“Ci sarà l'alba di un nuovo giorno anche per noi. Un'alba in cui ci sentiremo di nuovo bene e capiremo di non aver sbagliato percorso. Un'alba in cui ci sentiremo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare. Un'alba che arriverà anche grazie a chi, quando staremo per cadere, ci porgerà la mano. E anche grazie a chi non lo farà” (Braveheart)

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono i meriti. E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla" (Albert Einstein 1879-1955)
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...la flessibilità è una caratteristica meritevole, la precarietà è uno stato di sofferenza...
"Esorto tutti ad una presa di coscienza, esorto tutti a non subire un trattamento ignomignoso. Invito tutti a non subire gli eventi ma partecipare agli stessi. Bisogna portare ogni vicenda, ogni torto, ogni intento dilatorio dinanzi alle sedi giudiziarie ed in tutti i gradi del giudizio. Bisogna essere uniti e partecipi."
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STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE

La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.

L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.

Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.

Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.

La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.

Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto

Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.

Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.

Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.

Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.

A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.

Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.

Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.

A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.

Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.

Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.


Assunzioni connesse con la professionalizzazione

La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:

· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;

· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;

tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).

Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):

· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,

· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,

· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,

Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· 4.021 unità nell'anno 2005;

· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;

· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.

Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.

Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:

· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,

· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,

In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:

· 200 unità nell'anno 2005;

· 235 unità negli anni 2006 e 2007;

· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.

Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).

Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.

Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.

Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:

a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;

b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;

c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.

Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.

Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.

Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.

Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.

Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).

La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".

Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.

Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!

Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.

Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.

Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.

Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.

Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.

Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.

Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).

Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.

D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.

Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.

Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.

Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.

Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.

Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.

Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.

Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.

Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.

Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.

Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.

Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.

In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.

lunedì 1 marzo 2010

MINI-NAIA: LA RUSSA, RITIRATA PER CECITA' DELL'OPPOSIZIONE

'Non e' stato un ostruzionismo dell'opposizione a fermare il progetto della mini-naia, ma il mio senso di responsabilita'. L'ostruzionismo lo si batteva con un solo dito. Il problema e' diverso: oggi abbiamo votato all'unanimita' il rifinanziamento delle missione internazionali e ci tenevo a questa unanimita''. Cosi' il ministro della difesa, Ignazio La Russa spiega - a margine della cerimonia di cambiamento al vertice dell'aeronautica militare - la decisione che gli ha fatto ritirare la proposta della mini-naia. -

85 commenti:

IL COMITATO ha detto...

La circostanza che si pubblichino tutte le b...iate che scrivono taluni anonimi non significa che queste stesse corrispondano al vero (vds, in particolare, i commenti sulla G.U.: fischi per fiaschi!).

Nel merito delle due diverse iniziative (di contorno) propostevi nel recente passato, siamo ad informarvi che: nel primo caso c'è stata scarsa adesione, nel secondo, è intervenuto un emendamento ad una legge che avrebbe parzialmente vanificato la portata del proposta azione.
Comunque, la circostanza risulta del tutto inconferente rispetto alla posizione odierna!

Il fatto, poi, che vede diverse fattispecie di costituzioni in giudizio (per qualità e quantità di riferimenti) ovvero, nelle stesse, differenti quesiti ad organi superiori, non deve far illudere nessuno su di una imminente “soluzione politica onnicomprensiva” (se ci sarà, non interverrà certamente nelle prossime ore, né potrà mai essere espressione favorevole dell'intera categoria, cfr: diritto soggettivo).

Il problema è ben noto all'Amministrazione, ma questa rimane in attesa di novità...
Volenti o nolenti, alcune di queste (non tutte) non possono che intervenire dall'ambito giudiziale; ecco, quindi che le attuali cause (più d'una) potrebbero tornare utili non solo ai diretti interessati, ma pure ad altri che si ritrovino nella medesima condizione, ammesso e non concesso che l'amministrazione voglia accordare – in caso di vittoria dei ricorrenti (circostanza molto probabile, considerate le ultime novità) – l'estensione del beneficio di un'eventuale soluzione anche ai colleghi che non si sono costituiti in giudizio.

Ciò scritto è bene precisare che - come peraltro già affermato da uno dei fruitori del sito – il diritto “provato” dal singolo non necessariamente deve essere esteso all'intera categoria o a parte della stessa.

Per quel che attiene, poi, la Corte di Giustizia Europea, vogliamo ricordarvi che, nel nostro precipuo caso, l'unica possibilità, per riferirvisi, è tramite il giudice del rinvio (a mezzo di questione pregiudiziale) - proprio come proposto dall'avvocato rappresentante alcuni di noi -, e non direttamente - come inteso da qualche anonimo -.
Non vogliamo irridere le posizioni del sindacato … è semplice onestà intellettuale!

Infine, a coloro i quali - privi di opportuna tutela (cfr: non hanno fatto alcun ricorso) - attendono come la manna dal cielo un superiore intervento politico in vista delle prossime elezioni (senza, con ciò, aver mai preso alcun contattato con qualche dirigente, o aver operato a che la propria speranza si possa tradurre in essere, vivendo, invece, nell'idea che qualcuno lo faccia o l'abbia fatto per loro), auguriamo buona fortuna.

Signori, certamente, non s'è stati – come non lo si è tuttora - con le mani in mano, ma non pensiate che chi vi scrive, vi comunichi cosa o perché!
… Quel tempo è passato!
… E se a qualcuno non sta bene, ci contatti direttamente, siamo sempre pronti a cogliere gli opportuni suggerimenti/supporti!


Per il resto, sempre e comunque

Saluti Romani

Anonimo ha detto...

Parole sacrosante.

Anonimo ha detto...

Quoto

Anonimo ha detto...

Non quoto

Anonimo ha detto...

Quoto

Anonimo ha detto...

Non quoto nemmeno io...
sarebbero da fare discorsi distinti e separati per ogni cosa...

Anonimo ha detto...

CHIEDO AL COMITATO QUANDO SI SAPRA' QUALCOSA SE PER META' MESE O FINE MESE INQUANTO ANCHE IO STO ASPETTANDO L'ESITO DEL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO

Anonimo ha detto...

Ritengo che le persone che hanno fatto ricorso o che si sono costituiti in giudizio debbano essere avvantagiate perchè hanno espresso in modo ufficiale la volontà di voler riconosciuto un diritto che ci è stato privato.
grazie.

Oltre che per tutti i sacrifici anche per i soldi spesi.

S.V.P.P.B. ha detto...

Lascio

Raddoppio

M'ama

Non m'ama

Banco e stò

Banco e carta

C'erano una volta, tanto tanto tempo fa, dei valorosi uomini chiamati "soldati"....

Io ne capisco meno di niente di questioni giuridiche... ho quindi chiesto al mio avvocato cosa ne pensasse in merito a quello che ha scritto il Comitato in questa occasione... ad ognuno il suo mestiere...

"Bla,bla,bla... secondo l'art. 7milioni57674894 comma 657575..."

"Vabbè, avvocà! Tagli corto! Io so qual'è il nome della più piccola molla di un AK47-U, totalmente ignorante (e non che sia un bene...) in questioni legali!"

Risposta: "Ha ragione!" (cfr: diritto soggettivo)

Telefonata delle 16:45 circa...

Ora, io non voglio dire nulla, però...

...quando si propose a "qualcuno" di prendere un avvocato in comune, ci fu il deserto! (e qui mi rivolgo ai mie colleghi dell' E.I.)

Solo un paio di persone risposero all'appello, tant'è vero che alcuni ricorsi (questioni inerenti alla stabilizzazione, concorsi e via dicendo...), se li sono sobbarcati in 3 (tre! sempre E.I. parlando... i colleghi di Marina e Aeronautica non so cosa stiano facendo, se non quello che leggo ogni tanto qui sul blog, quello che sapete tutti insomma...).

Scrivo questo perchè oggi ho ricevuto 3 e-mail da "taluni" colleghi che mi chiedevano delucidazioni in merito alla presentazione in giudizio e lamentele varie sui soldi...

Ragà, io non voglio fare l'eroe del caxxo, però, a quelli che dicono di non avere soldi rispondo: MANCO IO!

Ho preso fagotto e giacca e sono andato a lavorare FUORI DI CASA, accollandomi tutti i rischi del caso, cercando di racimolare quanto più possibile per "foraggiare" gli avvocati...

E come me anche altra gente! (vero, Supertramat?)

Scusatemi la franchezza ma se gente sulla trentina ancora non ha capito che LA MANNA DAL CIELO NON ESISTE, colpa degli altri non è!

Sveglia! Il Mondo (in particolare l'Italia) è bastardo! Prima o poi chiede il conto!

Quando si ama davvero una cosa... si fa di tutto!

Scusate l'irruzione... torno nel silenzio...


P.s.: ...quante cazzate...

Saluti... Pakistani!

Anonimo ha detto...

e chi non li aveva i soldi per il ricorso?? e chi in tre anni di onorato servizio ha dovuto pagare l'affitto, il vitto e i viaggi per andare ogni tanto a trovare la famiglia? sarà per questo che non abbiamo visto una lira di tfr? ci hanno affamato??
che v e r g o g n a

Anonimo ha detto...

INFO: Proposta CO.CE.R:
http://www.forzearmate.org/sideweb/2010/approfondimenti/cocer-marina_100114-027.phP

Mah....

Anonimo ha detto...

Quoto l'anonimo delle 03 marzo 2010 21.20...

Ma non prendertela, ognuno guarda il suo angolo sporco di polvere e pensa solo a se stesso, senza considerare che il mondo è vario ed altrettanto le situazioni personali!

Anonimo ha detto...

ma del ricorso che stanno facendo alla corte europea ???? cosa ne pensate?
sul sito del supu c'è scritto che l'avvocato falsetta ha predisposto il tutto e le spese sono di 50 euro.
(comità ti prego di pubblicarlo)

Anonimo ha detto...

Nessuno ha ancora vinto il ricorso al CdS, che di per sè non so se corrisponda ad un reintegro immediato in ruolo, e già si fronteggiano gli opposti schieramenti: "Solo noi ricorsisti dobbiamo tornare in servizio!" vs "Anche noi vogliamo tornarci, abbiamo subito lo stesso torto!"
Questa vicenda aufp è meglio di Lost, una continua attesa di un colpo di scena, che mai arriva, ma che tutti attendono come prossimo.
Intanto, tanti auguri a chi fra un po' festeggierà 3 anni dal congedo, questo sì avvenimento prossimo e certo.

Anonimo ha detto...

Competenze e poteri della Corte di giustizia [modifica]

Nell'ambito della sua missione, la Corte è stata dotata di ampie competenze giurisdizionali, che esercita nell'ambito delle varie categorie di ricorsi. La Corte è, in particolare, competente a pronunciarsi sui ricorsi di annullamento o per carenza presentati da uno stato membro o da un'istituzione, sui ricorsi per inadempimento diretti contro gli Stati membri, sui rinvii pregiudiziali e sulle impugnazioni delle decisioni del Tribunale di primo grado. Questi suoi poteri sono applicati in diverse forme:

* col ricorso per inadempimento la Corte controlla il rispetto, da parte degli Stati membri, degli obblighi sanciti dal diritto comunitario e della Costituzione. Il ricorso alla Corte di giustizia è preceduto da un procedimento preliminare (la cd. procedura di infrazione) avviato dalla Commissione, nel corso del quale lo Stato membro ha la possibilità di rispondere alle accuse. Se tale procedimento non porta lo Stato membro a porre fine all'inadempimento, viene presentato alla Corte di giustizia un ricorso per violazione del diritto comunitario, proposto dalla Commissione oppure da un altro Stato membro. Se la Corte accerta l'inadempimento, lo Stato è tenuto a porvi fine immediatamente. Qualora lo Stato non ottemperi alla sentenza della Corte, la Commissione può avviare una nuova procedura di infrazione che può portare ad un nuovo deferimento dello Stato di fronte alla Corte di giustizia, la quale, se accerta l'inadempimento (mancata esecuzione della sentenza precedente), condanna lo Stato al pagamento di una ammenda;
di potere (da parte dell'istituzione stessa).


* con il rinvio pregiudiziale un giudice di un tribunale nazionale di uno Stato membro dell'Unione può, e in alcuni casi deve, chiedere alla Corte di precisare una questione relativa all'intepretazione del diritto comunitario. La risposta della Corte, tramite una sentenza giuridicamente vincolante, è l'intepretazione ufficiale della questione e come tale vale per tutti gli Stati membri;

Anonimo ha detto...

Ricorso per inadempimento

Anonimo ha detto...

Il funzionamento della Corte di giustizia [modifica]

La Corte segue grosso modo le procedure dei tribunali nazionali. In caso di ricorso diretto, il ricorso viene notificato alla parte avversa e vengono designati dalla Corte un giudice relatore ed un avvocato generale, incaricati di seguire lo svolgimento della causa. Se le parti richiedono che si tenga un'udienza dibattimentale pubblica il giudice relatore riassume, in una relazione d'udienza, i fatti e le argomentazioni delle parti e degli eventuali intervenienti. Tale relazione viene resa pubblica durante l'udienza. Durante l'udienza i giudici e l'avvocato generale possono rivolgere alle parti le domande che ritengono opportune. Dopo qualche settimana, e sempre in udienza pubblica, l'avvocato generale, se la causa presenta nuovi questioni di diritto, presenta le proprie conclusioni alla Corte di giustizia, proponendo in totale indipendenza la soluzione che a suo parere dev'essere data al problema. Successivamente i giudici, e soltanto loro, deliberano sulla base di un progetto di sentenza steso dal giudice relatore. Ciascun giudice può proporre modifiche. Una volta adottata, la sentenza viene pronunciata in udienza pubblica. In caso di rinvio pregiudiziale, presentabile solo da un giudice di un tribunale nazionale, la Corte fa pubblicare la questione sulla Gazzetta ufficiale dando tempo due mesi affinché le parti interessate, gli Stati membri e le istituzioni comunitarie presentino i propri pareri sulla questione. Nel corso dell'udienza pubblica gli stessi soggetti possono esporre i propri pareri oralmente. Successivamente alla presentazione delle conclusioni dell'avvocato generale, i giudici si riuniscono per deliberare. La sentenza è pronunciata in pubblica udienza e trasmessa dal cancelliere al giudice nazionale, agli Stati membri ed alle istituzioni interessate.

Anonimo ha detto...

Un classico esempio di ricorso per inadempimento Internet nè è pieno di casi come questo!!!
E' questo in definitiva il ricorso di cui parla il Supu


CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

Consiglio d’Europa – Strasburgo, Francia

RICORSO

Presentato in applicazione dell’articolo 34 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo

e degli articoli 45 e 47 del Regolamento della Corte

Le Parti

xxxxxx, di sesso femminile, di nazionalità italiana, omissis...DATI PERSONALI, rappresentata, assistita e difesa, come da procura in calce al presente atto, dall’Avvocatoxxxxx xxxxx, iscritto all’Albo degli Avvocati di Torino, abilitato al Patrocinio avanti le Giurisdizioni Superiori, con domicilio in xxxx
Ricorre contro

La Repubblica Italiana, in persona del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, Prof. Romano Prodi.

Per denunciare la violazione dell’art. 3 del Protocollo Addizionale della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e la mancanza di libere elezioni nel territorio della Repubblica Italiana, nei termini infra specificati.

Anonimo ha detto...

Natura per inadempimento

L'inadempimento può essere rappresentato da atti (leggi, decreti, decisioni amministrative, ecc.) o risultare da fatti (pratiche amministrative, ecc.).

Può essere la conseguenza di comportamenti positivi (azioni) o negativi (astensioni e omissioni). Di conseguenza, le azioni possono, ad esempio, consistere nell'approvazione di un testo contrario al diritto comunitario o in un rifiuto specifico di abrogare un provvedimento interno contrario. Le astensioni o omissioni possono, ad esempio, consistere in ritardi nel recepimento di una direttiva o nella mancanza di comunicazione delle misure nazionali di esecuzione alla Commissione da parte degli Stati membri.

L'atto deve essere imputabile allo Stato membro. A questo titolo, la nozione di Stato é interpretata ampiamente dalla Corte di giustizia, nella misura in cui si può trattare dell'insieme dei suoi organi come il governo, il parlamento, le entità federate o le collettività infra-statali, ecc.

Ricorrenti

Se essi ritengono che uno Stato membro sia venuto meno ad uno dei suoi obblighi, il ricorso può essere avviato dalla Commissione nella sua qualità di guardiana del trattato o dagli Stati membri.

Procedura

Quando la Commissione avvia la procedura, agisce di propria iniziativa o sulla base di una denuncia proveniente da altri Stati membri o di denunce di privati presso i suoi servizi. Se la Commissione dispone di elementi sufficienti che lasciano presumere un inadempimento, essa chiede allo Stato membro di presentare le sue osservazioni. Tuttavia, la procedura può concludersi a questo livello se lo Stato membro decide di conformarsi.

Quando uno Stato membro avvia la procedura, si rivolge alla Commissione la quale chiede a ciascuno dei due Stati membri interessati di presentare le loro osservazioni nel contraddittorio.

Anonimo ha detto...

Se la Commissione dispone di elementi sufficienti che lasciano presumere un inadempimento, essa chiede allo Stato membro di presentare le sue osservazioni. Tuttavia, la procedura può concludersi a questo livello se lo Stato membro decide di conformarsi.

Quando uno Stato membro avvia la procedura, si rivolge alla Commissione la quale chiede a ciascuno dei due Stati membri interessati di presentare le loro osservazioni nel contraddittorio.

Nei due casi, la Commissione presenta un parere motivato dopo presentazione delle osservazioni. Questo parere che costituisce l'ultima parte prima del ricorso alla Corte di giustizia, costituisce, in qualche modo, un avvertimento solenne. In esso si chiede un'ultima volta allo Stato membro di conformarsi ai suoi obblighi ma si stabilisce anche l'eventuale contenzioso formalizzando l'oggetto della controversia. Il parere indica un termine nel corso del quale lo Stato membro é invitato a metterlo in esecuzione. Allo scadere del termine, se lo Stato membro non si é ancora conformato ai suoi obblighi, la Commissione può adire la Corte di giustizia.

La Corte di giustizia, da canto suo, si limita a constatare l'esistenza di un inadempimento, cioé il fatto che lo Stato membro non rispetti il diritto comunitario. In altre parole, essa non si può sostituire allo Stato membro, ad esempio annullando le leggi nazionali contrarie al diritto comunitario o gli atti incriminati o adottando le misure necessarie.

Mancata esecuzione delle sentenze di inadempimento

Lo Stato membro dispone di un termine ragionevole per ristabilire la situazione. Se lo Stato membro non si é conformato alla decisione della Corte di giustizia, la Commissione può avviare una nuova procedura sulla base dell'articolo 228 del trattato CE suscettibile di comportare la condanna pecuniaria dello Stato membro.

Ripartizione delle competenze fra la Corte di giustizia e il Tribunale di prima istanza

Solo la Corte di giustizia é competente per i ricorsi a causa di inadempienza introdotti da uno Stato membro o dalla Commissione europea.

Anonimo ha detto...

“... Competenze e poteri della Corte di giustizia ... funzionamento della Corte di giustizia … E' questo in definitiva il ricorso di cui parla il Supu CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO!
- Anonimo da Wikipedia nasconditi! -
Come, come?

Ma di cosa si tratta: Corte di Giustizia o Corte dei Diritti dell'uomo?

Qui l'anonimo (SUPU) non ha le idee molto chiare!

Giusto per completezza – rispetto a quanto maldestramente copiato dal nostro Anonimo – dovete sapere che esistono due differenti Corti, con diverse competenze:

- LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA IN LUSSEMBURGO (cui si sono riferiti alcuni uff.li ausiliari, congedati nel 2007, per il tramite del giudice nazionale, cfr: rinvio);

- E LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO A STRASBURGO.


Venendo al dunque: l'unica sede cui ci si possa riferire per risolvere la particolare vicenda è quella di Lussemburgo (tramite rinvio pregiudiziale), e non certamente quella di Strasburgo (per intenderci: diritti umani).

Ammesso e non concesso si volesse ricorrere a Strasburgo bisogna tenere bene a mente che il contenzioso della stessa Corte prevede una funzione sussidiaria rispetto agli organi giudiziari nazionali, in quanto le domande sono ammissibili solo una volta esaurite le vie di ricorso interne (regola del previo esaurimento dei ricorsi interni), secondo quanto prevede la stessa Convenzione nonché le norme di Diritto internazionale generalmente riconosciute.
Il tutto si può tradurre nella domanda: avete adito i giudici nazionali prima di venire a romperci le palle?

Risultato del ricorso SUPU: Inammissibile!

Il Comitato è stato sufficientemente chiaro sul punto: sciocco è ritornarci con assurde scopiazzature!

Le speranze o certezze (a seconda dei punti di vista) investono solo i soggetti che si sono già costituiti in giudizio con la formula di cui sopra (ed, eventualmente chi, pur non essendo sub iudice, si ritrovi nella stessa condizione - solo ed esclusivamente per concessione dell'amministrazione); tutto il resto è … noia!

Braccio t.so!

Anonimo ha detto...

Braccio t.so hai perfettamente ragione!

Quelli del SUPU sono di un'impreparazione imbarazzante!

Le uniche cose giuste che scrivono sono quelle che copiano dal nostro solito collega, che, per me, sei tu!

S.V.P.P.B. ha detto...

Anonimo delle 19:48...

Mi sa tanto che Braccio t.so! non è un "nomignolo", ma una "esternazione" (dico bene?) che a me piace tanto! :D

Comunque, che facciamo?

La "bella" la facciamo a schiaffi?

Mammamia...

P.s.: ari-quante cazzate...

Anonimo ha detto...

Hahaha....braccio t.so sei un mito.

Anonimo ha detto...

S.V.P.P.B. ha detto...
Anonimo delle 19:48...

Mi sa tanto che Braccio t.so! non è un "nomignolo", ma una "esternazione" (dico bene?)

...forse più che un'esternazione è un saluto (auto censurato)!

In tutti i casi condivido l'opportuno intervento: ha dimostrato - sempre ce ne fosse stato ancora bisogno - di quanto poco attendibili possano risultare le iniziative di certi sindacati.

S.V.P.P.B. ha detto...

@Anonimo delle 22:11

Non volevo essere così esplicito in merito al saluto... "esternazione" l'ho buttata lì...


In tutti i casi, braccio t.so!

'Notte a tutti

Anonimo ha detto...

Il fatto divertente è che quello stesso SUPU - che nel 2008 andava sostenendo che le vie legali non sarebbero servite a nulla, e che la vicenda avrebbe potuto risolversi solo tramite l'intervento "politico" e le "conoscenze" del Generale (in pensione) -, ora ci chiami a raccolta per adire non tanto il giudice amministrativo, o, più in generale, civile nazionale, ma, addirittura, la CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO!

Altra circostanza risibile è che 'sto SUPU arrivi bello-bellino - sfruttando le (vecchie) conoscenze (copiate, ma non comprese) pubblicate in questo sito ormai da tempo - e proponga (saltando piè pari la trafila giudiziale-amministrativa da alcuni di noi seguita), una soluzione inattuabile.

Tutto questo perché?
Semplice, con i dovuti tempi, ha capito che politicamente non conta un c. - quale novità: l'avevamo già capito da soli nel dicembre 2007 - e che l'unica via perseguibile, per ottenere il rispetto del nostro diritto, è quella giudiziale.
Forse anche perché nel frattempo gli è giunta voce che qualcuno – utilizzando gli strumenti opportuni – è già arrivato (in Europa), e rischia di soffiargli la novità da sotto il naso!

A farcelo arrivare sapete chi è stato? … Niente popò di meno che un candidato presente nelle liste del partito di DI PIETRO per le “contingenti regionali” in Calabria.
Quando? … Proprio adesso!
Accidenti che tempismo!

Ebbene sì, dovete sapere che l'Avv. Filomena FALSETTA altro non è che un uomo – mi si passi il termine – dell'Antonio nazionale.
Ora, a prescindere dalle simpatie/antipatie “politiche”, è bene precisare che una causa non s'intenta giusto per non rimanere inerti o per chissà quali altri motivi (provate a pensarci …); soprattutto quando non esistono le condizioni-base perché la stessa possa essere proposta.

Se potessi interagire con questo avvocato, le chiederei: “si rende conto che la cosa non si può fare? Perché vuole illudere quelle persone?”

In Europa ci si riferisce nei tempi e nei luoghi stabiliti: se si è andati a mangiare un panino - perché presi dai morsi della fame – per più di due anni, non si può pretendere di reclamare un diritto!
Giusta o sbagliata che sia questa è la legge.

Gli unici che possano, ora come ora, vantare una “posizione europea” sono quelli che hanno opportunamente posto una questione pregiudiziale tramite il giudice del rinvio!

Auguratevi che possa intervenire un giudizio tale da obbligare l'amministrazione alla riassunzione di un certo personale, e che voi ne facciate o ne abbiate fatto parte.

Vale atque vale (immaginate ...)

Anonimo ha detto...

(Informazioni)
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
CORTE DI GIUSTIZIA
Il seguente testo sostituisce, a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la nota informativa pubblicata nella GU C 143, dell’11 giugno 2005, pag. 1, e la relativa integrazione pubblicata nella GU JO C 64, dell’8 marzo 2008.
NOTA INFORMATIVA
riguardante le domande di pronuncia pregiudiziale da parte dei giudici nazionali
(2009/C 297/01)
I. Disposizioni generali
1. Il sistema del rinvio pregiudiziale è un meccanismo fondamentale del diritto dell'Unione europea, che ha per oggetto di fornire ai giudici nazionali lo strumento per assicurare un'interpretazione e un'applicazione
uniformi di tale diritto in tutti gli Stati membri.
2. La Corte di giustizia dell’Unione europea è competente a pronunciarsi in via pregiudiziale sull'interpretazione
del diritto dell'Unione europea e sulla validità degli atti adottati dalle istituzioni, dagli organi e
organismi dell’Unione. Questa competenza generale le è conferita dagli artt. 19, n. 3, lett. b), del Trattato
sull’Unione europea (GU 2008, C 115, pag. 13, in prosieguo: il «TUE») e 267 del Trattato sul funzionamento
dell’Unione europea (GU 2008, C 115, pag. 47, in prosieguo: il «TFUE»)
3. Ai sensi dell'art. 256, n. 3, del TFUE, il Tribunale è competente a conoscere delle questioni pregiudiziali,
sottoposte ai sensi dell'art. 267, in materie specifiche determinate dallo statuto. Poiché lo statuto non
è stato adattato al riguardo, la Corte di giustizia, in prosieguo: «la Corte» resta la sola competente a
pronunciarsi in via pregiudiziale.
4. Anche se l'art. 267 TFUE conferisce alla Corte una competenza generale, tuttavia varie disposizioni
prevedono eccezioni o restrizioni a tale competenza. Trattasi in particolare degli artt. 275 e 276 TFUE,
nonché dell'art. 10 del protocollo (n. 36) sulle disposizioni transitorie del Trattato di Lisbona (GU 2008,
C 115, pag. 322).
5. Poiché il procedimento pregiudiziale si basa sulla cooperazione tra la Corte e i giudici nazionali,
sembra opportuno, al fine di assicurarne l'efficacia, fornire agli organi giurisdizionali nazionali le indicazioni
seguenti.
6. Queste indicazioni pratiche, prive di qualsiasi valore vincolante, mirano ad orientare i giudici nazionali
circa l'opportunità di procedere ad un rinvio pregiudiziale e, eventualmente, ad aiutarli a formulare e
presentare le questioni sottoposte alla Corte.
5.12.2009 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 297/1
Sul ruolo della Corte nell'ambito del procedimento pregiudiziale
7. Nell'ambito del procedimento pregiudiziale, il ruolo della Corte è quello di fornire un'interpretazione
del diritto dell’Unione o di statuire sulla sua validità, e non di applicare tale diritto alla situazione di fatto
che è alla base del procedimento dinanzi al giudice nazionale, ruolo che spetta a quest'ultimo. La Corte non
è competente né a pronunciarsi su questioni di fatto sollevate nell'ambito della causa principale né a
risolvere le divergenze di opinione in merito all'interpretazione o all'applicazione delle norme di diritto
nazionale.
8. La Corte si pronuncia sull'interpretazione o sulla validità del diritto dell’Unione, cercando di dare una
risposta utile per la definizione della controversia, ma spetta al giudice del rinvio trarne le conseguenze
disapplicando eventualmente la norma nazionale di cui trattasi.
Sulla decisione di sottoporre una questione alla Corte
L’autore della questione
9. Nell’ambito dell'art. 267 TFUE, gli organi giurisdizionali degli Stati membri, qualora debbano statuire
nell'ambito di un procedimento destinato a concludersi con una decisione di carattere giurisdizionale,
possono in via di principio sottoporre alla Corte una questione pregiudiziale.

Anonimo ha detto...

non posso copiarlo tutto, se voleti chiarimenti andate qua:

5.12.2009
IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
C 297/1

bizzo ha detto...

...ricorsi...giustizia...riassunzioni a vario titolo...APRITE GLI OCCHI SIAMO IN ITALIA!!!
Dopo 8 anni dal mitico d.lgs. 215/01 che istituiva gli ufp si sono inventati una mitica nota inpdap per non pagarci il TFS...vuol dire che per 8 anni NESSUNO si è posto il problema di analizzare la posizione amm.va degli ufp...Tradotto: la P.A. fà ciò che vuole!
E alla data odierna, a 2 anni dal congedo, dopo aver inoltrato una decina di istanze non ho ancora ricevuto quanto indebitamente trattenutomi in questi anni(saranno 500 miseri euro e ne avrò spesi una cinquantina in raccomandate...)

Anonimo ha detto...

Si può fare non si può fare!!! all'antica guerra fra aufp e auc ora si è sostituita l'attuale guerra tra giuristi.
Dal sito del noto sindacato si invita ad aderire al ricorso, da questo blog si dice che non si ha titolo se non è un ricorso pregiudiziale, mi sembra di aver capito.
Io non sono un avvocato e non ci capisco niente anche se devo dire la verità l'invito dell'avvocato Falsetta è allettante per una serie di motivi:
- il primo in assoluto perchè la spesa è irrosoria
- il secondo motivo è perchè l'avvvocato in questione afferma che si può fare nonostante quanto affermato dal nostro collega.
Ora il punto non è giudicare l'appartenzan politica visto che ormai ogni deci metri c'è un candidato, ma solo le capacità professionali
Ossia da un alto c'è Lei che dice "si può fare anche senza aver ricorso in giudizio in Italia" dall'altro Voi che dite l'esatto contrario" .
Poi leggo di anonimi che scopiazzano da wikipedia e parlano di vari ricorsi tra questi inadempimento e pregiudiziale, poi ci siete voi che tirate fuori un post pieno zeppo di termini tecnici, riferimenti legislativi e io che sono una zappa ci capisco sempre meno.
Allora vi chiedo in poche parole ma in maniera maccheronica perchè il ricorso diretto per inadempimento non si può fare??? La corte di giustizia europea non accetta questo tipo di ricorso???
Esistono o non esistono i ricorsi diretti???? Uno degli anonimi diciamo quello di wikipedia dice di si!!! Insomma un po di chiarezza!!
Se avete voglia di ripondere lo dovete fare nella maniera più semplice possibile, in poche parole maccheronicamente. Grazie
ps
Forse anche perché nel frattempo gli è giunta voce che qualcuno – utilizzando gli strumenti opportuni – è già arrivato (in Europa), e rischia di soffiargli la novità da sotto il naso!

A farcelo arrivare sapete chi è stato? … Niente popò di meno che un candidato presente nelle liste del partito di DI PIETRO per le “contingenti regionali” in Calabria.
Quando? … Proprio adesso!
Accidenti che tempismo!

NON CI HO CAPITO NIENTE!!!

Anonimo ha detto...

Oggi... Di tre anni fa... Mi congedavo dopo 3 anni e 3 mesi tra Auc e Aufp MM... Si Parla, si chiacchiera, si offende, si scopiazza.... Ma poi alla fine ci ritroviamo sempre qui... A 3 anni dal congedo...

Io, non so voi, mi so rotto i cosiddetti...

Se abbiamo a cuore la questione veramente, e non ci nascondiamo, gridiamo davvero il nostro disagio... In 3 anni ho visto solo "armiamoci e partite" ma la faccia non ce l'ha messa mai nessuno... I lavoratori di Termini Imerese, che hanno la strizza al cuore della futura perdita del lavoro, quelli si che hanno i cosiddetti... Blocchi, manifestazioni... Siamo ufficiali sulla carta, ma abbiamo ancora molto da imparare anche dai semplici operai...

Vae Victis Vicores-5' aufp MM

Greenstealth

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo del 05 marzo 2010 14.24 rileggiti il messaggio dell'anonomo del 04 marzo 2010 19.22; io non sono un giurista, ma ho capito tutto ugualmente!

Riporto, poi, una tua frase:
"Io non sono un avvocato e non ci capisco niente anche se devo dire la verità l'invito dell'avvocato Falsetta è allettante per una serie di motivi:
- il primo in assoluto perchè la spesa è irrosoria
- il secondo motivo è perchè l'avvvocato in questione afferma che si può fare nonostante quanto affermato dal nostro collega.
Ora il punto non è giudicare l'appartenzan politica visto che ormai ogni deci metri c'è un candidato, ma solo le capacità professionali"

Secondo me ti sei risposto da solo, ovvero è affidabile un avvocato che ti garantisce una possibilità inesistente?
Credi che il Comitato non affermi il vero?
Credi che non si sia accertato di ciò che andava scrivendo?

Se le tue risposte sono - si -, allora che ci stai a fare qua, vai nel sito del SUPU!
Oppure rivolgiti a qualsiasi legale "terzo" ...

Anonimo ha detto...

Stiamo discutendo di niente!

Io mi domando, ma avete bisogno di riferivi ad un legale per saprere che per impugnare un atto innanzi al T.A.R. si hanno 60 gg?
Presentereste mai un ricorso fuori da quei termini?
Andreste direttamente al Consiglio di Stato?

Io mi domando come si possa affermare che ci si può costituire direttamente alla LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO A STRASBURGO ... è assurdo!

Visto che conosco perfettamente l'argomento, chiedo: l'Avv. del SUPU vi ha forse fornito qualche giustificazione all'obiezione nel merito dell'inammissibilità del ricorso?

Il DIRITTO non è una contrattazione da mercato!

Anonimo ha detto...

salve a tutti voi, io sono andato sul sito dell'avvocato Falsetta a curiosare visto che vi sono pareri contrastanti all'interno di questo blog ebbene:
1 sul sito www.filomenafalsetta.it alla voce tutela dei diritti personale ecc, c'è il caso dei precari delle ffaa li sono riportate le motivazioni che fanno capo ad una disapplicazione delle normativa/direttiva europea quella famosa di vs concoscenza
2 vi è poi la procura che bisogna scaricare firmare e inviarla all'ufficio della legale in questione, la procura recita per il ricorso davanti alla CORTE EUROPEA, (pertanto non c'è nessuna corte dei diritti umani ergo chi ha scritto può darsi che non sia l'anonimo SUPU)
3 vi è poi il numero della carta per il pagamento delle spese legali a tal rigurado quando si va all'ufficio postale si deve scrivere il nome del titotale della carta, in questo caso la legale di cui si parla!!
4 si chiede poi (ma questo sul sito del Supu) di allegare alla procura e alla copia della ricevuta dell'avvenuto pagamento anche fotocopia di carta di identità
5 e più importante, all'avvocato sono state chieste delucidazione su tutto quanto si sta discutendo su questo blog. La risposta è stata lo "possiamo fare perchè è ricorso per inadempimento" queste le parole !!!!!!
Conclusioni
Può essere mai che un avvocato si prenad una responsabilità cosi immane?? ossia dichiarare il falso per percepire il soldino o per percepire qualche voto??? Ci sono prove cartecee e non chiacchiere??
Non esiste un codice morale per i professionisti della categoria?? Ossia può un avvocato far fare un ricorso a una persona sapendo anzitempo che non verrà accettato e comunque chieder le spese (che poi sarebbero indebite)???
Adesso io non sono del Supu,non ho aderito per il momento al ricorso (ci sto riflettendo) non sono di nessun partito sono solo un vostro collega che è andato a curiosare e si è posto delle domande che vi ha rigirato
Ora non si tratta di non credre al Comitato ma forse nella marea infinita di leggi e leggine può darsi che sia scappato qualcosa non so qualche legge nuova del 2010 che regola ri ricorsi in europa per esempio.
Un saluto a tutti voi

Anonimo ha detto...

L'ANONIMO DEL 05 marzo 2010 17.51, SOSTIENE: "vi è poi la procura che bisogna scaricare firmare e inviarla all'ufficio della legale in questione, la procura recita per il ricorso davanti alla CORTE EUROPEA, (pertanto non c'è nessuna corte dei diritti umani ergo chi ha scritto può darsi che non sia l'anonimo SUPU)"

VECCHIO, FAMMI CAPIRE, PER TE LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO, NON E' UNA CORTE EUROPEA?

SUPU O SUO SEGUACE, NON TENTARE DI ARRAMPICARTI SUGLI SPECCHI!


INFATTI DAL SITO dell'Avv. Filomena FALSETTA RIPORTO L'ARTICOLO IN QUESTIONE:

- I DIRITTI DELLE FORZE ARMATE PER LA CORTE EUROPEA, pubblicato su "Il Quotidiano della Calabria" del 18 febbraio 2010 -
...Il SUPU, di recente divenuto “Sindacato Unitario Personale in Uniforme”, ha conferito mandato all’Avv. Filomena Falsetta

("""""""""Segretario SUPU Regione Calabria e provinciale pro tempore Cosenza"""""""")

per ricorrere alla

""""""""""""""""""Corte Europea dei Diritti dell’Uomo"""""""""""

ai fini dell’adozione delle misure atte ad assicurare il riconoscimento dei diritti del personale precario delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, previsti dalla direttiva 70/99/CE.
...La

""""""""""""Corte di Strasburgo""""""""

rappresenta, dunque, l’unico organismo capace di mirare al perseguimento dei diritti e delle libertà civili ..."


VECCHIO TI BASTA?

...ASPETTA, ASPETTA - TRATTO DALLO STESSO ARTICOLO - TI RIPORTO UN'ALTRA FRASE: ...all’Europa interessa tutelare il diritto soggettivo del singolo dipendente militare, ritenendo impossibile considerarlo alieno ai diritti fondamentali sostenuti per i pari colleghi civili della stessa P.A., in quanto vi può essere una specificità del servizio, non una differenziazione del valore dello stesso."

NON TI SUONA FAMILIARE?

A ME SI!

A TUTTI QUANTI NOI!

PROVA A LEGGERE IL PREAMBOLO D'INTRODUZIONE AL SITO - SCRITTO DA QUEL NOSTRO MITICO COLLEGA - ... VAI NELLA PARTE SCRITTA IN ROSSO E..

BINGO LETTERALMENTE COPIATA!

COME SI PUO' PRETENDERE SERIETA', PERIZIA DELLA MATERIA DA CHI E' IN GRADO SOLO DI COPIARE?

DETTO CIO', IO, PERSONALMENTE, PREFERISCO IL CONTENUTO DEL REGOLAMENTO E DELLA LEGGE, OVVERO ANCHE IL PARERE DEL MIO AVVOCATO, NONCHE' PROF. DI AMMINISTRATIVO, PIUTTOSTO CHE L'OPINIONE DI UN SEMPLICE E GIOVANE AVVOCATO NOTO SOLO PER ESSERE ISCRITTO IN UNA LISTA DI PARTITO...SPECIE IN QUESTO MOMENTO (IL MIO AVVOCATO NON HA ALCUN MOTIVO PER MENTIRMI, ALTRI, INVECE...).

IN DEFINITIVA, COME SCRITTO EGREGIAMENTE DAL COMITATO, IN "EUROPA" C'E' CHI HA PERCORSO L'ITER CORRETTO.

IL SUPU NON HA MAI MANIFESTATO INTERESSE ALLE VICENDE GIUDIZIALI, E' PRIVO D'INIZIATIVE E PORTA AVANTI DA DUE ANNI UN'ASSURDA PROPOSTA DI LEGGE CHE NON TROVERA' MAI SEGUITO.
SI AFFIDA AD UN AVVOCATO CHE - A DETTA TUA - NON SA NEMMENO A QUALE CORTE RIFERIRSI -DETTAGLIO DEL TUTTO IRRILEVANTE VISTO CHE NON POTRA' MAI RIVOLGERSI NE' A STRASBUGO, NE' IN LUSSEMBURGO -.
COSA PEGGIORE, NON TI FORNISCE ALCUN PRECEDENTE CHE POSSA COMPROVARE LA LEGITTIMITà DELL'AZIONE PROPOSTA.

PERTANTO, CHI VUOLE SEGUIRE, CONTRO OGNI TIPO DI RAZIONALIA', ED OGNI RISCONTRO, QUELLA INIZIATIVA E' LIBERO DI FARLO ... MA NON INTASI QUESTO SITO!

Anonimo ha detto...

Anonimo 05 marzo 2010 17.51, scrive:
"Può essere mai che un avvocato si prenad una responsabilità cosi immane?? ossia dichiarare il falso per percepire il soldino o per percepire qualche voto??? Ci sono prove cartecee e non chiacchiere??

- E' no ragazzo è a te che spetta l'onere della prova! -

L'anonimo continua:"...Ora non si tratta di non credre al Comitato ma forse nella marea infinita di leggi e leggine può darsi che sia scappato qualcosa non so qualche legge nuova del 2010 che regola ri ricorsi in europa per esempio."

Te lo dico io che sono amministrativista e cassazionista:
NO!
Semplicemente non si può fare è legge: verrebbe dichiarato irricevibile, per il contenuto e la sostanza.
Non è solo un problema di "grado" ma pure di "Corte" e tematica affrontata.

Ottima e corretta, invece, la questione pregiudiziale posta in Lussemburgo.

Sempre pronto a ricredermi se mi portate un esempio
... sapete com'è ... dalle mie parti (e anche in Europa), si ragiona solo con la giurisprudenza

Anonimo ha detto...

Che squallore ... copiano pure!

La dignità?

Anonimo ha detto...

Il supu che copia?

Dov'è la novità?

Quel testo, scritto dal nostro ottimo collega - una delle poche cose di buono di tutta questa vicenda è proprio avere conosciuto una persona testarda, determinata, ma soprattutto intelligente come lui -, è stato usato ed abusato dal sindacato.

Un esempio (tra i tanti)?
Andatevi a vedere l'inerrogazione parlamentare presentata dall'idv "stimolata" dal supu (per via che il generale sta col presidente del Milan...).

Potrei continuare - raccontandovi delle autentiche scene pirandelliane durante le quali certi personaggi cercavano di sapere cosa facesse o cosa stesse pensando il nostro collega -, ma è inutile continuare a sparare sulla croce rossa!
Tutto ciò lo riporto col sorriso sulle labbra, allo stesso tempo mi domando e dico: ma chi è quel tordo (l'uccello) che li segue ancora?
Strano ce ne siano in giro, la stagione venatoria si è aperta già lo scorso 20 settembre!

Anonimo ha detto...

IO MI DOMANDO QUALE SENSO ABBIA COPIARE COSI' SPUDORATAMENTE!
NON SI RENDONO CONTO CHE NELL'ERA DI INTERNET VENGONO SBUGIARDATI IN UN NANO-SECONDO?
IN TUTTA ONESTA' PER ME QUESTI DEL SUPU-IDV (PERCHE' QUESTA è LA REALTA') STANNO SOLO CERCANDO DI "TIRARE A CAMPARE", NULLA DI PIU'.
HO NOTATO SOLO TANTA ARROGANZA, PRESUNZIONE, E, DI CONTRO, NESSUN CONTENUTO.
E' LOGICO CHE POI COPINO ... SE NON CI SONO IDEE.

RIKY

IL COMITATO ha detto...

S'interviene onde evitare la prosecuzione di un'inutile e sterile polemica circa la prassi per riferirsi alla Corte di Giustizia Europea – tanto che si tratti di CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA IN LUSSEMBURGO, quanto di CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO A STRASBURGO –; tutto ciò in considerazione del fatto che l'argomento pare essersi sviscerato fino alla nausea.

Noi siamo in favore di qualsiasi attività che giovi alla comune causa; l'unico limite, di carattere generale, è che non si proponga un'iniziativa a discapito di un'altra; tutto il resto è benaccetto.

Certo, si rimane del tutto scettici circa l'ammissibilità del ricorso SUPU, e perplessi sul motivo per cui, se, come descritto, è di carattere generale (non pare desumersi alcuna richiesta di “provvedimento soggettivo”; cfr: basta un ricorrente per categoria), si vada alla ricerca di “quote” per la partecipazione; ma questo non significa che noi si voglia precludere la strada ad alcuno.

Piccola annotazione di carattere personale: se qualcuno è sicuro delle proprie posizioni perché le deve venire a ribadire proprio qui?
Nessuno ha bisogno di essere convinto, tutti di essere informati (in tal senso pare aver concesso anche troppo spazio all'argomento).

Crediamo comunque che certe discussioni da legulei non pertengano questo blog e s'invita, pertanto, tutta l'utenza – avvocati compresi - a volersi attenere ad una tipologia d'intervento volta alla mera informazione, o alla comunicazione di novità concrete.


Saluti Romani

P.S.: Il nostro scetticismo è dettato, non tanto dalla tempistica, o dal grado, quanto, piuttosto, dalla pertinenza della domanda, di cui alla “richiesta d'intervento della Corte europea dei diritti dell'uomo”, nel merito della violazione di una delle disposizioni della “Convenzione”; e dell'utilità che questa possa avere nei confronti della nostra particolare condizione (si ricorda che la Corte in Lussemburgo prevede tutt'altra natura d'intervento).
Infatti, lo scritto di cui all'incipit è stato formulato sulla scorta della normativa di settore; molti passi richiamano implicitamente leggi contenenti lo stato giuridico del militare.
In più punti sono state omesse circostanze rilevanti dal punto di vista processuale in favore di una maggior comprensione e di una lettura più veloce.
In buona sostanza, in virtù dell'utenza cui si deve riferire, è stato scritto in “tono prosaico”; ma l'interpretazione dello stesso testo prevede un'ottima conoscenza del diritto militare (quasi ogni riga ha un riferimento normativo), familiarità che raramente si rinviene tra gli avvocati, specie se non si ha un'esperienza “di settore”.
Logico pertanto che non si possa improvvisare un ricorso (come quello prospettato) avendo letto quattro righe di un semplice incipit.
Si rimane, pertanto, perplessi sull'utilizzo che il sindacato abbia fatto proprio di quel testo.
Senza con ciò intendere questo come un commento polemico – non è certamente il nostro proposito -, ci si augura che l'avvocato, essa stessa rappresentante del sindacato, prima di ricorrere, dimostri la conoscenza della specificità della normativa di settore (che vi assicuriamo essere particolarmente complessa), senza la quale dubitiamo della bontà dell'intervento: questo crediamo sia l'unico atto dovuto.

Anonimo ha detto...

Comitato, sono senza parole ...

Sei semplicemente eccezzionale!

S.V.P.P.B. ha detto...

Cit. Anonimo 05 Marzo 2010 01:35

"Il fatto divertente è che quello stesso SUPU - che nel 2008 andava sostenendo che le vie legali non sarebbero servite a nulla, e che la vicenda avrebbe potuto risolversi solo tramite l'intervento "politico" e le "conoscenze" del Generale (in pensione)".



Fortuna che qualcuno ancora ha la memoria lunga... Grazie per averlo "rimembrato"!


Buon fine settimana a tutti


"Come Folgore sempre e dovunque"

Anonimo ha detto...

Raga è sconvolgente!

Il nostro collega ha scritto a suo tempo nell'incipit di questo blog:
"Infatti, secondo il noto principio di legittimità, seguitando i termini stessi dell’art. 2, primo comma, della direttiva 1999/70 (cfr: sentenza C 212/04 - gli Stati membri devono prendere tutte le disposizioni necessarie per essere sempre in grado di garantire i risultati prescritti dalla [detta] direttiva) -, la L.n.296/06, art.1, cc.519, 526, prevede la stabilizzazione anche del personale delle Forze Armate.
Tant'è vero che anche se le modalità di attuazione di siffatte norme attengono all’ordinamento giuridico interno degli Stati membri in virtù del principio dell’autonomia procedurale di questi ultimi, esse non devono essere tuttavia meno favorevoli di quelle che disciplinano situazioni analoghe di natura interna (principio di equivalenza), né rendere praticamente impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio dei diritti conferiti dall’ordinamento giuridico comunitario (principio di effettività) - cfr: sentenze causa C 312/93, nonché C 212/04.
Ovvero anche, nel caso di specie, che le decisioni adottate dagli Stati membri in materia di accesso all'impiego, di addestramento professionale e di condizioni di lavoro nelle forze armate allo scopo di garantire l'efficienza bellica, non sono escluse dall'ambito d'applicazione del diritto comunitario (procedimento C-273/97).
***
In definitiva all'Europa interessa tutelare il diritto soggettivo del singolo dipendente militare, stimando impossibile considerarlo alieno ai diritti fondamentali sostenuti per i pari colleghi “civili” della stessa P.A.: vi può essere una specificità del servizio, non una differenziazione del valore dello stesso!
La natura delle attività militari in sé non è, infatti, sufficiente a legittimare l'applicazione di disparità di trattamento/deroghe al trattato e, quindi, al contenuto alla direttiva 70/99/CE (applicato in Italia con D.Lgs.368/01)."

L'avvocato del SUPU-IDV scrive ora ne "I MOTIVI DEL RICORSO” di cui al sito dello stesso avvocato:

"CONSIDERATO

che sono state manifestamente violate tutte le misure adottate in campo internazionale, contravvenendo manifestamente al noto principio di legittimità contenuto nella Direttiva 70/99/CE;
che le decisioni adottate dagli Stati membri in materia di impiego e di condizioni di lavoro nelle forze armate allo scopo di garantire l’efficienza del loro operato, non sono escluse dall’ambito di applicazione del diritto comunitario;
che all’Europa interessa tutelare il diritto soggettivo del singolo dipendente militare, ritenendo impossibile considerarlo alieno ai diritti fondamentali sostenuti per i pari colleghi civili della stessa P.A., in quanto vi può essere una specificità del servizio, non una differenziazione del valore dello stesso;
che la natura delle attività militari in sé non è, infatti, sufficiente a legittimare l’applicazione di disparità di trattamento o deroghe al trattato e, quindi, al contenuto della direttiva 70/99/CE (applicato in Italia con D.Lgs. 368/01);

Cavolo identici!
Che fantasia sto SUPU!

Se fossi un legale mi vergognerei a copiare così spudoratamente!

E poi c'era qualcuno che si domandava se un legale rischiasse lo sputtanamento?

Questo qui di sicuro!

Anonimo ha detto...

Copiare è il meno.
La cosa sconvolgente è che si utilizzino dei concetti, principi, ragionamenti, e riferimenti normativi studiati per una determinata tipologia di ricorso, per farne uno di tutt'altra natura (che c'azzecca - per rimanere in tema di IDV - il ragionamento del nostro collega con la Corte europea dei diritti dell'uomo?
Mha?!?)

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo.

Sto avvocato ha perso qualsiasi credibilità ... sempre ne abbia mai avuto alcuna!

Anonimo ha detto...

Io a scuola avevo un compagno che copiava sempre tutto ...
...alla fine dell'anno l'hanno infiocinato!

Anonimo ha detto...

Attenzione in alcuni passi l'avvocato ha capito/copiato fischi per fiaschi!
MA DOVE LO AVETE TROVATO?
CERTO CHE IL SUPU NON SI SMENTISCE MAI!
RIESCE A FARSI UMILIARE PURE VIA ETERE

Anonimo ha detto...

Avete ragione, oramai non ci credo più nemmeno io.
Mi pento amaramente di non aver seguito tempo fa il Comitato.
Stupidamente solo perchè sono un pigro di m...
Spero solo che quelli che si sono riferiti in Lussemburgo riescano a farsi valere anche per noi!

Con grande delusione,
Buona sera a tutti

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo del 06 marzo 2010 20.52, effettivamente non c'avevo pensato... che c'azzecca?

Anonimo ha detto...

PRECHE' SUL FRAINTENDIMENTO - OPERATO DALL'AVVOCATO SUPU-IDV - DEL SIGNIFICATO DEL PRINCIPIO DI LEGITTIMITA', NE VOGLIAMO FORSE PARLARE.

ALTRO CHE FISCHI PER FIASCHI!

CHE FIGURA DI M.

RIKY

Anonimo ha detto...

meglio delle barzellette sui carabinieri

IL COMITATO ha detto...

Cerchiamo di moderare.

Anonimo ha detto...

RIKY hai perfettamente ragione oltre a non aver segnalato il passo più significativo - e basta aiutare - ha pure fraiteso il principio di legittimità!
Ma chi è che si potrà mai affidare ad avvocato del genere ... è peggio di quelli cui ci siamo rivolti per il T.A.R. ... ma lì eravamo alle prime esperienze!
Ora non ci facciamo più fragare.

Tony

Anonimo ha detto...

L'Annimo del 06 marzo 2010 20.45 ha sottolineato una carta-carbone che mi fa dubitare non poco delle capacità dell'avvocato.
Devo ammetterlo non lo avevo notato: mi ha messo in crisi; ora non so più a chi crdere, o meglio, ho capito che, come al solito non c'è da fidarsi di quelli del SUPU.
Comitato per fortuna che ci sei tu!

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto è logico che chi si rivolge a certi avvocati sia uno sprovveduto.
Non credo ci siano tanti ufficiali ausiliari raffermati/richiamati, che hanno fatto ricorso, che seguano certe proposte.
Credo che siano volontari di truppa con 12-24 mesi o ufficiali con 30 mesi, oppure ufficiali raffermati, ma che non hanno ricorso ai tribunali competenti a tempo debito.
Onestamente m'indigna che qualcuno si possa prendere gioco di questi volontari!

Qualcuno domandava se un avvocato avrebbe rischiato d'intentare una causa pur sapendo di perderla in partenza: lo fanno quasi sempre!
Io, invece, domando quale avvocato serio potrà mai chedere soli 50 euro per una causa, per di più a Strasbugo (quanto pensate gli costi il collega che a Strasbugo gli segua la pratica?).
Una macchina la potete comprare anche con poco, ma poi ne pagate le conseguenze: esistono le hyundai, montate "a pressione" che costano 10 euro e ti lasciano a terra do 10 km, ed esistono le volkswagen, che costano di più, ma offrono garazia di estrema affidabilità.
Dai siamo onesti, pare di assistere alla pubblicità degli occhiali a raggi "X" degli anni ottanta: 5.000 lire e vedrai tutto!
Meglio ancora pare di andare a comprare un prodotto reclamizzato a 50 euro, ma che nella realtà dei fatti si acquista a 5.000 rate da 50 euro.
Lo sapete che esiste un tariffario per gli avvocati?
Credete veramente di cavarvela con 50 euro?
Fatevelo mettere nero su bianco e non in c...!

Anonimo ha detto...

A prescindere dal costo della pratica (io sono uno di quelli che si è pentito di non aver fatto il ricorso coi "15"), io non credo più a quell'avvocato perchè mi sono documentato e ho capito che non ha la minima idea della "normativa di settore".
Rileggendo le motivazioni ho notato che si è limitato ad un copia-incolla; poi un collega mi ha spegato la castronata sul principio di legittimità; quindi mi sono domandato: ma obbiettivamente che cosa cetra la domanda di stabilizzazione con la corte dei diritti dell'uomo?
La mia risposta è stata: ma vda via in ...

Anonimo ha detto...

Ma dai è chiaro come al sole ... quelli l'hanno buttata lì!
E si son detti ci facciamo una bella pubblicità sul giornale, proprio prima delle elezioni!
Perchè questo è quello che hanno fatto; andate al leggervelo nel sito dell'avvocato (pure sul comunicato stampa hanno copiato).
Ma vi siete chiesti come mai sta storia dell'europa l'hanno tirata fuori solo ora?
Come si fa a cadere in questi tranelli?

Anonimo ha detto...

Il Comitato ha scritto:
"ci si augura che l'avvocato, essa stessa rappresentante del sindacato, prima di ricorrere, dimostri la conoscenza della specificità della normativa di settore (che vi assicuriamo essere particolarmente complessa), senza la quale dubitiamo della bontà dell'intervento: questo crediamo sia l'unico atto dovuto."

Ma quali conoscenze vuoi che abbiano, se non sono stati in grado nemmeno di scriversi da soli un comunicato stampa?

Anonimo ha detto...

RAGAZZI CHE COPIONI!
PARE DI ESSERE TORNATI SUI BANCHI DEL LICEO, QUANDO SI COPIAVA A MANETTA DAI TRADUTTORI DI LATINO DELLA AVIA PERVIA (GRANDISSIMA CASA EDITRICE: QUANTE ORE IN MENO SUI LIBRI GRAZIE A TE)!
IL PROBLEMA ERA CHE BISOGNAVA STARE ATTENTI ALLA TRADUZIONE DEI VERSI CHE SI ANDAVA COPIANDO.
QUI PARE PROPRIO SIA SUCCESSO CHE ABBIANO COPIATO I VERSI SBAGLIATI!
COSA CENTRANO QUELLE MOTIVAZIONI CON LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO?
CHE FIGURA DI M..
MA QUESTO AVVOCATO CREDE CHE SIAMO TUTTI DELLO STATO MAGGIORE?

Anonimo ha detto...

...NON FRAINTENDETE, IL CONTENUTO DEL TESTO DEL NOSTRO COLLEGA E' SEMPLICEMENTE ECCEZIONALE (VISTO CHE NE CONOSCO I RIFERIMENTI), ED E' PERFETTAMENTE IN LINEA CON LA QUESTIONE PREGIUDIZIALE POSTA AL GIUDICE DEL RINVIO.
QUELLO CHE NON MI TORNA E' COSA POSSA CENTRARE QUEL CONTENUTO (PERALTRO CON UN'UNICA MODIFICA PURE MALDESTRA) CON LA CORTE DEI DIRITTI DELL'UOMO!
IO NON SO DOVE ABBIA STUDIATO QUESTO AVVOCATO!

Anonimo ha detto...

Ma cosa pretendete, sarà un giovane avvocato che si vuole fare un nome (pure in politica?).
Come si è conclusa l'inchiesta "Why Not"?
De Magistris docet!

Anonimo ha detto...

QUOTO!
L'IDV RIMANE SEMPRE L'IDV
BRAVI A SOLLEVARE GRAN POLVERONI...MA POI?

Anonimo ha detto...

Si, si ma in questo caso non hanno sollevato un accidente, si sono limitati a copiare, e pure male!

Anonimo ha detto...

Effettivamente in europa (nella corte giusta) ci stiamo già.
Anche si potesse ricorrere all'altra corte, dove sarebbe la novità pubblicata in quel quotidiano dall'Avvocato?
Nessuno l'ha contattata per dirle: SVEGLIA!

Desmo Saluti

Anonimo ha detto...

io vorrei sapere cosa ne pensa il nostro famoso collega

IL COMITATO ha detto...

Per ovvie ragioni siamo costretti a censurare i commenti (politicizzati).

Tra gli altri, ci riferiamo all'anonimo “saggio” (sedicente tale), - che pare essere stranamente legato all'IDV (ehm...) - segnalandogli che non siamo soliti pubblicare offese gratuite ai ministri in carica – è un fattore di correttezza ed educazione – e, tanto meno, a dare indicazioni di voto (ognuno agisce secondo coscienza: qui non si fa propaganda politica); di più che non siamo in alcuna maniera interessati al “come”, ma, eventualmente, in modo marginale - solo per chiarire la legittimità dell'iniziativa a quei pochi utenti del blog che possano essere interessati -, al “perché” l'avvocato si voglia riferire alla Corte Europea dei diritti dell'uomo (cfr: “... ci si augura che l'avvocato, essa stessa rappresentante del sindacato, prima di ricorrere, dimostri la conoscenza della specificità della normativa di settore ... senza la quale dubitiamo della bontà dell'intervento: questo crediamo sia l'unico atto dovuto”).

Ciò scritto, giusto per dovere di cronaca, vi comunichiamo che il citato anonimo “saggio” ha fornito l'ennesima e diversa motivazione che giustificherebbe un “ricorso diretto in Europa”.
Una “lezione di diritto” (sue parole) priva di alcun riferimento normativo!

Noi, invece, ci pregiamo di segnalargli (suoi errori di grammatica a parte) che a quanto ci consta di sapere, aldilà dell'Azione di Classe prevista dall’art. 49 della Legge 23 luglio 2009, n. 99 (cfr:modifica al codice del consumo), esiste solo l'Azione di classe, di cui al DECRETO LEGISLATIVO 20 dicembre 2009, n. 198, che si riferisce all'erogazione di un pubblico servizio (interesse del consumatore, es.: Trenitalia, società della luce, gas, acqua ecc.); logico, pertanto, dedurne l'inapplicabilità al nostro caso (peraltro L’art. 1, comma 6, sancisce che: “Il ricorso non consente di ottenere il risarcimento del danno cagionato dagli atti e dai comportamenti di cui al comma 1”; quindi cui prodest?).
Senza entrare nel merito della procedura di cui al citato DECRETO, si sottolinea, comunque, che la norma stessa rinvia al giudice amministrativo nazionale, non alla Corte europea (cfr: art.1, c.7, stessa legge)!

Sperando per l'anonimo sostenitore dell'IDV (e delle sue iniziative) che non siano queste le sue fonti,

Salutiamo i cultori del genere

Anonimo ha detto...

Comitato cioè copiano e poi pretendono pure d'insegnare?
Fanno propaganda del loro partito?
Credono di poterci utilizzare?
VERGOGNA!!!

Adesso siamo all'Azione di Classe?...Allucinante, tra un po' scriveranno perchè una formica gli ha attraversato la strada!
Bravo Comitato fai capire che non siamo degli sprovveduti!

Anonimo ha detto...

Tirando le conclusioni
E' impossibile che l'avvocato in questione non sappia della nullità del ricorso (molti si sono pronunciati in merito e conoscete la risposta: "se po fa" e lo dice il Presidente dell'unione avvocati di Cosenza perlomeno questo è il titolo di cui si pregia)
Ergo se arriva l'inammissibilità per le questioni ormai straconosciute vuol dire:
Altro che incompetenza o illusione!!! bensi frode!!! (le 50 euro cadauno)peggio dei maghetti che sono in circolazione!!!Infatti se la cosa era totalmente gratis allora va be!!!!
Fine totale del SUPU (sputtanemto quale nemmeno si potrebbe immaginare infatti finchè si adita all'iscrizione, alla inutile raccolta delle firme, alle manifestazioni, passino pure!!! Ma questa sarebbe veramente intollerabile)

E' cosi??? COMITATO!!!
A questo punto sono non curioso ma curiosissimo!!
A proposito non sono uno che ha aderito dato che ho i miei dubbi e che voi a ragione o a torto alimentate ogni giorno, Ma a questo punto ho deciso di seguire :
- la strada del concorso (non se po mai sapè)
- Aspettare l'esito del vostro iter nella speranza che si possa poi essere tutti coinvolti per clemenza del Ministero (ma non credo)A proposito ma nel caso voi vinciate si crea poi un precednte per il quale gli altri possono poi impugnare???
Grazie

Anonimo ha detto...

AL DI LA' DELLE POLEMICHE E PSEUDO CAMPAGNE ELETTORALI....."QUALCHE TEMPO FA RICORDO DI AVER LETTO DELLE NOVITA' A PROPOSITO DI MURI PERICOLANTI E SCRIVANIE TRABALLANTI DEI VARI DICASTERI"....

BE' MI CHIEDO A CHE PUNTO SONO QUESTE NOVITA' "RISOLUTIVE"?!....NON FACCIAMO IL GIOCO "DEL PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE"....COME TANTI ALTRI (E SAPETE A CHI MI RIFERISCO....POLITICI, GENERALI ECC.)....E INOLTRE SUL GIOCO DELLO "SPETTA A ME PIUTTOSTO CHE A TE"

SI PARLA DI RICORSI....GIUSTIZIA EUROPEA , SINDACATI(UN CUMULO DI ERESIE PER PERDERE TEMPO) MA.....ALLA DATA DEL 8 MARZO 2010 (AUGURI A TUTTE LE DONNE).....NON E' STATO RAGGIUNTO NULLA......DI RISOLUTIVO.

AL DI LA' DEI SALUTI ROMANI (APPREZZO LO STILE SARCASTICO) E DELLE PSEUDO CAMPAGNE ELETTORALI (STILE QUASI NAUSEANTE) MI CHIEDO E VI CHIEDO.....MA PER QUALE MOTIVO NON CRESCIAMO UN PO' TUTTI E GUARDIAMO IN FACCIA LA REALTA'???

COMITATO....CI SIAMO CONTATI....CI SIAMO INCONTRATI....ABBIAMO (IN POCHI) ADERITO A QUALCHE INIZIATIVA.....AVETE I MIEI DATI PERSONALI.....MA ALLA FINE CHE COSA ABBIAMO RISOLTO?!

LA NOSTRA VICENDA E' PARAGONABILE A "MURO DI GOMMA".....(MI SCUSO PER LA CITAZIONE E PER LA VICENDA CHE RISPETTO PROFONDAMENTE)....MA COME ALLORA...."TUTTI SANNO E NESSUNO SA'!"

UN ABBRACCIO FORTE A TUTTI

Anonimo ha detto...

all'anonimo dell' 08 marzo 2010 12.57
Ed io aggiungo, per unirmi a te, nel frattempo SMD/Ministero Difesa, bandisce concorsi di ogni sorta e per tutti i gusti dall'rs per l'esercito,marina, aeronautica, carabinieri ai vari corsi Aufp di marina e aeronautica!!! Come se non esistesse alcuna problematica inerente al precariato nelle FF.AA!!!
Me ne ricorderò il 28 marzo c.a

Anonimo ha detto...

Anonimo del 08 marzo 2010 12.42, ti rispondo io.
Ma hai letto tutti i messaggi finora postati?
Mi sembra chiaro che sia stato scritto di tutto e di più.
mi pare che le motivazioni presentate dal sindacato per riferirsi in europa siano state milteplici e contraddittorie.
Dall'ultimo messaggio del Comitato ho capito, ma forse mi sbaglio, che l'avvocato voglia fare una clas action.Ho controllato le leggi indicate dal Comitato e mi parechiaro che non si possa ricorrere secondo quelle leggi.
è pure chiaro che l'avvocato abbia copiato il testo del comunicato da quello presente in questo blog.
Ora non saro un genio del diritto, ma sono sicuro che l'avvocato non sia così affidabile, anche fosse il presidente degli avvocati dell'universo non mi fiderei.
se aggiungi che è pure un politico
Dimmi se il campione olimpionico di tuffi ti dice che puoi andare in qualsiasi piscina completamente nudo perchè se po fa, tu gli cerdi?
La fine del sindacato perchè respingono il ricorso ma dove vivi?
Faranno spallucce e continueranno a fregare qualcun altro.
Guarda i politici, quando sono al governo non ti ca.gano di striscio, quando sono all'opposizione, o sotto elezione ti chiamano per dirti che faranno di tutto per accontentarti.
è la vita!

Comitato effettivamente c'è qualche possibilità anche per noi se va bene il ricorso che state portando avanti?

Anonimo ha detto...

Anonimo del 08 marzo 2010 12.57scrive:"BE' MI CHIEDO A CHE PUNTO SONO QUESTE NOVITA' "RISOLUTIVE"?!....NON FACCIAMO IL GIOCO "DEL PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE"....COME TANTI ALTRI"
Io personalmente credo che qui ci sia solo ed unicamente tante irriconoscenza!
Io conosco personalmente chi sta dietro il Comitato, e so l'impegno e il tempo che mette a disposizione della causa.
Tutto ciò a gratisse!
Chiedi in maniera provocatoria informazioni paragonando l'interesse (di voto/quota) di alcuni con la disponibilità (gratuita) di altri!
Ma quale vantaggio avrebbe il Comitato a sparare putta.nate?
Interessi politici, economici, tessere, voti, iscrizioni o cos'altro?
Sei uno di quelli che aspetta alla finestra?
Non ti vergogni?
Io forse sarò un "paravento" perchè sono tra quelli che hanno ricorso coglindo, tempo fa, l'invito del Comitato.
Forse sono poco più informato di te sugli ultimi sviluppi, una cosa è certa, se non avessi bisogno del Comitato non sarei qui a perdere tempo per chiedergli come stanno andando le"cose" oppure se ci sono delle novità visto che è l'inozio del mese!
Voglio poi complimentarmi col Comitato per il suo ultimo messaggio: conferma che del Comitato c'è sempre da fidarsi!

Anonimo ha detto...

Quoto l'ultimo anonimo anche se faccio presente che non siamo noi ricorrenti a doverci sentire in colpa, quanto gli altri che non hanno ricorso al tempo, ed ora che sono all'ultima spiaggia prendono per buono il primo asino che vola!
Quanto all'anonimo del 08 marzo 2010 12.42 che scrive: "E' impossibile che l'avvocato in questione non sappia della nullità del ricorso (molti si sono pronunciati in merito e conoscete la risposta: "se po fa" e lo dice il Presidente dell'unione avvocati di Cosenza perlomeno questo è il titolo di cui si pregia)"
Io credo che il Comitato sia stato sufficientemente chiaro, di contro il supu ne ha tirata fuori una dietro l'altra (l'ultima, la class action, fa solo ridere).
Nonostante questo chiedi ancora lumi al comitato?
Se credi che la tesi fornita dal supu sia sostenibile vai a fare questo cazz.o di ricorso e non rompere le scatole (invito da intendersi valido per tutti coloro che vogliano fare ricorso).
Una domanda: ma se l'avvocato ha copiato per un comunicato stampa, per il testo del ricorso cosa farà?
E' facile invitare a presentare un ricorso, più difficile è impostarlo in modo "giusto"; un avvocato che ti dice che puoi fare ricorso senza dirti ai sensi di quale comma, articolo, legge, per me non è un buon legale.
Poi, se a te basta ... sei tu che devi ricorrere io l'ho già fatto.
Io ricordo che all'epoca fecero un gran bell'incontro a Roma, durante il qual ci spiegarono la "virgola" del ricorso.
Per questo ho aderito, non perchè mi hanno detto al telefono "se po fa", (quello me lo faccio dire dal meccanico sotto casa non da un principe del foro)!

Scusa comitato per il tono polemico ma non riesco a sopportare quelli dell'ultimo momento!

Anonimo ha detto...

ANONIMO 07 marzo 2010 18.26
HA SCRITTO: "io vorrei sapere cosa ne pensa il nostro famoso collega".
DUBITO CHE IL COLLEGA STIA DIETRO A QUESTE STORIE, COMUNQUE DOMANI LO DEVO SENTIRE; GLIELO CHIEDERO'

NEMO 890

Anonimo ha detto...

La pazienza è la virtù dei forti...

Anonimo ha detto...

ALLORA OGGI HO SENTITO IL COLLEGA E COME PREVEDEVO MI HA DETTO CHE DELLA VICENDA SUPU-IDV NON GLIENE POTREBBE FRGARE DI MENO E CHE COMUNQUE NON LA CONDIVIDE.
SA CHE HANNO COPIATO IL SUO TESTO MA HA DETTO CHE ORMAI C'E' ABITUATO.
HA AGGIUNTO CHE DIFFICILMENTE SI AVRANNO DELLE NOTIZIE UFFICIOSE, PECHE' STANCO DELLE VOCI DI CORRIDOIO.

NEMO 890

Anonimo ha detto...

Nemo 890,
di al collega che lo ringraziamo tutti per quello che ha fatto (e scritto), ricorrenti e non ma digli anche che faccia meno lo sbruffone ...
;) con simpatia

Anonimo ha detto...

Sbruffone il nostro collega?
Forse dici questo perchè non lo conosci!Fosse sbruffone lo troveresti quì a pontificare!
In tutta onestà uno che non si vanta di tutto quello che fa, come lui, è solo da ammirare.
E tu ti dovresti solo vergognare!

Anonimo ha detto...

Quoto: quel messaggio è una vera vergogna!
Anche se credo che chi lo ha scritto sia il solito anonimo SUPU copione!

Anonimo ha detto...

Per gli ultimi due anonimi (11 marzo 2010 12.49 - 11 marzo 2010 14.01) ...
Ma quale anonimo SUPU copione...ma fatela finita di pensare che ci sia sempre una cospirazione alle vostre spalle.
Ho fatto un commento secondo quanto scritto dal collega Nemo ... niente di più.
Smettiamola con questa leccata verso chiunque si prodighi un pò per i vostri/nostri interessi...
Cerchiamo di crescere ed essere propositivi!
Con simpatia ;)

Anonimo ha detto...

Leccata?
Io non lecco i piedi a nessuno; la mia è semplice obbiettività...la tua, invece, irriconoscenza!

Anonimo ha detto...

sbruffone: quoto in pieno il collega delle 12:49. il lavoro che uno solo di noi sta portando avanti è immane; non lo fa ma se anche volesse darsi delle arie ne avrebbe tutte le ragioni!
supu: accozzaglia di politicanti da 4 soldi che comunque riescono a trovare qualche consenso in quelli di noi che sono meno attenti, meno informati e più sognatori....a chi non fa parte della cerchia dei seguaci, mi permetto di consigliare di ignorarli ma tenendo sempre d'occhio il loro operato per tema che, come già accaduto, ci "rompano le uova nel paniere".
Chi scrive su questo blog (escluso qualche detrattore) lo fa per informarsi e/o apportare un contributo di pensiero.
Un sentito Grazie al nostro collega e altrettanto sentito Grazie è diretto al Comitato.
Noi che a loro, qui o al telefono etc., ci rivolgiamo per conoscere gli sviluppi informandoci e sperando sempre di ricevere qualche "chicca" che ponga fine a questo infinito travaglio; noi che non facciamo mai niente di concreto se non fornire quel poco di supporto morale che riusciamo.
Noi: riusciremo mai ad imparare ad essere costruttivi informandoci di nostro e magari facendo notare qualcosa che può essere sfuggita all'attenzione di un'altro ma che potrebbe tornare utile? riusciremo mai ad imparare a smettere di scrivere parole senza senso che con o senza simpatia possono comunque dare suo nervi a chi effettivamente lavora (e mi piace ricordare che non lo fa per denaro, voti o chissà cosa)?

F.to Nonno

Anonimo ha detto...

Io dico solo che fino ad adesso si sino lette solo chiacchiere da bar e speranze al momento poco opportune...

Anonimo ha detto...

Anonimo del 12 marzo 2010 14.01: "Io dico solo che fino ad adesso si sino lette solo chiacchiere da bar e speranze al momento poco opportune..."


Io credo, invece, che tu sia il solito "spettatore alla finestra" buono solo a criticare.
Fossi attivamente coinvolto, difficilmente verresti illuso; sicuramente non interverresti a sproposito!