo questo anzi vi dirò di più spero vivamente che siate i primi ad essere stabilizzati.....mirkus

Anonimo ha detto...

PER L'ANONIMO 18.46 E COMPANY QUESTO BLOG È LETTO DA TANTE PERSONE EVITIAMO DI DIRE FALSITà QUINDI LA VOSTRA RAFFERMA DI 12 MESI NON È FERMA PREFISSATA ... ! MA COME SIETE BRAVI PURE IL COMITATO CHE ASSECONDA QUESTE ASSURDE AFFERMAZIONI... STUDIATE PERCHÉ NON È DIFFICILE DA CAPIRE. PER QUELLI CHE ANDRANNO DAL MINISTRO NON FACCIAMO COME CON L'EMENDAMENTO MENAPACE... SCUSATE DIMENTICAVO PER CHI NON LO SAPESSE IL MINISTRO NICOLAIS HA QUALCHE MARCIA IN PIÙ DEGLI ALTRI QUINDI EVITATE DI DIFF. AUC AUFP

Anonimo ha detto...

ma chi è ancora in servizio può intervenire?

Anonimo ha detto...

Io invece vorrei fare una domanda semplice: questi documenti che vengono publicati sono riservati?
Possono essere messi online?

grazie

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 22:30 devi sapere che sono stati rubati al quartier generale della NATO, sono stati corrotti tre colonnelli, e uccise quattro sentinelle con un'operazione a livello TROP SECRETS!!!
Ma hai letto da qualche parte il livello di segretezza? RISERVATO-RISERVATISSIMO-NATO SECRETS?
Purtroppo sono pubblici. Se fossero riservati adesso saremmno sulla bocca di tutti.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 22.30 quello che dici è comprensibile, però con la storia che nelle FF:AA. tutto è "riservato" o "uso uficio" e poi decidono loro cosa e in che modo applicare le circolari che ricevono..allora tanto varrebbe che i boss si scambiassero i pizzini...o no? capisco quello che hai voluto dire però un grazie ha chi ha pubblicato la lettera

Anonimo ha detto...

Vi pregherei di non considerare gli AUC dei marziani, ma colleghi che debbono contribuire alla svolta. Essi, per primi, hanno sopportato le piaghe del precariato così come - dopo - gli UFP. Che dire di quanti, appartenenti alle Forze di Completamento, continuano a dare il loro contributo alle FF.AA., sempre da precari indistintamente dal ruolo?
La soluzione al problema è stare uniti per raggiungere uno stesso obj.A nessuno di noi spetta stabilire chi ha più diritti, visto che la posizione degli uni pare essere diametralmente opposta a quella degli altri, con il risultato che nessuno, però, ha poi raggiunto lo scopo.
Questo, più che mai, è il momento di identificare il nemico. Non mi pare che esso possa configurarsi nell'ex AUC o nell'ex AUFP!
Forza Paris!

Anonimo ha detto...

Gli AUC che hanno svolto il servizio dopo l'obbligo di leva, li considero "più destinatari" del comma 519 degli AUFP che hanno fatto il servizio perchè dovevano fare la naja. Solo che, in questo periodo in cui neanche ciò che è dovuto viene concesso, non ci si può inventare niente e forzare una norma per aumentare il numero delle persone da mettere sul carrozzone.
La ferma prefissata degli ufficiali ausiliari parla chiaro. Parlare di AUC è una forzatura che, come tutte le forzature, romperà il contenitore!!!

Anonimo ha detto...

volente o nolente il Governo ha deciso di valorizzare gli U.p.f sarebbe intelligente che gli A.U.C. ne prendessero atto e ritengo poco intelligente creare tensioni interne.

Anonimo ha detto...

Ciò che è intelligente o meno dipende da valutazione attente, mature e responsabili. Gli AUC hanno il diritto di farsi riconoscere i loro diritti senza per questo calpestare i diritti degli UFP.
La presa d'atto passiva, è una condizione propria dei deboli, non certo di chi vuole assumersi le responsabilita insite nel ruolo di un militare.
Se gli UFP riescono nella stabilizzazione, il vantaggio sarà per quanti vorranno lottare per per vedersi riconosciuti gli stessi diritti.
Del resto la risposta alla contrapposizione sterile è: sostenere il concorso in spe e vincerlo.
Il problema, invece, è quello del precariato come pessimo strumento per l'arruolamento e la totale mancanza di considerazione per chi ha minore potere reattivo.
Ecco perchè il precariato deve unire e non dividere. Questo senza rompere nulla, ma per fare leva.
RIBADISCO FORZA PARIS!

S.V.P.P.B. ha detto...

Secondo me qui gironzola una seme della follia...

AUC,AUFP... ma la piantate?

Ogni volta le stesse cretinate!

Per tutti:
Gli AUC hanno smesso di vivere ormai nel lontano 2004 e sono stati sostituiti dalla STESSA IDENTICA FIGURA chiamata con parole differenti (UFP) ed avente in programma GLI STESSI MESI DI SERVIZIO!

Il 519 parla di 36 mesi di servizio al quinquennio precedente(2002-2007) e parla di UFFICIALI AUSILIARI! Nella categoria "AUSILIARI" rientrano sia AUC che AUFP CHE SONO LA STESSA,IDENTICA MEDESIMA COSA!

Nell'Esercito, per esempio, gli AUC sono arrivati sino al 190°corso per tutti i corsi, soppiantati poi dagli UFP SOLO PER I CORPI TECNICI (i "non operativi", vale a dire medici, genieri ecc... ecc...).

Poi c'è sempre qualcuno che sputa veleno sugli AUC...

Che c'è? Ti stiamo venendo a rubare il piatto di pasta a casa?
Un po' di rispetto...
Tra gli AUC c'è anche qualcuno con una esperienza IMMANE e con 4/5 missioni operative di livello (vds. Afghanistan,Iraq...)

Quindi BASTA con questa storia!

Se non lo avete capito ora, allora mi sa che non lo capite più...

Anonimo ha detto...

Vorrei porre un quesito al comitato o chi per esso:
nell'esercito che prevede 4 corsi aufp da 30 ufficiali, nessuno, ripeto nessuno in base alla circolare avrebbe i requisiti richiesti per essere trattenuto e stabilizzato.
Negli emendamenti e nei pdl o ddl, per l'esercito era previsto un numero di 350 posti.
Se gli ufp da stabilizzare erano 120 al massimo, i restanti 230 posti come dovevano essere colmati?
Secondo una interpretazione, la circolare prevedeva l'esclusiva stabilizzazione di quei pochi ufp che avevano maturato i requisiti.
E sono daccordo con il fatto che gli unici a beneficiarne erano gli UFP della Marina Militare.
Ma interpretando il comma 519 e no la circolare, si parla di servizio di 36 mesi anche non continuativo nel quinquennio 2002-2007.
In base ai requisiti (parlo sempre degli ufficiali dell'esercito) i primi a beneficiare di questa legge dovevano essere gli auc in fb dell'esercito.
Ma mancando il decreto da parte del Ministero difesa, che individuava nei numeri, nei corsi, nell'anzianità maturata senza o con l'obbligo della leva, tutti stiamo qui a dire cosa è giusto o sbagliato.
Per il collega auc in fb dei carabinieri, vorrei metterlo al corrente che deve tenere conto del corso auc che ha frequentato.
Molti ex auc ora ufp stabilizzati hanno avuto la priorità nel passaggio in spe, ma ciò non toglie che potresti essere richiamato.Ti conviene chiamare il CNSR di Roma e chiedere spiegazioni, anzi forse è meglio se ci vai di persona.
Ripeto sempre senza far polemica, in base a quella circolare gli unici a beneficiare della stabilizzazione sono esclusivamente gli ufp della marina militare, che nei numeri sono molto pochi, e a loro va la priorità nel passaggio in spe.
Ma in base al comma 519 quei pochissimi corsi auc in fb (almeno dell'esercito) non possono e non devono considerarsi esclusi a priori, la legge è legge!?

Anonimo ha detto...

E' inutile chiedere al Comitato. Non è il Comitato che interpreta una legge. Se si mettono insieme però i vari commenti fatti dal Comitato nel vecchio blog, ora sparito e rinato in questo, viene fuori che il Comitato si allinea a quanto fatto dai Carabinieri: dato che si parlava di contratti, l'unica classificazione che può essere fatta è la volontarietà o meno del servizio prestato; AUC-AUFP con 36 mesi al netto del servizio di leva!!!
Così non esiste la discriminante AUC-AUFP, e rientrano tutti i corsi di esercito, marina e aeronautica (ammesso che ne abbia) con i requisiti.
E' già stato attuato dai carabinieri!!! Se vi inventate altre itnerpretazioni farete solo affondare la scialuppa.
.

Anonimo ha detto...

Caro ultimo anonimo!Io ho 39 mesi al netto della leva!Oltre a me forse altri pochissimi ex auc dell'esercito che vanno dal 186° al 189° corso trattenuti in ferma biennale hanno tali requisiti, applicati dai cc per la stabilizzazione!
Il quesito posto da me riguarda asclusivamente i 350 posti dell'esercito previsti nei vari ddl pdl emendamenti!
Se 4 corsi aufp dell'esercito hanno previsto l'arruolamento di 120 ufp, (che ad oggi non hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione), e al numero 350 viene tolto 120, restano 230 posti che voglio capire a chi vanno?????
Penso a quei pochi auc in ferma biennale (che sono 24 mesi non 12) che al netto della leva possono essere stabilizzati.
Quello che molti non capiscono al di là di quella circolare interna che adesso non serve a nulla, e che potremmo andare tutti a casa, tanto i ricorsi al TAR li avete persi e continuate a dimenarvi come conoscitori e custodi della verità assoluta.
Il discorso cari miei che non avete capito è da interpretare in tutto il comparto difesa.
Se l'AMM. DI PAOLA, insieme a SMD ha interpretato a suo piacimento (come voi dite) una legge dello stato, ed ha esluso a priori tutti i destinatari del comma 519 ha avuto le sue buonissime ragioni.
E' vero ha subito tantissimi insulti, e sfido che nei prossimi anni non gli capiti qualcosa, ma....ha evitato un vero e proprio linciaggio credetemi.
Già perchè stabilizzando voi, doveva stabilizzare tutti i vfb, con 2 o più rafferme che prima di voi e noi, avevano maturato i 36 mesi.
Ecco il problema dei numeri, no al massimo 1600 ufficiali divisi nelle varie forze armate, ma 30.000volontari di truppa che avrebbero assorbito le poche risorse del comparto difesa, e avrebbero creato problemi nella riduzione del numero di uomini prevista per il 2020!
Quindi se 400 di voi pensano di fare chiasso sotto montecitorio, scrivere ai giornali, continuare a pagare avvocati inutilmente facciano pure, tanto non risolveranno nulla!
Il problema è di tutti a 360°, 400 voci sono nulla, rispetto a più di 30.000 voci che con problematiche diverse ovvio, possono cmq portare alla soluzione di un problema che oggi è stato sbandierato ai 4 venti, e cioè il precariato nelle FFAA.
Un ultima considerazione, il 15 a Roma voglio confrontarmi con i colleghi dell'esercito che sono completamente assenti, anche se in servizio non fate mancare il vostro contributo!

S.V.P.P.B. ha detto...

X Raffermato...

Vuoi confrontarti con il resto dei colleghi dell'Esercito?

Non ti aspettare più di tanto...

A Dicembre nell'ultimo incontro eravamo solo in 2 poveri disgraziati!!!

Ma i numerici per l'Esercito sono davvero esigui (parlo di quelli che hanno i requisiti)... saremo, dopo una stima fatta a forza di telefonate, non più di 20/25 persone! A volte su questo Blog ho letto numeri allucinanti... ma l'evidenza dimostra che non è così...

Come me (47 mesi al netto della leva) e te (39) ce ne sono davvero pochissimi...

Ci vediamo il 15... ma se vuoi contattarmi prima fammi sapere... ti do' la mail ed il cell...

Buona Befana a tutti...
... e che prenda a scopate in testa la nostra classe politica!

Avete visto l'ultima "magagnetta" sui loro stipendi? E sul personale che hanno assunto (portaborse, segretari ecc...)? Un bel +14%!!!
Alla faccia della crisi economica!

Anonimo ha detto...

Per svppb: dammi la mail e poi tramite mail ci scambiamo il cell.!
Ne ero sicuro del fatto che eravamo 4 gatti!
Ma in questi mesi tra un blog e l'altro non si è capito nulla, e i colleghi della marina non hanno ben chiaro (forse) che per l'esercito e l'aereonautica il discorso è completamente diverso!Anche se tra gli ufp della marina ci sono molti ex auc in ferma biennale che dovrebbero essere più solidali con noi, mi riferisco in particolare ai miei anziani del 186° corso auc!!!!!!!!!!
Cmq il 15 necessariamente dovremmo cambiare strategia!

S.V.P.P.B. ha detto...

X Raffermato...

Contattami qui: dfiocchetta@hotmail.it

Il resto la mail ce l'ha già...

Ragà... Teniamo duro... TUTTI!

Anonimo ha detto...

X Raffermato:
non prendere per buoni i numeri sparati dai vari ddl. Sono stati proposti dal vecchio comitato e ricopiati a pappagallo, per interessi propri. Ilvecchio Comitato infetti era fatto anche da chi non aveva neanche i 36 mesi di servizio. Non fu rispettato alcun criterio o tentativo di allineamento alle direttive del comma 519. E io credo sia questo che ci ha danneggiato più di tutto.

Non è una questione di numeri. Chi segue questa storia dall'inizio, sa benissimo che allora si cercò di basarsi sul numero per fare la forza. Ma non fu così. Si ottenne l'effetto contrario. Se inoltre seguivi questa storia dall'inizio, avresti anche saputo che i VFB destinatari del coma 519 erano 6.400 (identificati da SMD) per i quali sono tutt'ora previsti, a differenza degli ufficiali, reingressi nelle ff.oo. o riserve di posti nella P.A. In ogni caso, i vari COCER, COBAR e rappresentanza varia, hanno esplicitamente rimarcato la netta distinzione e la loro priorità ai VFB anzichè agli ufficiali, perchè, secondo loro, gli ufficiali possono vedersela da soli!!!

In ogni caso, rispettando l'applicazione fatta dai Carabinieri del comma 519, che è l'unnica che si può fare, i destinatari, come dettto qualche commento più addietro sono:
- 50 esercito (solo corsi AUC poichè nessun AUFP E.I. rientra nei requisiti)
- 200/250 Marina (calcolati in eccesso)

Per l'Aeronautica non ho dati e mi aspetto che ci sia qualcuno che li dia.

Tutto il resto sono solo parole e invenzioni fantasiose. Comprensibili quanto si vuole, anche io mi comporterei come loro, ma senza alcun fondamento. Basta vedere i Carabinieri, onore e oneri dell'applicazione del comma 519.

Anonimo ha detto...

coma=comma.
qualche errore per la fretta di scrivere ci sta...

Anonimo ha detto...

Per militare_519:
i tuoi calcoli pur veritieri e le distinzioni di status tra Ufficiali e vfb, portano cmq a porsi la domanda del perchè di tutto questo se poi i numeri dicono che al massimo 300, 350 Ufficiali hanno gli effettivi requisiti per la stabilizzazione!
Il 15 a Roma dovremmo dare una chiave di lettura in tal senso, riguardo i posti riservati nelle PA, anche gli Ufficiali in Ferma Biennale ne erano beneficiari, ma il problema è a monte!
Infatti la prova preliminare non dà la possibilità di creare una graduatoria a parte, ma mette tutti nel calderone e successivamente partono le distinzioni!Quindi se ci sono prima di te un TOT di raccomandati, ti escludono automaticamente dal concorso!
Ripeto il 15 bisogna rappresentare al Generale Pappalardo tutte queste situazioni intricate, senza escludere cmq i tanti colleghi che bene hanno fatto e contiunuano a fare nelle FFAA.
Per il resto credo che un confronto di persona sia più costruttivo rispetto a 4 parole scritte su un blog!

Anonimo ha detto...

Che intendi per tutto questo? C'è un blog in cui ognuno presenta la propria problematica. Coloro che credono di essere destinatari prioritari, hanno preso in mano le redini del comitato.
Forse, l'atteggiamento iniziale di SMD e qualche numero sparato di troppo dallo stesso, ha creato delle speranze, che io sinceramente mi auguro che vengano almeno in parte soddisfatte. Il grosso problema è stato creato dall'altro blog e da quell'individuo individuato col nick auc. E' lui che prima ha creato un polverone coltivando le legittime speranze di tanti, e poi, facendosi due conti in tasca, redendosi conto che non sarebbe rientrato con l'età, ha abbandonato tutti coloro che ora rivolgono le loro speranze in questo blog e in questo comitato. Ora ha pure la faccia tosta di presentarsi come portabandiera di una lotta che non gli appartiene.

Spero e mi auguro che una soluzione si possa trovare per tutti, indistintamente per AUC, AUFP,VFB...tanti titoli che nascondo sempre e comunque speranze di esseri umani.

Anonimo ha detto...

Per militare 519, il 15 a Roma cercherò di essere più chiaro!Scrivere due righe non aiuta sicuramente a capirsi!

Anonimo ha detto...

Il "netto del servizio di leva" ve lo siete inventato voi o i Carabinieri?
Mi sembra che nel testo di legge (comma 519) non sia specificato.
Meditate gente...Meditate.

Anonimo ha detto...

Meditate gente meditate cosa? I carabinieri hanno applicato il comma così come detto: 36 mesi al netto del servizio di leva, AUC e AUFP indistintamente. Tutto il resto son cavolate.

Anonimo ha detto...

Ragazzi è inutile parlare!Tutti quanti i dubbi possono e devono essere interpretati dal DECRETO CHE IL MINISTERO DIFESA NON HA ANCORA EMANATO!DOVE NELLO SPECIFICO PARLA DI SERVIZIO EFFETTIVO PRESTATO, TEMPI E MODI PER PRODURRE DOMANDA DI SATBILIZZAZIONE, AVENTI DIRITTO, E AUTOCERTIFICAZIONE O DOCUMENTAZIONE A CORREDO DELLA DOMANDA STESSA!
Qui ognuno si fa custode e garante della verità assoluta, che non esiste!PER ORA!
Cmq il problema è stato creato da quelli scenziati dello SMD, che se avvesero applicato alla lettera quella fatto dai CC (furbi come al solito, no stupidi come si pensa), avrebbero stabilizzato si e no tra le tre forze armate 200 persone che hanno i requisiti di 36 mesi al netto della leva!
Evitando questa figuraccia, ma sono contento del fatto che si sia sollevato il problema delle FFAA, dove ti promettono la luna, e dopo ti ritrovi con un calcio nel sedere!