“Ci sarà l'alba di un nuovo giorno anche per noi. Un'alba in cui ci sentiremo di nuovo bene e capiremo di non aver sbagliato percorso. Un'alba in cui ci sentiremo orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare. Un'alba che arriverà anche grazie a chi, quando staremo per cadere, ci porgerà la mano. E anche grazie a chi non lo farà” (Braveheart)

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono i meriti. E' nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla" (Albert Einstein 1879-1955)
Questo Blog nasce con il preciso intento di far sentire la propria voce ed esprimere il proprio pensiero liberamente e democraticamente.

...la flessibilità è una caratteristica meritevole, la precarietà è uno stato di sofferenza...
"Esorto tutti ad una presa di coscienza, esorto tutti a non subire un trattamento ignomignoso. Invito tutti a non subire gli eventi ma partecipare agli stessi. Bisogna portare ogni vicenda, ogni torto, ogni intento dilatorio dinanzi alle sedi giudiziarie ed in tutti i gradi del giudizio. Bisogna essere uniti e partecipi."
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STABILIZZAZIONE DEL RUOLO UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE

La Comunità Europea con Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, ha stabilito il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori a tempo determinato del settore privato e pubblico (tanto per chi soggiace a diritto pubblico quanto per chi viene sottoposto a diritto privato) una volta che venissero maturati determinati requisiti.

L’ITALIA, in applicazione della riportata Direttiva 1999/70/CE ha emanato il Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368, che garantisce, tra le altre cose, il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutti i dipendenti a tempo determinato, una volta che vengano superati i trentasei mesi di servizio con proroga.

Le sentenze della Corte di Giustizia Europea Ruoli C-212/04, C-53/04, C-180/04, tra luglio e settembre 2006, hanno ribadito il diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato per tutta la compagine dei dipendenti pubblici (confermando il contenuto di cui alla Direttiva 1999/70/CE), ovvero anche il diritto al risarcimento per equivalente.

Di conseguenza, lo Stato Italiano, in deroga all’art.36, c.5, D.Lgs. n.165/01, il 27.12.2006, con Legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha disposto (art. 1 cc.417, 420, 519, 523, 526), la stabilizzazione (id est: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato, a tempo indeterminato) di tutto il personale della Pubblica Amministrazione assunto a tempo determinato per un periodo superiore ai 36 mesi, a partire da quello in servizio al 01.01.2007; infatti sarebbe risultato eccessivamente oneroso per le finanze statali procedere alla concessione di un immediato “risarcimento per equivalente” a tutto il personale in possesso del citato requisito.

La “Stabilizzazione” è semplicemente una sanatoria, conseguente a contingenti decisioni prese in ambito europeo.

Per inciso, durante l'anno 2009, il Sig. Y. G., un ufficiale ausiliario del Corpo delle Capitanerie di porto (congedato durante l’anno 2007), è stato stabilizzato nella P.A. proprio in virtù del triennio di servizio maturato nel Corpo delle Capitanerie di porto

Si vuole infatti precisare che il comma 519, articolo unico della legge finanziaria 2007, ha disposto una procedura di assunzione straordinaria di personale della Pubblica Amministrazione, parallela, anche se diversa, a quella relativa alle ordinarie assunzioni.

Secondo la "Difesa" il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la stabilizzazione del personale del pubblico impiego in ragione del 20% del fondo di cui al comma 96, art.3, Legge n. 311/04.

Il riportato "fondo" afferisce la disponibilità nei riguardi delle assunzioni in deroga al c.d. blocco del "turn over" stabilito con il comma 95, art. 3, Legge n. 311/04.

Tale divieto generalizzato di assunzioni di personale a tempo indeterminato imposto alle pubbliche amministrazioni per il triennio 2005-2007 dal comma 95 dell'articolo unico della finanziaria 2005 (legge 30 dicembre 2004, n. 311), non riguarderebbe il personale dipendente delle Forze armate, e ciò in quanto la detta norma precisa che sono fatte salve le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle Forze armate di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331, al decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ed alla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Conseguentemente, le Forze Armate non potrebbero accedere allo speciale fondo, istituito dal successivo comma 96 per finanziare, in deroga al divieto di cui al suddetto comma 95, quelle assunzioni che si rendessero necessarie per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza; pertanto i dipendenti precari delle Forze Armate non potrebbero beneficiare delle stabilizzazioni di cui al comma 519 dell'articolo unico della finanziaria 2007 (L. n. 296/2006), in quanto tale disposizione, per istituire il necessario nuovo fondo per finanziare tali stabilizzazioni, scorpora il 20% del fondo di cui al citato comma 96 della finanziaria 2005.

A ben guardare, il comma 519, articolo 1 della legge n. 296/06 prevede la c.d. stabilizzazione del personale del pubblico impiego statuendo apposito fondo, corrispondente ad una quota (20%) delle risorse di cui al precedente comma 513, e non già al c. 96, art. 3, L. 311/04 tout court; in particolare, si sottolinea che il comma 513 rifinanzia il fondo di cui al c. 96.

Ma già il comma 96 art.3, L.311/04 consisteva in un rifinanziamento del precedente fondo c.d. "in deroga al blocco delle assunzioni" stabilito dall'art. 3, comma 54, della legge n. 350 del 2003.

Il comma 55 della sessa legge stabiliva, poi, che le deroghe di cui al precedente comma – quindi le richieste di assunzione in deroga al "blocco" - erano autorizzate secondo la procedura di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni; e che nell’ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l’immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica, al rispetto degli impegni internazionali, alla difesa nazionale, al soccorso tecnico urgente, alla prevenzione e vigilanza antincendi e alla protezione civile; con ciò autorizzando anche le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) all'accesso al fondo di che trattasi, come infatti è avvenuto.

A fortiori si sottolinea che in tutti i provvedimenti di Autorizzazione all'assunzione del personale nelle pubbliche amministrazioni in deroga al c.d. "blocco", per gli anni 2004-5-6 e proprio per lo stesso anno di riferimento della stabilizzazione – 2007 - (cfr: D.P.R. 25 agosto 2004, D.P.R. 6 settembre 2005, D.P.R. 28 aprile 2006, D.P.R. 29 novembre 2007), è previsto il beneficio di una parte del fondo di che trattasi in favore del personale delle FFAA.

Nonostante tanto, la "Difesa", in maniera alquanto contraddittoria, sostiene le FFAA essere sottratte al beneficio di cui alla spartizione del fondo in parola.

Invero le Forze Armate, non sono esonerate in toto dal suddetto blocco generalizzato delle assunzioni, né, di conseguenza, ad esse è precluso l'accesso al fondo di cui al comma 96 art. 1 L. 311/04.


Assunzioni connesse con la professionalizzazione

La norma infatti non fa salve tutte le assunzioni delle Forze armate, ma soltanto quelle finanziate dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, dal decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, ovverosia:

· per quel che attiene le FFAA, le assunzioni relative ai ruoli non direttivi e quelle del personale destinato all'inquadramento, alla formazione ed all'addestramento dell'organico da professionalizzare;

· per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie di porto, le sole assunzioni delle categorie del ruolo truppa;

tanto, a mente della L. 331/00 e dell'art. 23, c. 3, e dell'art. 28, c. 1, L. 226/04, (come, peraltro confermato dallo stesso D.P.R.6 settembre 2005).

Infatti, la normativa relativa alla professionalizzazione di cui alla Legge 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04, prevede (in coerenza con gli oneri di cui alla tabella "A" della L. 331/00, e a decorrere dall'anno 2007, dalle tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04), per quel che attiene le Forze Armate (ad esclusione del corpo delle Capitanerie di porto):

· l'aumento di 10.450 unità del ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente,

· il reclutamento di 30.506 volontari del medesimo ruolo in ferma prefissata,

· il mantenimento in servizio di circa 31.500 volontari di truppa in ferma breve,

Di più stabilisce che al fine di compensare il personale in formazione è computato un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· 4.021 unità nell'anno 2005;

· 821 unità, in ciascuno degli anni dal 2006 al 2011;

· 749 unità, in ciascuno degli anni dal 2012 al 2020.

Infine dispone, al fine di inquadrare, formare e addestrare i volontari in ferma prefissata di un anno, un contingente di personale militare determinato annualmente nelle misure di seguito indicate:

· nell'anno 2005: 210 ufficiali, 350 marescialli, 350 sergenti, 1.743 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2006 al 2007: 120 ufficiali, 200 marescialli, 200 sergenti, 996 volontari in servizio permanente;

· negli anni dal 2008 al 2020: 90 ufficiali, 150 marescialli, 150 sergenti, 747 volontari in servizio permanente.

Per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerei di porto l'assunzione ed il mantenimento in servizio di:

· 3.500 volontari di truppa in servizio permanente del Corpo delle Capitanerie di porto,

· 1.775 volontari in ferma ovvero in rafferma del Corpo delle Capitanerie di porto,

In più al fine di compensare il personale in formazione non impiegabile in attività operative stabilisce un contingente di volontari in ferma prefissata di un anno nelle misure di seguito indicate:

· 200 unità nell'anno 2005;

· 235 unità negli anni 2006 e 2007;

· 5 unità in ciascuno degli anni dal 2008 al 2015.

Sotto tale segno la normativa sulla professionalizzazione delle Forze Armate prevede precisi fondi per l'attuazione del disposto normativo stesso (infatti, ai sensi dell'art. 81 della Costituzione Italiana, ogni legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte).

Da tanto, si precisa che gli unici oneri e relativi fondi previsti dalla detta normativa per l'assunzione del personale da professionalizzare si rinvengono nella Tabella "A" di cui alla legge 331/00 e alle Tabelle "C" ed "E" di cui alla L. 226/04; ovverosia 500.000.000 euro per le FFAA e 70.000.000 per il ruolo truppa delle Capitanerie di porto.

Tanto a fronte di una spesa pari a 9.000.000.000, per mantenere il personale delle Forze armate (escluso il Corpo CP), e di 500.000.000 per quello del Corpo delle Capitanerie.

Per quanto sopra citato, risulta di tutta evidenza che le uniche assunzioni del ruolo ufficiali connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04 attengono i seguenti contingenti:

a) nell'anno 2005, 210 ufficiali;

b) negli anni dal 2006 al 2007, 120 ufficiali;

c) negli anni dal 2008 al 2020, 90 ufficiali.

Per le restanti assunzioni di ufficiali delle FFAA, invece, si utilizzano gli ordinari stanziamenti inscritti nei fondi strutturali del Dicastero della Difesa, che, logicamente nulla hanno a che fare con i fondi e quindi con le assunzioni di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04.

Per quel che attiene il Corpo delle Capitanerie, invece, alcuna componente del ruolo ufficiali è legata alla formazione del personale da professionalizzare; infatti il reclutamento degli ufficiali del "Corpo" interviene grazie agli ordinari stanziamenti del Dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Risulta, poi, del tutto inconferente con le assunzioni connesse con la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) l'inclusione, a partire dal 01.01.2006, delle dotazioni organiche del Ruolo Ufficiali delle FFAA nel decreto di cui all'art.2, c.3 del D.Lgs. 215/04.

Infatti la Legge 2 Dicembre 2004, n.299 (non già il D.lgs. 215/01) stabilisce da un lato, le dotazioni organiche del ruolo ufficiali, dall'altro, che il reclutamento del ruolo ufficiali è regolamentato secondo le disposizioni di cui all'art.60 e seg. del D.Lgs. 490/97, fino all'anno 2009, con ciò vanificando ogni tentativo di ricondurre in toto l'assunzione del personale del ruolo ufficiali delle FFAA o la determinazione organica dello stesso alla normativa sulla professionalizzazione di cui alla L.331/00, al D.Lgs. 215/01, e alla L. 226/04.

Ammesso e non concesso, poi, che la circostanza possa definirsi dirimente della connessione delle assunzioni del Ruolo Ufficiali delle FFAA con la normativa sulla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), comunque il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto ne sarebbe escluso, stante la mera considerazione che l'ultimo decreto sull'organica del detto ruolo datato 9.11.2004 risulta adottato ai sensi e per gli effetti del combinato del disposto normativo di cui all'art. 1 e 60 del D.Lgs. 490/97, attinente il "Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali, a norma dell'articolo 1, comma 97, della legge 23 dicembre 1996, n. 662", pertanto altra destinata normativa del tutto inconferente con la Professionalizzazione delle FFAA.

Né la normativa sulla professionalizzazione prevede alcunché per il Ruolo Ufficiali del Corpo delle Capitanerie di porto; anzi a ben vedere la gestione del detto personale viene ex lege esclusa dallo stesso dettato normativo (cfr: art.3, c. 1, lett. a, L. 331/00, art. 1, c.1 D.Lgs. 215/01, art. 27, 28 L .226/04).

La prova di tanto si ha nel D.P.R. 6 settembre 2005, recante "autorizzazione ad assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni, a norma dell'articolo 1, commi 95, 96 e 97 della legge 30 dicembre 2004, n. 311".

Infatti in tale anno aldilà delle 210 assunzioni di ufficiali delle FFAA connesse con la professionalizzazione si sono assunti circa 450 ufficiali delle FFAA, con i fondi per le assunzioni in deroga.

Se effettivamente fosse come sostenuto dalla Difesa, ovverosia che a far data dal 1.01.2006 tutte le assunzioni del ruolo ufficiali fossero connesse con la normativa di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ci si domanda come potrebbe mai essere che proprio la stessa normativa sulla professionalizzazione disponga per l'anno 2005 l'assunzione di personale che, secondo la Difesa, solo a far data dall'anno successivo avrebbe dovuto "rientrare" tra le assunzioni connesse con la professionalizzazione; ovvero anche, come sia stato possibile per il ruolo ufficiali delle FFAA attingere lo stesso anno (2005) tanto ai fondi sulla professionalizzazione tanto a quelli sulla stabilizzazione, se non in virtù di un "diversa" destinazione delle risorse!

Infatti, ammesso e non concesso – perchè è circostanza impossibile, né mai provata –, poi, che a partire dal 2006 le risorse già previste specificamente per la professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04), siano state utilizzate anche per l'assunzione del Ruolo Ufficiali delle FFAA, questo non dovrebbe significare che in quel momento le Forze armate sono state "sottratte al blocco delle assunzioni ed alla relativa deroga di cui al comma 96.

Si tratterebbe, come è evidente, di differenti risorse economiche, a cui le Forze Armate (in particolare il Ruolo Ufficiali) hanno avuto accesso alternativamente, in relazione alle proprie esigenze concrete ed alle concrete disponibilità dei relativi fondi, tutti in astratto accessibili.

Ma si ribadisce che la circostanza è del tutto irrealistica stante il fatto che le risorse messe a disposizione dalla professionalizzazione (di cui alla L. 331/00, D.Lgs. 215/01, e L. 226/04) hanno interessato il solo personale "non direttivo" delle FFAA, del quale notoriamente non fa parte il Ruolo Ufficiali; eccezion fatta per il personale assunto per la formazione, mai l'assunzione di alcun ufficiale delle Forze armate è stata garantita da alcun fondo sulla professionalizzazione, né è possibile riscontrare una simile affermazione nella normativa di che trattasi.

Ora, se già nel 2005, come del resto anche nel 2006 e addirittura nello stesso 2007 le FF.AA. sono state autorizzate ad accedere al detto fondo - per giunta proprio per le assunzioni che si vorrebbe far ricadere nella professionalizzazione, quelle che sarebbero dovute essere certamente escluse dal blocco e dal relativo fondo - non si vede per quale ragione le Forze armate non abbiano proceduto a richiedere l'autorizzazione all'accesso al fondo de quo anche per la richiesta di stabilizzazione dei propri "ufficiali precari", peraltro per far fronte a nuove ed autonome esigenze (quelle relative appunto alla stabilizzazione dei dipendenti precari), totalmente diverse, se non addirittura diametralmente opposte, a quelle sottese alla professionalizzazione.

Peraltro, si aggiunga sommessamente che, anche a voler escludere l'accesso delle FF.AA. all'originario fondo di cui al comma 96 della finanziaria 2005, si deve tener presente che, nel momento in cui la finanziaria 2007 ha scorporato il 20% del suddetto fondo, ha bloccato tale quota, mutandone la destinazione. In altri termini, quel 20% non fa più parte del fondo originario, ma costituisce un nuovo fondo, con una nuova destinazione, accessibile soltanto per finanziare le stabilizzazioni di cui al comma 519 della finanziaria 2007. Di conseguenza l'originaria destinazione del primo fondo (le assunzioni urgenti in deroga al blocco del turn over) diventa oggi del tutto irrilevante con riferimento a quel 20% che oggi costituisce un fondo nuovo, autonomo e diverso.

Con specifico riferimento agli Ufficiali, la "Difesa" afferma che le assunzioni a tempo indeterminato (rectius in S.P.E.) degli Ufficiali non potrebbero accedere al fondo di cui al comma 519, in quanto si tratterebbe di assunzioni "funzionali" alla riforma della professionalizzazione, che dunque andrebbero effettuate solo con i fondi propri della professionalizzazione, e non con i fondi del comma 519.

Tuttavia, neanche tale assunto pare condivisibile. Innanzi tutto lascia perplessi il fatto che le assunzioni a tempo indeterminato degli ufficiali delle FFAA possano essere considerate istituto giuridico connesso alla riforma della professionalizzazione, visto che già all'epoca dei fatti (1 gennaio 2007) la riforma era compiuta, in quanto legata alla contingenza dell'abolizione del servizio di leva e alla riduzione dell'organico delle FFAA a 190.000 unità, dunque fisiologicamente temporanea, pensata e realizzata per la "graduale sostituzione leva con militari di professione" (si vedano in tal senso le norme istitutive di tale riforma: legge 14 novembre 2000, n. 331, decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, legge 23 agosto 2004, n. 226).

Inoltre, anche a volere riscontrare tale rapporto funzionale, ciò non toglie che le stesse assunzioni possano essere considerate altrettanto necessarie (al pari degli omologhi colleghi dell'Arma dei Carabinieri) pure con riferimento alla stabilizzazione dei precari, e ciò proprio in base alla ratio sottesa al comma 519.

D'altronde, non bisogna dimenticare che il comma 519 disciplina non le assunzioni tout court, bensì solo quelle mirate, appunto, alla stabilizzazione dei precari. In altri termini, se l'Ufficiale "militare di professione" è pure precario, non si vede per quale ragione non possa accedere alla stabilizzazione ex art. 519.

Peraltro è solo il caso, brevemente di accennare che il c. 95, L. 311/04, non fa salve solamente le assunzioni connesse con la professionalizzazione delle FFAA di cui alle leggi L. 331/00, D.Lgs. 215/01, L. 226/04, ma pure quelle connesse con la professionalizzazione dell'Arma dei carabinieri di cui all'articolo 3, comma 70, della legge 24 dicembre 2003, n.350.

Queste ultime assunzioni, in particolare, intervengono a completamento del programma di sostituzione dei carabinieri ausiliari (di cui all’art. 21 della legge 28 dicembre 2001, n.448 e dell’articolo 34, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289), che dispone che in relazione alla necessità di procedere alla progressiva sostituzione dei carabinieri ausiliari in deroga a quanto stabilito dall’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è attivato un arruolamento di contingenti annui di carabinieri in ferma quadriennale.

Il successivo c. 96 art. 1 della L. 311/04 ha disposto, in deroga al divieto di cui al comma 95, per le amministrazioni ivi previste, apposito fondo per le assunzioni che si rendessero necessarie per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007, asservendo l'autorizzazione alle modalità di cui all’articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.

Ha, infine, statuito al c.96 che nell’ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all’assunzione di cui al comma 97 è prioritariamente considerata l’immissione in servizio, in particolare, del personale necessario per assicurare il rispetto degli impegni internazionali e il controllo dei confini dello Stato, e degli addetti alla difesa nazionale.

Con ciò, pertanto, da un lato, ha escluso l'accesso al fondo di che trattasi al ruolo truppa tanto delle tre FFAA quanto dell'Arma dei Carabinieri, in quanto dotati di specifico fondo per le assunzioni connesse con la professionalizzazione dello stesso ruolo; dall'altro, ha riservato al personale del Ruolo Ufficiali sia delle FFAA che dell'Arma il beneficio di cui al c. 96, art. 1, L. 311/04.

Invero la finanziaria 2007 ha voluto estendere le risorse destinate alla stabilizzazione scorporando, in aggiunta, anche una porzione del già citato fondo, distinto ed autonomo istituito proprio per la riforma della professionalizzazione.

Di conseguenza, l'accesso al fondo ex comma 96 non può essere precluso in modo generalizzato alle Forze armate, ma al contrario costituisce una risorsa finanziaria a cui anche le FF.AA. (ed in particolare il ruolo ufficiali) possono accedere.

Ciò è comprovato anche dal successivo comma 97, che prevede, proprio con riferimento alle suddette autorizzazioni in deroga al c.d. blocco del turn over, che sia "prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti di sicurezza pubblica e di difesa nazionale" - peraltro ripercorrendo quanto già disciplinato dal riportato comma 55, articolo 3, L. 350/03 -.

Nel merito è solo il caso di accennare l'evidenza della frase che coinvolge le FFAA, e non già i soli corpi di polizia ad ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e corpo della Guardia di Finanza); infatti, qualora il legislatore avesse voluto intendere gli appartenenti alle sole forze di polizia (tanto ad ordinamento civile quanto militare), gli sarebbe bastato citare gli addetti a compiti di sicurezza pubblica; tutto ciò, come è noto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 57 del C.P.P.

Il legislatore ha, comunque, messo a disposizione ulteriori risorse (di cui all'art. 1, c. 417, 419, L. 296/07); a fortiori nella circolare del 24 marzo 2007 del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle Pubbliche amministrazioni, si legge che le amministrazioni pubbliche non citate espressamente nel comma 519, in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio.

Di più si sottolinea che la procedura di cui alla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, prevede altresì (cfr: c. 526, art.1, L. 296/06) che tale procedimento si debba necessariamente estendere ai successivi due anni (2008, 2009); in questo caso, però le assunzioni devono essere garantite dai fondi strutturali del singolo Dicastero, come testimoniato dallo stesso D.p.c.m. 06.08.2008, che ha stabilito le assunzioni a tempo indeterminato di che trattasi con i fondi del singolo Ministero; con ciò legittimando l'ultroneità di riferimento al fondo di cui all'art. 1, c. 96, L. 311/04.

In tal senso è solo il caso di ricordare quanto espresso nel parere del Capo Ufficio Legislativo del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Avv. Danilo DEL GAIZO, datato 05.12.2006 si legge: "...per le assunzioni in deroga autorizzate sempre per l'anno 2007 è, infine, considerata prioritaria l'immissione in servizio, tra gli altri, degli addetti al personale della difesa nazionale.

giovedì 7 maggio 2009

Convegno del Partito Democratico di martedì 5 maggio

Martedì 5 maggio 2009, Roma, palazzo di via degli Uffici del Vicario, sala Enrico Berlinguer, convegno del Partito Democratico sul tema <I Militari e i Diritti>.

L’occasione è importante per capire se la principale forza politica dell’opposizione abbia cambiato posizione rispetto a quella, per noi fortemente deludente, tenuta nella scorsa legislatura, come sembra leggendo i contenuti del ddl 1157 presentato il 24 ottobre scorso al Senato.
Al convegno sono invitati i soggetti, istituzionali e non, che si interessano al tema. Quindi, delegati Cocer, sindacalisti della Polizia e delle Confederazioni, dirigenti delle associazioni culturali che si rivolgono al mondo militare. Con molti giornalisti e telecamere. Per Ficiesse, sono presenti oltre a chi scrive anche il segretario nazionale Roberti e il segretario della sezione di Roma-Anagnina Vallefuoco.

Entrando nella sala si nota subito una novità: numerose divise, anche con greche generalizie. Non mi sembra sia mai avvenuto all’iniziativa di un partito politico. <> spiegherà poi il presidente del Cocer Interforze, Rossi, nel suo intervento, precisando che per la prima volta può parlare come delegato senza premettere la solita formula del “titolo personale”.

Mancano però le divise dell’Arma. Anzi, a guardar meglio e a chiedere in giro, si nota che non è presente in sala nessun delegato del Cocer della Benemerita. Una contraddizione singolare rispetto all'apertura del generale Camporini.

Inizia il convegno. Sul tavolo della presidenza Pinotti, Villecco Calipari e Scanu. Dopo poco compare Minniti e a seguire il leader nazionale Franceschini, che ascolta con attenzione di tutte le persone che si succedono al tavolo. Per chiudere con affermazioni importanti che impegnano il partito, a cominciare con quella sul diritto di associazione, che il PD intende far riconoscere senza alcuna autorizzazione da parte di autorità di governo.

Ma veniamo agli interventi. Ne riportiamo i contenuti così come scritti nel nostro blocco note. Integralmente. Facciamo prima. Saranno schematici e incompleti, ma forse più freschi e anche più leggibili. Chi vorrà precisare e integrare avrà tutto lo spazio che vuole sul sito di Ficiesse.

PINOTTI (PD). C’è un forte taglio di bilancio che crea grande preoccupazione. La destra si accredita come vicina alle Forze armate, ma i tagli più forti ai bilanci avvengono quando al governo c’è la destra. La Russa soffia sull’orgoglio militare, ma poi arrivano tagli difficilmente sostenibili. L’Ansa ha riportato delle dichiarazioni del generale Rossi: il più grande esodo forzato di militari dei tempi moderni. Tagli del 40 per cento. Vuol dire 23mila militari in meno, persone che non sanno se avranno un futuro professionale. È drammatico. Il tema che aleggia è la revisione del modello di difesa. Differenze di metodo tra Francia e Italia. In Francia, ampio coinvolgimento nel dibattito. In Italia, nemmeno il parlamento sa quale domanda si vuole soddisfare e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Specificità da riconoscere a livello economico, ma anche per la tipicità delle professioni militari. Sindacato: il disegno di legge del PD è un forte passo avanti, anche se non ci si arriva pienamente. Il PD è per la libertà di associazione non vincolata ad autorizzazioni del ministro. Il ddl è un contenitore che fa crescere la democrazia interna, una proposta non demagogica ma innovativa assolutamente aperta a suggerimenti di miglioramento.

SCANU (PD). Entra nel merito del ddl. Contestualizza l’iniziativa. Cerchiamo una linea di intesa che va oltre questo provvedimento. Le Forze armate e di polizia sono l’apparato servente dello Stato per eccellenza. Il PD non permetterà forme surrettizie di privatizzazione dell’apparato pubblico. No a spoliazioni di prerogative del sistema pubblico a favore di altri ambiti. Con questo ddl si perviene al ruolo di parte sociale. Viene totalmente superata l'attuale doppiezza e si accede nella piena titolarità. Attribuire la funzione di vertice dei consigli al più elevato in grado non è democrazia. Abbiamo introdotto la figura del segretario generale che viene eletto. La contrattazione e la concertazione devono avvenire su tre livelli: nazionale (con il governo), ministeriale (con ciascun ministro per le materie di specifica competenza di ciascuna forza/corpo), territoriale (con regioni ed enti locali).

JACOBS (EUROMIL). Euromil è stata fondata nel 1972. Riunisce 32 associazioni di 24 paesi europei. Abbiamo un dialogo aperto, costante e costruttivo con le istituzioni europee e la Nato. Le Forze armate di oggi non sono più quelle di 20 anni fa. Domanda centrale: l’appartenenza di militari ad associazioni può avere un impatto negativo sull’operatività della forza armata? Gli esempi in Europa dimostrano che l’associazionismo non mina in alcun modo la disciplina. Oggi “si sceglie” di entrare nella forza armata, sapendo che la professione ha delle limitazioni. Nessuno vuole fare scioperi. Si vuole soltanto avere voce in capitolo sulle scelte che incidono sulle proprie condizioni di vita. L’associazionismo torna a vantaggio delle istituzioni perché si crea un dialogo organizzato altrimenti impossibile. Importante è il riconoscimento del diritto di organizzazione in senso democratico. Due esempi. In Germania 200mila militari sono iscritti a una associazione, che viene ricevuta e ascoltata dalla Commissione difesa. Eppure i soldati tedeschi sono altamente operativi e disciplinati. In Irlanda 15 anni fa due militari vennero incarcerati per aver costituito un’associazione. Le mogli dei colleghi manifestarono davanti al parlamento e si aprì un dibattito. Oggi il 90 per cento dei militari irlandesi sono iscritti ad associazioni.

BOTTACCHIARI (Cocer AM). Rinnovare per i militari la stagione dei diritti di fine anni settanta. Favorevole a un sindacato modello Polizia di Stato. Ma ok anche un passaggio intermedio se non c’è spazio da parte delle forze politiche. Favorevole al ddl Pinotti con modifiche in materia di tutele (non soltanto per i delegati, ma anche per il personale rappresentato), miglioramento delle modalità di contrattazione e no a riserve perpetue per le donne (al massimo soltanto per il primo periodo).

VILLECCO CALIPARI (PD). Richiama due iniziative della XV legislatura: l’istituzione del fondo triennale e la cosiddetta “legge Pisa” per 60mila alloggi ai militari. Richiama i contenuti del decreto sicurezza, i tagli del 112, della finanziaria, del collegato alla finanziaria, sui costi intermedi (manutenzione, mezzi, blocco del turnover, ridimensionamento delle forze dell’ordine). Richiama i problemi conseguenti alla professionalizzazione delle Forze armate (con i ruoli passati da due a cinque) e alla parametrazione (solo attraverso la promozione si possono ottenere miglioramenti economici). In Italia poca mobilità sociale con conseguente difficoltà a migliorare la propria vita e la propria situazione economica e sociale. Bisogna aprire i ruoli, no ai compartimenti stagni. Progredire in due modi: 1) acquisizione di esperienze con il tempo (anzianità); 2) merito. Per la specificità richiama il ddl del senatore Del Vecchio. Proponiamo la contrattualizzazione della dirigenza. È disponibile a partecipare a tutte le iniziative alle quali verrà invitata.

ROSSI (Cocer Interforze). In divisa per la prima volta a un’iniziativa di partito. Parla come delegato Cocer, ma non a nome del Cocer. Evidenzia i temi dei profili di carriera e del trattamento economico non soltanto del personale in servizio ma anche di quello in quiescenza. Le razionalizzazioni interne non possono partire prima che sia chiaro il progetto generale. Il miglior risultato di questo Cocer è stata la considerazione che è riuscito a guadagnarsi anche nei confronti delle forze politiche e sociali. Nei processi che incidono sul finanziamento delle Forze armate bisogna considerare sempre il personale.

FRALICCIARDI (Amid). Euromil dimostra che l’associazionismo non produce effetti negativi negli apparati e istituzioni militari. Chiede una riflessione su compiti, missioni, funzioni delle Forze armate. Decidere prima che fare, poi modulare lo strumento che serve. Ddl Pinotti: la libertà di associazione è un diritto costituzionale. Deve essere riconosciuto in modo chiaro e inequivocabile. E' sufficiente un albo di iscrizione delle associazioni militari senza alcun limite all’esercizio del diritto. Le associazioni devono essere un luogo di elaborazione di programmi e progetti, ma anche di liste per l’elezione dei delegati della rappresentanza militare.

CIAVARELLI (Cocer Marina). La politica non considera i militari. Non devono esserci discriminazioni tra appartenenti ai diversi ruoli.

TISCI (Cocer GDF). Parla come delegato Cocer. Il ddl Pinotti è il migliore tra quelli fino a oggi presentati. I consigli della rappresentanza devono essere esterni e autonomi dagli stati maggiori. Il divieto di rieleggibilità impedisce di ricandidarsi dopo il secondo mandato e in tal modo si perde nei consigli la memoria storica. Andrebbe rimosso.

TOCCO (CGIL). Cgil è per il sindacato ai militari. Ricorda il pdl per il sindacato presentato nella scorsa legislatura e la petizione popolare con decine di migliaia di firme raccolte. Positivo se si può arrivare a un testo che raccolga la maggioranza del parlamento sul diritto di associazione ai militari. Problema gravissimo dei 23mila precari. Si formano dei giovani, si mandano sui teatri di pace e dopo 9 anni possono essere licenziati. Si vogliono più uomini, li si impiega anche per la sicurezza interna, e poi si tagliano i fondi. Chiede modifiche al ddl Pinotti: 1) i principi e criteri direttivi per la costituzione delle associazioni non devono essere decisi dal governo ma dalla legge; 2) possibilità per le associazioni di presentare liste di candidati agli organismi della rappresentanza militare; 3) Cocer con personalità giuridica. Assolutamente contrario alla proroga del mandato per l’attuale Cocer: non è democrazia. L’elemento di democrazia sono le associazioni, non i delegati prorogati. È nelle associazioni che si deve discutere come organizzare il lavoro e cosa proporre. E non si intacca in alcun modo la catena di comando.

TOSIANI (Cocer Marina). Parla a titolo di delegato. Siamo figli di tutte le opposizioni e orfani di tutti i governi. I tagli sono pagati dal personale.

TIANI (SAP). Plaude alla sensibilità del Capo di SMD che ha permesso la partecipazione in divisa dei delegati Cocer. Auspica l’apertura di una stagione per il riconoscimento di maggiori diritti ai militari.

FRANCESCHINI (Segretario PD). Dobbiamo ascoltare e non solo parlare. Anche dall’opposizione si può fare il bene del proprio paese. Denuncia, protesta, ma anche proposte concrete. Dobbiamo accendere i riflettori sui problemi della difesa e dei militari. Oggi i problemi vengono affrontati a seconda del livello di attenzione che c’è nei media. Se non ne parlano i giornali e le tv, i problemi non si affrontano e non si risolvono. Per questo, riflettori accesi: è una parte importante del lavoro dell’opposizione. Bisogna reintrodurre in Italia la parola “serietà”. Innanzitutto, serietà nei comportamenti. La smetta la destra di affermare che nel PD c’è avversione nei confronti delle Forze armate. Sempre dalla destra, parole roboanti e poi tagli micidiali lasciando immutato il modello di difesa. La Russa vede i militari come un corpo separato. Noi la pensiamo all’opposto: non sono un corpo separato. Devono avere le stesse tutele dei civili. I precari delle Forze armate non possono avere meno diritti. Se si impiegano i militari in compiti non propri si sa dove si comincia, non si sa dove si finisce. Da noi vengono usati anche come immagine. Il diritto dio associazione deve essere riconosciuto senza bisogno di alcuna autorizzazione. La nostra prospettiva in tema di difesa deve essere l’Europa e il sistema di difesa europeo. Spingere in questa direzione, dalla quale possono venire forti risparmi di risorse con la specializzazione e la complementarietà.

GIUSEPPE FORTUNA

17 commenti:

super tramat ha detto...

ECCOLI SONO ALLE PORTE DELLE NOSTRE CASE, I MOSTRI : POLITICANTI CON IL LORO POLITICHESE
VOGLIONO ENTRARE A TUTTI I COSTI: BISOGNA DIFENDERSI CON L'ARMA DELLA PERNACCHIA MA NON QUELLA MEDIOCRE CHE NON SORTISCE ALCUN EFFETTO MA QUELLA A "MESTIERE" COME AVREBBE DETTO IL BUON EDUARDO CHE DI SAGGEZZA ERA MAESTRO!!!!

UNO DI LORO OSA PROFERIRE IL TERMINE "PRECARI MILITARI" LADDOVE IN UN TEMPO NON LONTANO LA SUA FAZIONE CI CHIUSE LE PORTE IN FACCIA ED ERA AL GOVERNO!!!!

GUAI A QUEL POPOLO CHE DIMENTICA ESSO E' DESTINATO A RIPETERE GLI STESSI ERRORI DEL PASSATO!!!

LE EUROPEE SONO ALLE PORTE!!! ED E' SOLO L'INIZIO DI UNA GUERRA TUTTA DEI POLTICANTI AL GRIDO AL VOTO, AL VOTO!!!!

S.V.P.P.B. ha detto...

Bhè... siamo in par-condicio, nell'altro articolo l'ho fatto verso "uno", ora mi sembra giusto e moralmente motivato rifarlo per "quest'altro"...



A FRANCESCHI'....

PPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
(Questo però non ha la faccia da "vecchia volpe"...

ce l'ha... come dire?... DA SFIGATO!

Ariscusate l'irruzione...

Tolgo il disturbo...

Saluti!

S.V.P.P.B. ha detto...

No ragà... qua veramente abbiamo superato schifosamente la soglia del RIDICOLO!

Ma questi "si sentono" quando parlano o soffrono di malattie strane, che so, tipo "dissociazione di personalità"?

O semplicemente si fumano I GERANEI APPASSITI???

Cit.1 "PINOTTI (PD). C’è un forte taglio di bilancio che crea grande preoccupazione. La destra si accredita come vicina alle Forze armate, ma i tagli più forti ai bilanci avvengono quando al governo c’è la destra...."

Cosa??? TACCI VOSTRI!!! Ma se siete stati i primi voi a tagliare il tagliabile!!! Ma ve lo ricordate il comma 519? L'avete fatto voi e poi vi siete rimangiati il malloppo!


IL PIU' SVEGLIO DI TUTTI!
Cit.2 - CIAVARELLI (Cocer Marina). La politica non considera i militari. Non devono esserci discriminazioni tra appartenenti ai diversi ruoli....

Oh Madonnina bella!!! Ma avrà dormito di traverso? Ha battuto la testa sullo spigolo della lettiera? Sbaglio o proprio un Cocer "a caso" disse che non servivano "esterni" ma bastava rinforzare gli interni?
CAZZAROLA!!! Se non è discriminazione quella nei nostri confronti, allora cosè? VOLETE PRESERVARCI DA QUALCHE INFORTUNIO O PEGGIO MORTE IN MISSIONE ALL'ESTERO?
Già... può darsi... dimenticavo che siete SANTI! Avete pure l'uniforme bianca immacolata...

Cit.3 - FRANCESCHINI (Segretario PD). Dobbiamo ascoltare e non solo parlare. Anche dall’opposizione si può fare il bene del proprio paese. Denuncia, protesta, ma anche proposte concrete. Dobbiamo accendere i riflettori sui problemi della difesa e dei militari....

Franceschì... bello de zio... LASSA PERDE! NONN'E' PPE TTI! (trad.: lascia stare, non fa per te)
Accendiamo i riflettori su cosa? ANCORAAAA! AHO'! CO TUTTA SA CORRENTE SPRECATA C'AVEVATE ASSUNTO A NOI E DIECI ALTRE GENERAZIONI DOPO!
Sono anni che ripetete sempre la stessa manfrina! MA CHE VE PASSATE SEMPRE LO STESSO FOGLIO DA POLITICO A POLITICO, DA GOVERNO A GOVERNO? Sarà incartapecorito ormai! UN PEZZO DA MUSEO! Oh, a Dariè... nun te lo perde! Se lo rivennemo dar rigattiere! Ce famo qualche lira!!!
Comunque... Franceschì... sint'ammè! Lassa fa... apriti un centro Wellness... ti ci vedo bene...


Più in basso di così...

Ma che veramente ancora "fabbricano" sta gente?

....ripiombo nell'oblio...

...scusate il disturbo...


...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...Pessimismo e fastidio...
...........................

super tramat ha detto...

Io non dimentico che l'immagine in prima pagina di questo blog che rappresenta manichini in divisa della MM facevano da scenografia ad una manifestazione tenuta a dicembre del 2008 sotto MONTECITORIO e loro i politicanti del PD erano in quel palazzo come fazione di governo e nessuno si è affacciato

Io non dimentico che sotto il governo di sinistra l'INDIGNATO SPECIALE ci dedico un servizio, e la sinistra pdiessina fece finta di niente

Io non dimentico che il ministro della Difesa di allora era il pdisessino ARTURO PARISI che fece orecchie da mercante!!!!

Io non dimentico tutti i ddl in nostro favore bocciati dalla maggioranza pdiessina di governo!!!

Io non dimentico e per questo che in EUROPA, alla provincia, alla regione, al parlamento nazionale non DELEGO PIU' NESSUNO DI QUESTI SIGNORI.

non so a voi lo stomaco che vi dice, perchè ci vuole uno stomaco enorme per recarsi alle urne, ma io mi sono espresso e VOI???

Adesso vogliono loro da noi, ossia il nostro voto, facendo finta di essere sensibili alle nostre problematiche ma è proprio adesso che sono io che gli chiudo le porte in faccia!!!

Francesco ha detto...

Ciao Super Tramat,
spero che tu non sia il solo a chiudere le porte in faccia a questi buffoni!!!
Purtroppo in Italia si fa sempre così, anche noi poveri sfigati, parliamo e parliamo, ma poi, alla fine, sempre lì andiamo a finire, sempre alle urne torniamo, anche per solo e puro senso di responsabilità!....e i politici ci mangiano su!!!
Povera Italia, poveri noi!

super tramat ha detto...

caro Francesco io non cerco seguaci nè tantomeno voglio creare un comitato "non votare". (Tanto è vero che nemmeno mi preoccupo del silenzio dei tanti a quest'articolo che meriterebbe molto di più.) Tuttavia come non ho espresso preferenza alle ultime elezioni parlamentari, dato che nessuna formazione politica rappresentava le mie istanze, cosi seguiterò anche per questa tornata elettorale!!! Vedi anche se fosse il mio unico e solo non voto che di certo fa sorridere i politicanti a me non importa poichè consapevole di non avere dato mandato a nessun di loro di andare a rubare a mie spese lo stipendio faraonico con pensione annessa senza far nulla o meglio a fare i cazzi loro!!!
E' sempre la solita minestra. Quando sono all'opposizione allora si ricordano delle problematiche del mondo quando vanno al governo non si ricordano piu di nulla!!! Per cercare il voto scendono dallo sgabello e ti fanno il volto amichevole dell' uomo qualunquie quasi come se assieme a te sopportassero le vicisittudini della vita!!! una volta ottenuto il tuo voto risalgono sullo sgabello e allora tornano a essere gli onerovoli, i segretari i sottosegratri di turno che per parlarci ti fanno fare mesdi e mesi di anticamera per poi dirti di no nelle migliori delle ipotesi oppure nelle peggiori pigliarti per il culo per conservarti come una scotoletta di sardine da aprire a tempo debito!!!A me hanno fatto venire lo schifo di recarmi alle urne. Destra, sinistra, centro sono tutti lo stesso!!!! e di conseguenza ne ho fatto un solo sacchetto quello della spazzatura!!!!

Ora noto che su questo blog il PD si fa pubblicità io dico mai luogo più sbagliato!!!! IL PD VADA A FARSI PUBBLICITà SUL SITO DEI CC LORO SI CHE DEVONO VOTARE!!!

Anonimo ha detto...

Io invece mi chiedo come sia possibile che il comitato pubblichi ancora le str...te di questa gente, per giunta in piena campagna elettorale e quindi palesemente false perchè a caccia di voti.
Ma ancora non vi siete stufati di farvi prendere per il culo? Chi volete che ci caschi, dopo più di 2 anni di queste pagliacciate?

Kempeitai ha detto...

Vorrei segnalarvi questo post dal blog di Paolo Franceschetti, avvocato e giurista non allineato.

http://paolofranceschetti.blogspot.com/2009/05/complottismo-e-sistema-in-cui-viviamo.html

A proposito delle elezioni europee e del referendum, mi permetto di esercitare l'ultima libertà rimasta qui in merdalia: non andare a votare.

Saluti!

super tramat ha detto...

DAL QUOTIDIANO "LA NAZIONE" DELL' 11 MAGGIO 2009

LATINA. Via libera alla cosiddetta mini-naja, un mese di servizio militare per giovani volontari. Si parte con gli alpini, poi toccherà ai paracadutisti. L'annuncio e' stato dato dal ministro della Difesa, Ighnazio La Russa, proprio all' 82à adunata nazionale delle Penne Nere, che si è conclusa ieri a latina.
"IL PROGETTO CHE PRESTO PRESENTERO'
- ha spiegato LA Russa- PREVEDE UNO STAGE ATLETICO-MILITARE DI UN MESE PERE GIOVANIO CHE VOLONTARIAMENTE VOGLIANO PASSARE UN PERIODO DI VACANZA TRA GLI ALPINI. VORREMMO CHE FOSSE UN PICCOLO SERVIZIO DI LEVA VOLONTARIO, COSI CHE I GIOVANI POSSANO POI FREGIARSI DEL TITOLO DI ALPINI E NON FAR FINIRE, DOPO LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI LEVA, LA GRANDE CATENA UMANA CHE DA GENERAZIONI ARRICCHISCE LE PENNE NERE"
E dopo gli alpini, ha aggiunto "TOCCHERà AI PARACADUTISTI ACCOGLIERE I GIOVANI CHE VORRANNO PER UN BREVE PERIODO AVVICINARSI AI VALORI DELLE FORZE ARMATE"

ns COMMENTO

Dopo i gloriosi valori delle forze armate, che hanno formato il giovane. Una stretta di mano ed in mezzo ad una strada!!! I valori purtroppo non si mangiano, nè sono utili per accendere un mutuo per la prima casa, nè per formarti una famiglia!!!!

A tutti i giovani questo appello: non perdete il vostro tempo è arrivata l'estate agli studenti di tutte le categorie il giusto riposo al mare o in montagna, oppure se hanno voglia di passare un estate diversa ci sono tantissimi centri estivi dove ricercano animatori e altre figure simili!!!per lo meno si è pagati, ci si diverte e si fa si una bella esperienza. A coloro che lavorano e che le vacanza in senso stretto non le faranno buon lavoro!!!

Kempeitai ha detto...

Ma sì, un mese non è sufficiente ad illudersi che potrebbe esserci un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Lasciamo fare questa ennesima fesseria la Governo, così, giusto per ridurre le ff. aa. ad un campeggio estivo o di montagna.

S.V.P.P.B. ha detto...

Ragazzi, ho trovato un video SPETTACOLARE che descrive perfettamente il "futuro" dei VFP1!

Voglio sapere Grado, Cognone e Nome del "soggettone" nel video!

E' un genio (inconsapevolmente)!

"VFP1, il mio futuro inizia da qui..."

E qui finisce, compare! Non t'aspettare grandi cose... a meno che tu non abbia facoltà di farti fotografare abbracciato a Berlusca o qualche altro politico che ci metta la "manina"...

QUESTO E' IL VIDEO! (cliccateci sopra)A proposito di elezioni e "cazzucole" varie... consiglio: NON GETTATE LE MELE AI PORCI! E' solo uno spreco... quel giorno utilizzatelo per fare... quello che vi pare!

E poi, con l'influenza suina in giro... meglio evitare luoghi frequentati da simili "specie"...

Anonimo ha detto...

prima ogni giorno leggevo i vostri commenti..... ero convinto che il vero obbiettivo era aiutarci .... invece qualcuno di voi ha fatto pressioni per bloccare rafferme e richiami....... vergogna

Francesco ha detto...

Corsopc2008,
che vuoi dire?
Chi sarebbe stato a fare ciò e cosa precisamente ha fatto?
Facci i nomi già che ci sei, cos'hai da perdere?
Tutti devono sapere, non trovi?
Ciao, Francesco.

S.V.P.P.B. ha detto...

corsocp2008, sei "mbreaco"?

Facci sapere i nomi, almeno ci sfoghiamo su qualcuno a calci,pugni,spintoni,parolacce e randellate... tanto qui più o meno ci conosciamo tutti...

Siamo un bel club di sfigati!

Benvenuto pure a te!

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Non mancare!

super tramat ha detto...

non so a cosa ti riferisci e chi avrebbe fatto cosa. I richiami sono in atto per lo meno per l'esercito le rafferme per l'esercito non esistono più!!! Forse alludi ad altre forze armate???

IL COMITATO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
IL COMITATO ha detto...

Il Comitato ha tentato di dar voce a tutte le forme di protesta, vagliando le “proposte” di tutti...mai, però, reiterando un'azione, od un tentativo della stessa, quando ci si fosse accorti dell'insussistenza della validità della medesima proposta.
Operando uno scrupoloso studio della materia, ci si è, pertanto, avvalsi di un'unica linea (aperta ai suggerimenti di tutti, ma non per questo soggetta alla volontà del singolo).

E' per questo che vi invitiamo cortesemente a non confondete mai ciò che viene propugnato da altri (anche se, a volte, pubblicato in questo blog), con quanto deciso dal COMITATO!

E' proprio per questo spirito volto all'emulazione, da un lato, e al discredito, dall'altro, delle azioni da noi intraprese che evitiamo di pubblicare in maniera puntuale il contenuto delle stesse - rimanendo sempre e comunque a vostra disposizione.

Questo, però, non vi può o deve autorizzare a ritenerci alla stregua di un elenco telefonico o di intermediari di messaggi altrui.

Si vuole, in ultima aggiungere che MAI, E, SI RIPETE, MAI ALCUNO SI E' MOSSO CONTRO QULQUN ALTRO, PIUTTOSTO L'OPPOSTO – QUI SI E' ARISTOTELICI E SI OPERA PER IL BENE COMUNE DELLA CATEGORIA!
Dopo tutto lo sforzo, il tempo, le energie, il denaro, impiegati, rammarica ed indigna il sentirsi additati come opportunisti che cercano una soluzione alle spalle di “altri”.

SI CERCA DI TUTELARE TUTTI GLI AVENTI DIRITTO ALLA STABILIZZAZIONE, augurandosi che ciò possa tradursi nella “più rosea delle previsioni”.

Vi invitiamo, ad accertarvi di quanto andate scrivendo, onde evitare fraintendimenti di sorta, ma, soprattutto di non riportare offese a titolo gratuito, specie nei confronti di chi dimostra conoscenza della materia, e dispensa consigli utili.

Si ripete e si ribadisce che è deprecabile, intollerabile nonché inconciliabile con i fini del presente blog qualunque insulto rivolto a chiunque: tanto nei confronti di anonimi quanto di politici (di destra, di centro o di sinistra)!

A breve vi verranno fornite esaustive informazioni circa gli utili e ultimi progressi al fine della “causa comune”.

SAPPIATE SOLO UNA COSA: NON TUTTI I “DIRIGENTI” STANNO DORMENDO NOTTI TRANQUILLE!