STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE
La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.
L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.
Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.
Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.
La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.
Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto
Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.
Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.
Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.
Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.
Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.
A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.
Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.
Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.
A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.
Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.
Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.
Assunzioni connesse con la professionalizzazione
La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:
· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;
· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;
tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).
Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):
· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,
· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,
· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,
Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:
· 4.021 unità nell'anno 2005;
· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;
· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.
Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:
· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;
· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;
· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.
Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:
· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,
· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,
In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:
· 200 unità nell'anno 2005;
· 235 unità negli anni 2006 e 2007;
· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.
Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).
Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.
Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.
Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:
a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;
b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;
c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.
Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.
Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.
Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.
Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.
Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).
La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".
Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.
Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!
Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.
Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.
Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.
Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.
Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.
Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.
Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).
Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.
D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.
Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.
Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.
Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.
Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.
Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.
Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.
Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.
Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.
Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.
Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.
Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.
In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.
20 commenti:
Leggendo mi è venuto naturale piangere!Ma non mi sento un debole, penso di essere consapevole del torto subito, perdendo anche un po di dignità!
Quella costruita in tanti anni di studio grazie ai sacrifici dei miei genitori!
Quella che ho provato indossando l'uniforme!
Quella che ho mantenuto sino all'ultimo giorno di servizio, dove non ho mai fatto mancare la mia collaborazione!
Le tue parole caro collega riassumono tutto il male di vivere che è dentro di noi, nelle nostre anime!
Peccato, che non abbia il coraggio!Il coraggio di farla finita, già sono mesi che rincorro un lavoro, ma nulla di dignitoso!
Poi per strada incontri certa gente che nella vita ha solo rubato, danneggiato la società!
Non solo gli è stato dato un lavoro come LSU, la casa popolare, ma è anche stabilizzato dal comune!
Può fare progetti ora, può sognare, può permettersi di avere altri figli con la sua compagna!
Forse ho sbagliato tutto nella vita!
Ma alla fine resterò come molti nell'anonimato, attaccato alla mediocrità, consapevole che chi decide fa sempre capo alla logica del potere!
Le mie parole come le tue sono piene di verità, una verità scomoda, che visti i disordini di Napoli e la sfiducia nella politica che abbiamo, porterà alla guerra civile!
Che dire...Spero avrai presto una risposta che sarà anche la nostra.Anch'io aspetto risposte dopo essere stato per 3 anni GM(SM)istruttore,insgnante NBC verso tutte le FFAA e Forze dell'Ordine e quando dico tutte vuol dire TUTTE,Tra l'altro non mi è ancora arrivato il grado e i relativi arretrati che ti danno solo su apposita domanda prechè tanto non mi servono...Fortuna che ho trovato subito lavoro anche se quello che faciavo prima mi piaceva davvero lo testimoniano encomi ed elogi ricevuti mi servono come soddisfazione personale. In culo alla balena da Giuseppe 28°AUC/L in Ferma biennale congedato il 24/07/2007
Mi scuso per gli errori grammaticali commessi...! La fretta! A presto!
ad anonimo delle 15:09.
Non sei un debole, sei un eroe!!! Una persona che vive onestamente nel rispetto degli altri e che si aspetterebbe un reciproco rispetto. Andrà a finire che per farci sentire sfileremo a roma in divisa senza stellette!!! Che bella fogura di m.... che faranno le nostre istituzioni.
Non mollare!!!
scusate ma dell'appuntamento di oggi con il ministro non si sa niente???
che novità?
VOLEVO CHIEDERE LA STESSA COSA
ragazzi parliamoci chiaramente, quella bellissima lettera passerà dal tavolo al cestino dopo le prime 4 righe.....
non ci illudiamo
chi fa per se fa per tre
e noi ne abbiamo da fare
per il 15 ci sono programmi??
Al primo anonimo: non è pianto da debole, ma pianto di rabbia che non riesce ad esprimersi in altro modo. fanno finta di aver ragione, girano e giocano con le parole, per i loro giochi di potere. Fanno finta che la nostra legittima e civile protesta, sia da calpestare solo perchè noi rispettiamo la legge a differenza loro.
Questa rabbia sta montando non solo tra di noi, ma in tutto il paese mentre loro credono di poterci imbrigliare ancora per molto coi loro metodi da politicanti.
Ma se qualcuno da fuoco alla miccia....scoppierà tutta in una volta!!!
forse non lo vogliono capire ma il clima che si respira è da guerra civile, da rivolta contro le istituzioni.
non avessi un lavoro e qualcosa da perdere inizierei a mettere fuoco alle porte delle caserme e bombe carta al ministero, come gli attuali politici che ora stanno in giacca e crevatta a 30.000 euro al mese mentre nel '68 faceveno i contestatori con i capelli lunghi e le canne in bocca. (vedasi rutelli e company)
PRECARIATO NELLE FORZE ARMATE: UNA DELEGAZIONE DEL SUPU RICEVUTA DAL MINISTRO NICOLAIS
lunedì, 07 gennaio 2008
Questa mattina a Palazzo Vidoni a Roma, il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, ha ricevuto una delegazione del SUPU (Sindacato Unitario Pensionati Uniforme) e una delegazione dei precari delle FF.AA., entrambe capeggiate dal Gen. Antonio Pappalardo (Presidente del Supu). Alla fine dell'incontro, il ministro Nicolais ha garantito che presterà la massima attenzione alle tematiche discusse e in particolare al problema della stabilizzazione del lavoro precario nelle forze armate e del riconoscimento delle cure termali. Previsto in tempi brevi un incontro con il ministro della Difesa per ricercare valide soluzioni.
Capitano Nemo
ma!!!!
rimango lo stesso perplesso .....tanto lo sappiamo voce di popolo = voce di dio
voce dei politici = voce di merda
p.s. per Di paola:spero un giorno di vederti chiedere l'elemesina.....
comunque vada, se in lontano futuro mi chiederanno chi è stato il mio comandante generale:
diro' ad alta voce:
""""gen. pappalardo"""""
che tutti noi stimiamo e spero che al più presto cada sto governo di merda per votare pappalardo come senatore
Ragazzi sono l'anonimo delle 15e09!Grazie a tutti per la solidarietà, grazie di cuore!Stringo i denti e vado avanti!Sento di non essere rimasto solo!Grazie!
l'Anonimo delle 20.26 ...
accidenti, come siamo esagerati, adesso giuriamo fedeltò a chi ci offre un tozzo di pane.
Tanto di cappello al Gen Pappalardo...in lui c'è la voglia di combattere per la legalità da tempi ormai non sospetti ma...e per questo, a prescindere dal risultato, gli siamo tutti grati.
Non esageriamo però.
Agli altri colleghi...state buoni, calmi e razionalizzate le parole che dette con impeto, sfogo, per voi potrebbero non avere senso ma che, succedesse qualcosa di imprevisto, vi si torcerebbero contro, a voi, ai collaboratori del blog per non filtrare tali messaggi.
Per l'anonimo delle 15e09
Non sei solo,anche io non ho avuto il tuo stesso coraggio, eadesso ne vado fiero, non è la fine del mondo, è solo il risveglio da un sogno...o forse l'inizio della fase R.E.M.e dell'incubo...
Abbi pazienza...
è un ruota, e, pertanto, gira!
E VVVVAI!!! :-)))
Grande questo qui sopra (anonimo ore 23:28)!!!!!
Condivido e sono contento di poterlo scrivere: purtroppo è più semplice scrivere CONTRO che e favore e sembra che stiamo a scannarci ed a fare finta di non capire quello che scrive il prossimo!
Un po' catastrofico circa ripercussioni negative ma in GENERALE condivido!! ...vi prego di capirla!!! :-)))
Aaaahhh!!! Ripercussioni? Qualcuno dice che SMD legge questo BLOG? ...speriamo che notino il "di paola" scritto quasi sempre minuscolo!!! ...e speriamo che si incazzino!
Ma sanno leggere?
OK! OK! La pianto!!! :-)))
...ne riparliamo giorno 15 a Roma!
Ciao!!
Giacomo
Anonimo delle 23:28, ma hai letto cosa scrivono nel blog di Beppe Grillo contro i politici? E dovrebbero venire a rompere qua che usiamo quei toni? Ma ci provassero!!!
ma guardate che non ci legge nessuno...............
calmatevi tutti.......
ci sono problemi ben più gravi da risolvere nel nostro paese..
ogni cosa a suo tempo
ps. questo blog mi sembra stia diventando un covo di anarchici terroristi. i commenti sono veramente spropositati.
commenti tipo bombe incendiarie o altre cacate non dovrebbero nemmeno essere pubblicate
rimettete l'obbligo del nik almeno
ciao a tutti maio
Per tutti gli interessati, aspiranti Kamikaze e non...
Ci sono alcuni concorsi in scadenza.Nel frattempo, magari, "sgranchiamoci" le dita a mettere crocette...:
Ufficiali Esercito (Accademia)
Concorso "Pubblico", per esami, per l'ammissione di 102 allievi al primo anno del 190° corso dell'Accademia militare dell'Esercito. Anno accademico 2008-2009
Data pubblicazione: 21 dicembre 2007
Data scadenza: 31 gennaio 2008
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Ufficiali Marina (Accademia)
Concorso, per esami, per l'ammissione di centoquindici allievi alla 1ª classe dei corsi normali dell'Accademia navale di Livorno per l'anno accademico 2008/2009
Data pubblicazione: 30 novembre 2007
Data scadenza: 15 gennaio 2008
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Ufficiali Aeronautica (Accademia)
Concorso, per esami, per l'ammissione di 75 allievi ufficiali alla 1ª classe dei corsi regolari dell'Accademia aeronautica - anno accademico 2008/2009
Data pubblicazione: 21 dicembre 2007
Data scadenza: 31 gennaio 2008
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Allievi Marescialli Esercito
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'ammissione all' 11° corso biennale (2008 - 2010) di n. 91 Allievi Marescialli dell'Esercito.
Data pubblicazione: 11 dicembre 2007
Data scadenza: 10 gennaio 2008
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Allievi Marescialli Marina
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'ammissione all'11° corso biennale (2008-2010) di 72 Allievi Marescialli della Marina Militare
Data pubblicazione: 28 dicembre 2007
Data scadenza: 28 gennaio 2008
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A voi la scelta...
Io direi di (ri)provarci... (Alè! Aer le FF.AA. sono arrivato a 18! E' record? Tolgo dal conteggio gli altri corpi statali...)
Davide
Parole che vanno dritte al cuore caro collega, ma che purtroppo solo noi, ufficiali precari delle forze armate possiamo cogliere con, ahimè, dolore!!! Solo alcuni hanno mostrato interesse per la nostra tragica situazione, pochissimi sono stati promotori di possibili rimedi, che pur essendo semplici da intraprendere, non sono stati oggetto di attenzione da parte di coloro che fino a poco tempo fa utilizzavano la nostra funzione per i loro interessi, funzione che tutti noi abbiamo svolto con dignità, passione, perseveranza e onore per la patria. Caro collega e colleghi tutti, a volte mi sento sconfitto da tutto questo, ma grazie a ciò che ho imparato in accademia e soprattutto durante il mio servizio, seppur con il cuore sofferente, sono pronto ogni momento a dire: NON CHI COMINCIA MA QUEL CHE PERSEVERA! Diamoci forza e facciamo vedere allo stato ed al popolo italiano chi siamo, come siamo e soprattutto quanto valiamo!
Un collega, TONY.
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